E proprio come ha detto mia madre Noah si appresta subito a seguirmi in giardino e nonostante il tragitto sia effettivamente breve il passarlo in silenzio, in un silenzio davvero imbarazzante, mi sembra durare un'eternità. Ma appena Jamie ci vede arrivare insieme inizia a saltellare di gioia attirando l'attenzione di tutti gli altri bambini presenti presentandogli il suo amico speciale: «Lui è Noah! È mio amico!» Continua a ripetere entusiasta tenendo il ragazzo per mano che se ne sta pronto agli ordini del festeggiato mentre io mi sbrigo a preparare le prime attività del pomeriggio.
Distribuisco gli acquerelli e i pennelli che mi serviranno per il trucco bimbi che ho sempre adorato sistemando il tutto al meglio su uno dei tavolini liberi che ho fatto portare da mio padre stamattina. Qualche bambina si avvicina ponendomi curiose qualche domanda su cosa stia facendo con tutti quei colori e quei pennelli così ne intingo uno prima nel bicchiere colmo d'acqua e poi prelevo un po' di rosa prima di chiedere ad una di loro di avvicinarsi per essere truccata.
Una bambina di nome Julie si avvicina coraggiosa, «Cosa vorresti disegnato sulla guancia?»
La piccola dai lunghi capelli biondi si porta una mano sul mento con fare pensante prima di affermare decisa: «Una margherita!»
E così mentre io mi appresto a realizzare il disegno del fiore sulla sua guanciotta Noah nonostante non sia per nulla portato per il disegno mi si affianca pronto a realizzare, o almeno a provarci, qualche disegno che gli viene richiesto.«Se lo impugni in questo modo riesci a fare le linee più dritte, guarda.» Sovrappensiero e presa dal momento poso una mia mano sulla sua che tenta di reggere il pennello da pittura e disegnare una farfalla sulla guancia di una bimba dalle lunghe trecce bionde. Non penso assolutamente alla situazione precaria che abbiamo quando lo faccio, agisco semplicemente d'impulso come se toccarlo mi venisse naturale. Lo aiuto ad impugnare meglio con le sue dita lunghe il manico e insieme iniziamo a disegnare.
Non mi accorgo subito del suo sguardo fisso su di me, troppo presa a spiegargli cosa deve fare, ma quando mi volto verso di lui per un solo istante noto i suoi occhi scuri abbassarsi sulle mie labbra proprio in quel momento e restare a fissarle. Siamo circondati da bambini e a pochi passi da noi c'è anche la mia intera famiglia eppure vorrei tanto che mi baciasse adesso, ma...
«Emma me la disegni tu, per favore?» La bimba con le lunghe trecce bionde ci fa tornare alla realtà. Lascio subito la presa sulla mano di Noah e distolgo lo sguardo portandolo sulla piccolina difronte a me.
«Certo!» Le sorrido, ma sono talmente imbarazzata che la mia mano inizia a tremare. Alcuni bambini annoiati richiamarono l'attenzione di Noah per poter iniziare a giocare insieme e approfitto di questa lontananza per riprendere un po' di quella lucidità di cui ho bisogno per poter gestire ancora tutti questi bimbi.È quasi il momento della torta e noi stiamo giocando tutti insieme al gioco dei mimi in una sfida maschietti contro femminucce e ovviamente io e Noah siamo nuovamente divisi. Il nostro compito è quello solo di dare dei suggerimenti e il mio gruppo è in netto vantaggio.
Siamo davvero brave!
Jamie appena vede i miei arrivare con la torta si mette subito a correre verso di loro attirando così ancora una volta l'attenzione degli altri bimbi e il gioco finisce. Li lasciamo andare così da poter fare la festa al piccoletto di casa ed io mi metto a lavoro iniziando a sistemare le varie cose che abbiamo usato cercando di darmi un piccolo vantaggio per stasera quando dovrò aiutare mia madre a riordinare.
Che tortura!
«Sei stata davvero brava ad organizzare tutto questo per tuo fratello!» Interviene di punto in bianco Noah. Nonostante mi abbia aiutato durante le varie attività oggi queste sono le prime vere parole che mi rivolge e per questo resto per un momento soltanto in silenzio. Lo osservo mentre senza che nemmeno gliel'abbia chiesto raccoglie i vari foglietti sparsi a terra che avevo preparato per il gioco di prima.
«Mi piace rendere felici le persone a cui tengo.»
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I want You || Noah Centineo
FanfictionDopo due anni di una turbolenta relazione con Josh Emma si ritrova sola, col cuore nuovamente spezzato e un bisogno esasperato di qualcuno a cui aggrapparsi. È per questo che si reca a casa della sua ormai ex migliore amica di sempre, ma a consolarl...