~•Capitolo IX•~

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La grande sala era sempre la stessa del giorno precedente. Ice se la ricordava benissimo, soprattutto riusciva ancora a provare le stesse sensazioni negative. Neanche si rese conto che aveva trattenuto il fiato fino ad arrivare al centro della sala accompagnata da David. E la sentiva, sì, la sentiva la presenza del Principe seduto su quel trono completamente all'ombra. Riusciva a percepire l'aria negativa che emanava. Probabilmente non era neanche contento che fossero arrivati in ritardo. E poi la voce di Lady Judith le fece ricordare di respirare.

<<Vostra Altezza, Principe Erik, la vostra sposa è arrivata.>> Annunciò facendo il solito inchino che Ice fu obbligata a fare a sua volta.

Il silenzio era di nuovo lo stesso: schiacciante, assordante, insopportabile. E poi, con dispiacere di Ice, decise di alzarsi dal trono e avvicinarsi a passi lenti a loro. La mano di Ice era ancora appoggiata al braccio di David, stringendo la presa. David se ne accorse, ma dovette contenere i suoi sentimenti.

Nel momento in cui il Principe arrivò quasi al centro della sala mostrandosi alla luce, Ice si rese conto di una cosa: lui era la perfezione fatta persona. Era impeccabile, bello, precisamente perfetto in ogni suo dettaglio fisico. Ma lei sapeva benissimo che dietro a quella facciata irresistibile si nascondeva il mostro, il demonio. Ecco perché tutta quella perfezione le era quasi indifferente.

Il Principe diede uno sguardo a David, uno sguardo che gli fece capire benissimo l'ordine dato. Infatti il giovane lasciò andare la principessa Ice dicendo poche parole.

<<Principe Erik, lascio nelle vostre mani la vostra sposa, l'ultima che possiate avere.>>

A ciò il Principe Erik annuì e spostò lo sguardo su Ice, guardandola attentamente. Ice non riusciva a decifrare quello sguardo. Era freddo, distante, senza alcuna emozione. Non poteva dire quale sarebbe stata la sua prossima mossa. Il Principe era assolutamente imprevedibile.

<<Siete l'ultima, principessa. Fate in modo di rimanere in vita e assolvere il vostro compito. Se lo farete, nemmeno un capello dalla vostra testa vi verrà tolto.>> Le disse col suo profondo tono di voce. I brividi di terrore la presero di nuovo, ma cercò di non darlo a vedere, solo che non contenne le successive parole essendo lei impulsiva.

<<Un modo romantico per accogliere la vostra sposa, Vostra Altezza. Il cuore mi si è riempito di amore e di gioia.>> Sbottò, ma si pentì subito dopo. Cosa le era preso?! Parlare con quel tono era praticamente il contrario di ciò che il Principe le aveva suggerito un attimo prima!

Il Principe si irrigidì di fronte a lei e strinse la mandibola, probabilmente per contenere la sua furia.

<<Una parola in più detta in quel modo, principessa, e non arriverete nemmeno ad indossare l'anello nuziale.>> Rispose tra i denti.

Ice decise che stavolta era meglio rimanere in silenzio. Se lo stava facendo era perché voleva che tutte le persone nel castello fossero libere dalla maledizione del Principe e che potessero finalmente tornare a vivere una vita normale, sopratutto David.

<<Ottima scelta, principessa.>> Disse quando vide la mancanza di risposta da parte della giovane donna. Poi si girò verso il trono. <<David? Sei pronto ad unirci in matrimonio?>> Chiese improvvisamente e Ice scattò guardando nella stessa direzione dello sguardo del Principe. Con sua sorpresa notò che David si era messo in posizione, proprio sul punto di sposarli. David? Pensò lei. Sarà proprio lui a sposarci? È uno scherzo? Doveva chiederlo, non resisteva più.

<<Sarà David a sposarci?>> Chiese con un po' troppa voce. Gli occhi del Principe scattarono nei suoi.

<<Avete problemi, principessa?>> Chiese piegando la testa da un lato. <<E da quando usiamo il nome proprio per rivolgerci ad una persona estranea?>> Continuò guardandola in modo così intenso da metterle imbarazzo.

Ice and Stone - Ghiaccio e Pietra ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora