«Tu cosa?» Oliver è incredulo, lo sarei anch'io al suo posto e sono ancora meravigliata dalla reazione di Clare che per tutto questo tempo ha preferito restare in religioso silenzio ad ascoltare cos'avevo da dire.
Quando li ho chiamati per raggiungermi ero ancora in fibrillazione, avevo da poco chiuso la telefonata con Josh e sentivo il bisogno di sfogarmi con qualcuno per quello che avevo visto nel campo poco prima.
Appena Oliver e Clare sono letteralmente corsi in cortile in mio aiuto sono crollata a piangere come una bambina tra le loro braccia. Credevo che attuando una sorta di vendetta contro Noah in qualche modo sarei stata meglio e avrei affievolito il dolore che sentivo al centro del petto, ma aver chiamato Josh non ha migliorato affatto il mio umore, anzi.
I due vedendomi in quello stato hanno ritenuto essere più giusto portarmi dentro l'istituto e non rimanere lì fuori col rischio che qualcuno potesse sentirci.Ed ora eccoci qui, in una classe vuota per via dei corsi del pomeriggio, seduti sui banchi.
«Ha solo agito d'impulso Oliver. La vedi anche tu. È sconvolta!» È solo adesso che Clare parla ed è unicamente per prendere le mie difese, ancora.
«Ma questo non la giustifica affatto!»
«Perché invece Noah era giustificato a buttarsi tra le braccia di Miss Svampita?»
È la prima volta da quando conosco Clare che la vedo davvero infuriata e credo sia la prima volta anche per Oliver. Anche se non attribuisco il suo improvviso mutismo solo alla sfuriata della fidanzata.Non voglio che il loro rapporto si rovini a causa dei miei problemi.
«Clare,» La richiamo cercando di tamponare le lacrime col fazzoletto che mi ha gentilmente dato poc'anzi, «nessuno di noi due ha agito nel migliore dei modi, ma ciò che è certo è che ad essere in torto marcio sono io!»
«Ma Emma, tu...»
Alzo una mano solo per bloccarla, «Io ti ringrazio, sei un'amica fedele, ma questo non significa che devi prendere sempre le mie parti. Oliver ha ragione, ho sbagliato a chiamare Josh e a reagire d'impulso. Avrei dovuto riflettere prima.»
Ora a mente lucida riesco a vedere un po' meglio la situazione.Quasi non mi riconosco più!
Il cellulare di Oliver continua a vibrare e capisco da come mi guarda e si muove agitato sul banco che è davvero combattuto sul da farsi.
«Olly, vai! Sei il suo migliore amico.» Cerco di sorridergli, vorrei riuscire a tranquillizzarlo, fargli capire che va bene, che non deve scegliere di certo da che parte stare, non voglio questo!Non li metterei mai uno contro l'altro.
Oliver sospira, il suo telefono smette di vibrare e lui mi afferra una mano stringendola forte. «Non giustifico Noah e il suo comportamento, ma non posso negare che la prima ad aver sbagliato sia stata tu, solo per non essere stata sincera con lui. E questa non è una scusa per mettermi dalla sua parte, perché non sono dalla parte di nessuno in questa storia! È qualcosa che dovete risolvere voi due, faccia a faccia e anche il prima possibile Emma! Sai che non sopporto quell'oca starnazzante!» Cerca di farmi tornare il sorriso e un po' ci riesce.
«Grazie Olly, davvero!» È tutto quello che riesco a dire prima che lui vada via correndo da Noah e lasciandomi da sola con la bionda.«Sai che io sarò sempre dalla tua parte.» Dice, sicura di essere finalmente da sole.
«Ma?» Capisco che c'è dell'altro che vuole dirmi e non voglio ci siano dei segreti tra noi, siamo amiche e la sincerità deve venire prima di tutto.
«Ma penso che Olly abbia ragione. Non c'entra chi ha sbagliato di più, chi è che deve chiedere scusa per prima...»
«Lo so...» Sospiro.
«
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I want You || Noah Centineo
FanfictionDopo due anni di una turbolenta relazione con Josh Emma si ritrova sola, col cuore nuovamente spezzato e un bisogno esasperato di qualcuno a cui aggrapparsi. È per questo che si reca a casa della sua ormai ex migliore amica di sempre, ma a consolarl...