69_Erede di bacchette

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Misero Draco su una sedia a rotelle.

Erano appena arrivati a Diagonalley.
Era sempre pieno di gente che circolava per le vie, anche se ormai la scuola era iniziata e non c'erano più studenti che giravano.
-Che ne dici di andare al paiolo magico? - propose Sirius
-Non dovevamo andare da Olivander e poi subito al castello? -

-Va beh, Joanne, offro io - disse Sirius

-No, non è questione di soldi, è questione di tempo!!! - affermò Joanne

-Va bene, di tempo - si aggiunse Draco

-Allora, Sirius, perché mi devo prendere una bacchetta? -

-Stiamo andando in una scuola di magia e hai bisogno di una bacchetta-

-Ah, sì hai ragione. Se mai quando l'abbiamo presa possiamo andare al paiolo magico - disse Joanne

Arrivarono davanti al negozio con la grande insegna "Olivander".

-Salve Olivander - disse Draco

-Oliver, Olivander era mio padre. Porto avanti l'attività di famiglia da 3 anni -

-Ha vissuto molto tuo padre - affermò Sirius

-Sì, abbiamo questo pregio in famiglia, la vita allungata, siamo come i gatti, abbiamo più vite. Ma non solo noi, un sacco di famiglie di maghi ha questo pregio straordinario -

-Già, la mia no - disse Sirius

-Non è detto, non è detto. Mio nonno è morto a 89 anni, mentre mio padre a 234 anni, mentre il mio bis bis bis nonno a 356, dipende -

-Ah....comunque siamo qui per lei, ha bisogno di una bacchetta - affermò Draco interrompendoli.

-Oh. E come mai una donna come te non ha ancora una bacchetta? -

-Eheh... è una luuunga storia -

-Già lunga 69 capitoli - affermò Draco

-Bene bene signorina, non ha poteri magici vero? -

-Ma che, no! Certo che li ho -

-Ok, perché se lo sa è la bacchetta a scegliere il proprietario, quindi se non ha poteri magici nessuna bacchetta andrà bene!... Non nel suo caso, ovviamente, lei ce li ha! -

Oliver andò verso dei cassetti dietro di loro.
-Mh...vediamo se... - continuava a rovistare fra le bacchette - ok...questa non credo proprio... - finché ne prese una e la levò dalla confezione - non è mai la prima, ma...potrebbe essere questa la sua bacchetta! -

Joanne la prese e la agitò in alto, ma essa provocò un'aura talmente ampia da disintregare i vetri.

-Assolutamente non va bene -

-Mi scusi -

-No..non è colpa sua, la bacchetta non è quella giusta - così ne prese una nel cassetto sopra quello dell'altra bacchetta - Mh... questa? -

Joanne la teneva in mano.

-Dai, la agiti -

Così fece, ma tutta una cassettiera crollò.

-Direi di no! - andò dietro al bancone e sparì.
Arrivò poco dopo con una bacchetta e a passo lento.
-Mi chiedo se... possa essere questa la sua bacchetta! -

Joanne la prese e appena la bacchetta fu nella sua mano iniziò a tirare scariche contro il soffitto, distruggendo una lampada distante.
La posò bloccando la fuoriuscita.

Dopo altre 10 bacchette...
-Cavolo! Non sono proprio bravo come mio padre, ma di solito riesco a trovarla in fretta quella giusta-

Joanne doveva confessare o sarebbero andati avanti all'infinito, ma Oliver la precedette - Non sarai mica senza poteri? -

-Ecco... in realtà non sono sicura di averli. I miei non ce li avevano... -

-Signorina, perché non me l'ha detto? Lei potrebbe essere una Mezzosangue e ho capito quale bacchetta dovrà avere, ma se non andrà bene, vuol dire che lei è una babbana..., ma non affrettiamoci la bacchetta potrebbe andare bene! - così prese la scala andando a prendere quella della mensola più alta.

-Eccola qui! Questa è quella giusta, se lei è una strega! -

Joanne la prese.
La bacchetta all'inizio non fece un minimo movimento, nessuna luce, nessuna scintilla.
Joanne credeva da subito di non avere più speranze.
Si azzerarono del tutto quando Oliver prese la bacchetta.
-Mi spiace, signorina, mi duole farle sapere che lei è una babbana... -

-... oltretutto dato che è venuta a conoscenza della Magia, dovrà dimenticare tutto!-

-Mi devono fare Oblivion? -

-Esatto, lo farà uno dei due tuoi amici!-

Uscirono da Olivander molto tristi.

-Va beh, ragazzi, non lo fate e io farò finta di non sapere nulla... -

-Tu non capisci...dobbiamo farlo, lo Statuto Internazionale della Segretezza è molto severo, siamo costretti a farlo - spiegò Sirius

-Mi dispiace! - aggiunse Draco

Se Harry Potter fosse stato SerpeverdeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora