~•Capitolo XVI•~

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Era trascorsa una settimana da quel giorno. Ice era rimasta chiusa nella sua stanza, immobile nel suo letto. Si sentiva come senza via d'uscita. Sapeva che ormai il Principe l'avrebbe sempre trattata in quel modo. Per quanto lei ce l'avesse messa tutta, l'indole di quell'uomo era volta a fare il male e difficilmente lei avrebbe potuto cambiare le cose. Un paio di volte aveva sentito bussare alla sua porta e i passi di David che, nel cuore della notte, veniva a trovarla, ma quando non ricevette risposta da lei la prima volta, andò via. La seconda volta però entrò in camera senza essere invitato, ricevendo solo un rifiuto da parte di Ice. Lo mandò via amareggiata. Non voleva vedere nessuno, soprattutto lui. David la fissò a lungo capendo che forse il Principe le aveva fatto ancora del male. Allora assecondò la sua richiesta e si promise di tornare quando si sarebbe sentita meglio. Infatti lo fece, tornò una terza volta ed entrò nella stanza di Ice guardandola dormire lì su quel letto che profumava di lei. Si accomodò sul bordo di esso, di fianco a lei, e le scostò qualche ciocca di capelli dal viso. Sembrava un angelo mentre dormiva. Era rilassata e bellissima.

<<Quanto vorrei salvarvi da questa situazione, principessa... Anche se significasse separarmi da voi... Vorrei tanto farlo, ma non ne ho i mezzi. Sono un fallito...>> Le sussurrò nel sonno mentre le accarezzava il viso dolcemente. Ice fece un leggero movimento per poi tornare a dormire profondamente. <<Guardatevi, siete l'essere più bello su cui io abbia mai posato gli occhi, ed Erik vi sta rovinando man mano, spegnendo quel fuoco che ancora arde dentro di voi. Credevo che la mia lealtà assoluta verso di lui gli era dovuta, e per tutti questi anni bloccati qui da questa maledizione ho fatto tutto ciò che mi chiedeva. Ho visto fanciulle morire sotto la sua mano, ma a parte dispiacere non provavo null'altro. Ma con voi è diverso. Con voi sento che la mia lealtà nei suoi confronti non è più importante e che siete voi la mia priorità. Sappiate che siete riuscita a rubarmi completamente. Non mi arrenderò. Sarete mia, in un modo o in un altro.>> Le promise deciso. Avrebbe voluto trovare un modo per farla uscire da quella situazione ed era sicuro che lo avrebbe trovato. Avrebbe dato alla principessa il futuro che si meritava. <<Sognate tante belle cose, principessa.>> E si chinò dandole un bacio sulla fronte. Poi si alzò e uscì da quella stanza.

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Ice si svegliò con una nuova determinazione. Aveva stranamente dormito bene e per un attimo aveva anche sognato David, ma scacciò via il pensiero. Quella mattina aveva un unico obiettivo: provare a chiedere di poter uscire da quella stanza e poter camminare a castello, o addirittura fare una passeggiata in giardino, nonostante non fosse dei più belli e curati da come aveva potuto constatare dalla finestra.

All'arrivo di Lady Judith quella mattina, Ice le fece quella richiesta, sperando che lei avesse potuto fare qualcosa al riguardo.

<<Uscire da questa stanza? Non se ne parla, signorinella.>> Rispose fredda e non curante.

<<Non ho capito perché dovrei starmene chiusa qui dentro. Avete detto stesso voi che in ogni caso non potrei scappare da questo posto perché le ombre mi stritolerebbero, no?>> Disse Ice cercando di farla ragionare.

<<È vero, ma in ogni caso non sono io ad assecondare questo tipo di richieste e dubito fortemente che il Principe vi dia il suo consenso. Perciò desistete.>> Le disse sistemandole il vestito.

<<Allora parlatene col Principe. Magari ci penserà->>

<<Il Principe mi manderà via al solo sentirmi parlare di una cosa così ridicola, e credetemi che non ne valete la pena. Preferisco starmene nelle sue grazie che nelle vostre, tanto a breve non ci sarete più proprio come tutte le altre prima di voi.>> La interruppe la donna prendendo un pettine per acconciarle i capelli. Ice ancora non si spiegava come mai la donna insisteva nel prepararla ogni mattina.

Ice and Stone - Ghiaccio e Pietra ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora