~•Capitolo XXVII•~

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Alcuni giorni passarono, e tra Ice e il Principe le cose iniziarono di nuovo a migliorare. Tra passeggiate in giardino, notti nella stanza del Principe e pranzi insieme, il rapporto dei due si andava solidificando e il Principe iniziò di nuovo a fidarsi di Ice mentre quest'ultima iniziava a vedere piccoli cambiamenti in lui che le piacevano tanto e le facevano scoprire il vero lui sotto quella maschera.

<<Mi piacete tanto, Erik...>> Disse Ice una notte dopo che avevano fatto l'amore. Il Principe non si aspettava quelle parole.

<<Allora forse state letteralmente perdendo la testa, principessa.>> Le disse serio pensando che forse la giovane avesse bevuto qualcosa oppure che avesse detto quelle parole giusto per fargliele credere.

<<Avete ragione. Credo che la sto perdendo per voi...>> Sussurrò mentre aveva la testa appoggiata sul suo petto e un braccio che gli circondava la vita.

<<Non dite sciocchezze, Ice.>> Le rispose freddo, spostandosi e facendola togliere di lì.

<<Avete paura?>> Gli chiese lei guardandolo in volto. Lui la guardò a sua volta.

<<Sì, ho paura che mi deludete, perciò non mi illudo.>> Si alzò rivestendosi.

<<Erik->>

<<Tornate nella vostra stanza, principessa.>> Le disse mentre indossava la camicia.

Ad Ice dispiacque quel comportamento, anche perché quello che avevano condiviso poco prima era stato bellissimo. Ma decise di ascoltarlo. Indossò di nuovo la camicia da notte e la vestaglia in silenzio, e fece per uscire da lì.

<<E grazie per questa notte. Siete stata fantastica.>> Le disse nel momento in cui lei stava aprendo la porta. Ice si voltò a guardarlo e, anche se lui era girato altrove, gli sorrise. Sapeva che l'aveva detto per farle capire che non l'aveva mandata via come una semplice schiava. E con quello uscì dirigendosi verso la sua stanza.

Era notte inoltrata e i corridoi del castello erano più bui del solito, allora aumentò la velocità dei suoi passi per arrivare prima visto che la sua stanza si trovava nel lato opposto del castello. Dopo qualche minuto riuscì ad arrivare e nel momento in cui stava per mettere le mani sulla maniglia della porta, udì qualcosa di strano proveniente dall'ala nord. Rimase lì bloccata non sapendo se aveva sentito bene. Cercò allora di avvicinarsi un po' giusto per capire se aveva immaginato tutto e se l'ora tarda le stesse offuscando la mente. E invece le sentì di nuovo. Erano come grida lontane, come di qualcuno che stesse piangendo e urlando dalla disperazione o dal dolore. Erano molto lontane, e quindi si sentivano a malapena, ma Ice non riusciva a scacciarle dalla mente e far finta di niente. Rimase lì immobile non sapendo cosa fare. Avrebbe dovuto andare lì, in quel posto vietato? Avrebbe dovuto disobbedire a quell'ordine del Principe? Cosa c'era o chi c'era in quell'ala nord? E mentre Ice pensava, notò che pian piano non sentì più alcun rumore o alcun pianto e forse pensò di aver davvero immaginato tutto, finché si girò per ritornare nella stanza quando sentì dei passi dietro di lei avvicinarsi.

<<Cosa ci fate qui, principessa?>> La voce di Lady Judith rimbombò alle sue spalle. Si voltò a guardarla.

<<Sono appena ritornata nella mia stanza dopo aver passato delle ore indimenticabili con mio marito. Ma potrei dire lo stesso di voi. Cosa ci fate qui?>> Le chiese Ice guardandola fisso.

<<Faccio i miei doveri notturni. Stavate per caso cercando di venire nell'ala nord?>> Le chiese sospettosa.

<<No. Ma ho sentito una voce. Sapete illuminarmi al riguardo?>>

Ice and Stone - Ghiaccio e Pietra ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora