~•Capitolo XLV•~

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ATTENZIONE!
Contenuti maturi in questo capitolo.

Il tempo sembrava essersi fermato nel momento in cui la lama trafisse il petto del Principe. Ice non ebbe neppure il tempo di urlare o di provare qualcosa. No. Nessun verso uscì dalla sua bocca, solo puro shock. Anche le guardie sembravano non respirare neppure. Il silenzio tombale che regnava in quel momento era insopportabile alle orecchie. E poi, improvvisamente, Ice trovò il fiato per farlo, e lanciò un urlo di dolore, di rabbia, d'ira, così pieno di emozioni da squarciare l'aria. Le guardie tentarono di tenerla ferma, fermando la scarica di adrenalina che stava per esplodere in lei, ma ottenendo pochi risultati. In quel momento il Principe cadde sulle ginocchia, ancora con la lama infilata nel petto. Lady Judith non gliel'aveva sfilata, perché nel momento in cui l'avesse fatto, al Principe non sarebbe rimasto più un secondo da vivere. Invece voleva godersi la sua morte lenta e dolorosa. Il Principe credeva di provare un dolore lacerante, impossibile da sopportare, invece aveva sentito solo l'improvviso dolore della lama spezzargli in due il cuore. Vi era però qualcos'altro a farlo soffrire terribilmente, più del dolore fisico. Le urla della sua Ice. Le urla disperate, sofferenti della sua donna. Non avrebbe dovuto assistere a quella scena. Ed ora le forze lo stavano abbandonando, man mano che sentiva il cuore fermarsi. Si accasciò su un lato, fino a trovarsi completamente sul pavimento freddo come la morte. Non poteva proteggerla. Non poteva accarezzarla per un'ultima volta. Non poteva dirle quanto la amava. No. Non aveva fiato per farlo. Faceva fatica a respirare.

<<ERIK!!!>> Ice urlava e urlava così forte da provocarle un dolore alla gola, ma quello non la fermava. Doveva raggiungerlo. Doveva abbracciarlo. Doveva dirgli che tutto sarebbe andato bene. Doveva dirgli che lo amava. Lo amava. Lo amava senza riserve. E per farlo doveva liberarsi da quelle guardie. <<LASCIATEMI ANDARE DA LUI!!! LASCIATEMIII!!!>> Gridò loro e, non sapendo che fare, fecero per lasciarla, ma la voce di Lady Judith li fermò.

<<Non fatelo! Siete ancora sotto ai miei comandi!>> Tuonò cinica. Ma Ice approfittò del momento di debolezza delle guardie per liberarsi dalla loro presa e correre verso il suo Erik, accasciandosi a terra su di lui e accarezzandogli il viso, ormai pieno di sudore freddo, sudore di morte.

<<Che fate??? Prendetela subito!!!>>

<<Un ultimo desiderio non si nega a nessuno, padrona. Lasciatele questo momento.>> Disse la guardia prendendole un braccio per bloccarla.

Intanto Ice era lì e lo guardava terrorizzata.

<<Erik? Erik, sono qui, amore mio. Non vi lascio, voi siete un uomo forte. Voi ce la farete, mi sentite? Ce la farete e vivremo insieme circondati da tanti bei fiori e farfalle colorate. E sapete cosa? Non potete arrendervi. Come farò a portare in grembo i vostri figli se mi abbandonate ora?>> Gli chiese asciugandogli teneramente quel sudore con la frangia del suo vestito. Il Principe cercò di parlarle, di dirle che era il fiore più bello su cui avesse mai posato gli occhi e che l'idea di lei di portare in grembo i suoi figli sarebbe stata la cosa più gioiosa a cui potesse mai assistere. Ma non una sillaba usciva dalla sua bocca. Le forze gli venivano sempre più meno. <<Giuro che se mi lasciate vi verrò a spaventare nella tomba e vi tormenterò per sempre. Non potete farlo. Voi appartenete a me ed io a voi, e così sarà per sempre.>> Continuò, ma improvvisamente vide che il Principe stava per chiudere gli occhi e la stretta della sua mano si stava allentando. Aveva capito. Lui se ne stava andando. Stava per lasciare definitavamente quel posto e lei non gli avrebbe potuto più parlare, toccarlo o abbracciarlo. No. Non poteva succedere. <<Erik! Erik, non ve ne andate, vi prego! Non mi lasciate! Mi sentite? Erik, mi sentite??? Stringete la mia mano! Aprite gli occhi! No, no, no!>> Non sapeva cos'altro fare. Era la fine. La fine di tutto. La fine di lui, di loro. E in quel momento esalò l'ultimo respiro, proprio tra le braccia di Ice, lasciando definitivamente la presa della sua mano. Ice scosse la testa, incredula. Era finita definitivamente. E non gliel'aveva detto. Lei non gli aveva detto quelle due parole.

Ice and Stone - Ghiaccio e Pietra ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora