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Il folle pomeriggio di shopping è stato un toccasana per me. Per un po' non ho pensato a nulla se non a provare vari vestiti e vestitini, godermi un rilassante pomeriggio con le mie amiche e farci foto stupide nei camerini. Clare e Taylor hanno però deciso di voler restare ulteriormente a far un giro per negozi, ma io troppo stanca ho deciso di tornare con i mezzi pubblici per poter raggiungere la mia auto lasciata ancora a scuola possibilmente prima che faccia buio.

Grazie al cielo le giornate stanno per allungarsi!

Ho poche buste visto che per la fretta di girare tutti i negozi possibili presenti all'interno del centro commerciale Taylor non mi ha permesso di provare molte cose con calma per essere sicura di acquistarle, ma mi ritengo abbastanza soddisfatta di ciò che ho acquistato.

Il bus si ferma a qualche metro di distanza dal cancello della scuola ed io scendo con ancora le cuffie alle orecchie e le mani occupate a cercare le chiavi dell'auto nello zaino.

Una volta recuperate metto in pausa la musica dal telefono perché adesso è arrivato il momento di guidare e non voglio distrazioni.

Quando arrivo nel cortile per recuperare la mia auto apro subito il cofano e ripongo dentro le buste e lo zaino, ma solo quando lo chiudo noto la moto di Oliver ancora parcheggiata proprio come questa mattina accanto all'auto di Noah come di consueto.

Non capisco. Non sono tornati ancora a casa oggi? Eppure è quasi ora di cena!

«Io non ti capisco.»
Sento la voce di Oliver provenire in lontananza dal campo di football, proprio a pochi passi dalla mia auto. So che è sbagliato, ma sono troppo curiosa...

Mi apposto vicino all'uscita cercando di nascondermi come meglio posso dietro alcuni cespugli vicino l'entrata per poter origliare la loro conversazioni.

«Cosa avrei dovuto fare?»
Da qui riesco a vedere chiaramente Noah girato di spalle alzare le braccia al cielo esasperato.

Perfetto, così almeno lui non potrà vedermi.

«Dannazione Olly, tu lo sai! Quanto tempo è che le vado dietro? Da quando desidero di poter stare insieme, eh?»
Oliver non parla però, abbassa solo il capo e lo ascolta. Da come Noah gesticola capisco che è nervoso.

Vorrei solo non fosse a causa mia...

«Mi ha lasciato senza un motivo valido. Possibile che senza aver fatto nulla abbia cambiato idea così velocemente dalla sera alla mattina e deciso di restare solo amici?»
«Non sei nemmeno curioso di sapere cosa le ha fatto cambiare idea?» chiede Olly allargando le braccia e temo che stia per svuotare del tutto il sacco.

Non deve! Dovrei essere io a rivelargli cos'è davvero successo quel giorno. Sto solo aspettando il momento adatto.

«Si, vorrei, ma...» Noah sembra sconfitto, lo vedo da come le sue spalle si abbassano e una sua mano grande strofina nervosamente il retro del collo.
«Cosa?» Oliver appare confuso e anche stanco, devono essere qui ormai da un bel po', probabilmente dalla fine degli allenamenti visto che a pochi passi da loro c'è il borsone lasciato svogliatamente a terra.

Noah sospira e si stringe nelle spalle, «Non voglio sentirmi dire che pensa ancora a lui...» la sua voce trema ed è un colpo al cuore.
«Noah.» Oliver prova a richiamarlo portando una mano sulla sua spalla in senso di conforto.
«Li ho visti insieme...»

Cosa?
Quando?
Si riferisce alla partita, vero?

Oliver fa per replicare ed io mi sento mancare il fiato. So benissimo di aver sbagliato quel giorno e me ne pentirò sempre, ma mi sentivo così nervosa dopo quello che avevo visto! Ho agito di impulso e ne sto pagando le conseguenze.

I want You || Noah CentineoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora