23_I Mezzosangue e il loro Principe

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I mesi passarono senza che nessuno se ne accorgesse.
Era inverno e nevicava.
Pochi giorni e sarebbe stato Natale.
Ma la gioia non fu per sempre.
Non passò molto dal suo arrivo.
Era tornato nella scuola, con la sua armata. Il Signore Oscuro era fra quelle mura. Voldemort sussurrava, alle persone, i muri dicevano che presto tutti avrebbero sofferto, tutti quanti avrebbero gridato e pianto. La paura sarebbe entrata nei loro corpi e avrebbe confuso la loro anima. Sangue sarebbe colato, finché sazi non fossero stati. "Ci sarà una guerra, dove nessun nemico sopravviverà" dicevano. Camminando tra i corridoi, nella mente esplodevano le voci multiple dei presagi di morte e di ciò che più spaventa, ancor più della morte stessa.
Hogwars era un castello di ghiaccio.
Le lezioni erano sempre rimandate per il continuo sussurrare di Voldemort. Era difficile dormire, si passavano notti insonni.
Ma poi si fece l'abitudine, le lezioni tornarono regolari, dormire non era più un problema, tranne gli incubi.
Harry sognò il Signore Oscuro mentre lo uccideva. Sognò anche Ginny, mentre soffriva ai Crucio di Voldemort e Harry era bloccato al suolo, senza poter fare nulla.
Ginny gridava e piangeva, mentre, senza interrompere la maledizione senza perdono, Voldemort rideva.
Le lezioni però erano interessanti, ma Hermione veniva più volte presa in giro e chiamata : "saputella mezzosangue" . Lei piangeva.
I Mezzosangue erano i figli maghi di genitori babbani. Un giorno era lezione di pozioni e Harry utilizzò il libro di proprietà del Principe Mezzosangue, con il quale fece un'ottima pozione, rispetto a tutti gli altri.
Ci fu una volta che Harry stava parlando con Silente sulla torre di astronomia, quando sentirono delle voci che si avvicinavano «Harry, nasconditi, qualunque cosa accada non intervenire!»
Ma era Draco che si avvicinava.
Harry era nascosto e vedeva la scena.
«Draco sei qui»
«Stia zitto! Non mi importa cosa dice la gente di lei! Sono stato scelto! E non disubbidisco al Signore Oscuro!»
«non sei costretto»
«Non sono un vigliacco!»
Draco gli puntava la bacchetta.
Harry si mosse da solo e uscì allo scoperto.
«Io devo ucciderla !»
«Draco...»
«Oh, Harry, non ti preoccupare»
«Sei uno di loro...un mangiamorte..»
«Harry non capisci! Il Signore Oscuro farà lo stesso a me, se non compio la missione»
Entrò Piton pronunciando...
«...Avada...»
«Severus, ti prego» disse Silente
Harry disarmò Piton che volò indietro
«Harry! Hai disarmato un insegnante»
«Non c'è bisogno di proteggermi, è giusto così »
«No! C'è una possibilità»disse Harry
«E quale sarebbe?»chiese Silente

.....il silenzio invase lo spazio







...la nebbia si espanse



«Affrontarlo...affrontare Voldemort!»


Se Harry Potter fosse stato SerpeverdeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora