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Siamo seduti tutti a tavola, la mia famiglia, i miei zii Kate e Greg ed i miei adorati nonni Bob e Rose. Stiamo festeggiando il compleanno di mio nonno e per l'occasione siamo tutti riuniti. Il più piccolo di casa, Jamie, è così felice di essere con tutta la famiglia e di poter accarezzare il pancione di zia Kate che è finalmente in attesa. Vedere questa scena mi ricorda molto i tempi in cui la più piccola della famiglia ero io e nonostante fossi ormai grandicella accarezzavo con la stessa gioia che leggo negli occhi del mio fratellino ora il pancione di mia madre. Era il mio unico passatempo lì quando avevo 11 anni e i miei amici mi mancavano.

In verità, mi mancano anche adesso. Ma soprattutto mi manca Noah.

Questa mattina, prima di partire, ci siamo sentiti per telefono. L'ho avvisato che sarei stata via oggi per festeggiare con la mia famiglia e che, molto probabilmente, avremmo dovuto aspettare l'indomani per poter stare insieme.

"Non vedo l'ora di vederti" avrei voluto rispondergli che per me era lo stesso, che non vedevo anch'io l'ora, ma Jamie che mi chiamava per salire in macchina non me l'ha permesso...

Quando eravamo più piccoli ce lo ripetevamo sempre, talmente eravamo abituati a vederci tutti i giorni, e non poter passare del tempo insieme, anche se per poche ore, era uno strazio. Soprattutto per me, che lì dai miei nonni non avevo nessuno con cui giocare e speravo sempre di poter tornare il prima possibile a casa, solo per rivedere i miei amici.

Ora che sono un po' più cresciuta la voglia di tornare e di passare del tempo con Noah, Oliver e Clare c'è, ma c'è anche il bisogno di passare del tempo con i miei nonni, di viverli fino a quando posso e di godere della loro compagnia.

A differenza mia Jamie non si è mai lamentato di doversi separare dai suoi amichetti solo per andare dai nonni. Lui adora questo posto. Poter passeggiare con nonno Bob lungo il viale e ascoltare i suoi racconti su com'era questa città quando lui era più giovane, poter assaggiare tutte le leccornie che nonna Rose prepara con le sue mani, divertirsi insieme a zio Greg e papà guardando la partita in tv e godersi le coccole di zia Kate. Sorride sempre quando è qui, si diverte come un matto. Io già alla sua età avevo sempre il broncio, l'unica cosa che mi spingeva a restare dai nonni lontana da casa era la torta di panna e fragole di nonna Rose. Nulla poteva battere quella torta, nemmeno la mancanza dei miei amici.

«Tanti auguri a te!» Intona mia madre portando fiera la torta preferita mia e di nonno Bob in soggiorno dove siamo tutti radunati. Il festeggiato fa sedere sulle sue gambe il piccoletto di casa, che come ad ogni festa, pretende di avere un posto d'onore per poter aiutare a spegnere le candeline. Batte le manine entusiasta e invita noi altri a cantare la solita canzoncina di auguri che mette tutti in imbarazzo.

Ma come si fa a dire di no ad un musetto del genere?

«Adesso chiudi gli occhi nonno ed esprimi un desiderio.»
E così nonno Bob chiude per un momento gli occhi sotto quelli attenti miei e di Jamie. Questo è il nostro momento preferito. Ci piace immaginare cosa potrebbe mai chiedere chi deve esprimere un desiderio.

Credo che nonno Bob chiederebbe solo di vivere ancora altri momenti così, tutti riuniti nelle sua casa e di poter passare ancora tanto tempo insieme a noi proprio come adesso. Quando riapre gli occhi Jamie è euforico perché sa che è arrivato il suo momento preferito e finalmente, insieme a nonno Bob, soffia su quelle candeline mettendoci tutto l'impegno possibile. Scatto una foto col cellulare di questo momento, mentre entrambi felici si uniscono a battere le mani e Jamie si avvinghia al collo del più anziano.

I want You || Noah CentineoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora