~•Capitolo XXV•~

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ATTENZIONE!
Contenuti maturi in questo capitolo.

Il Principe e Ice riuscirono a malapena ad entrare nella stanza privata che le loro bocche si scontrarono insieme con tanta forza e frustrazione da metterci tutto se stessi. Ice baciò il Principe come per sfogare tutta la sua rabbia, ma soprattutto per mostrargli il malato desiderio che aveva di lui. Erik Stone, d'altro canto, la baciò come se fosse l'ultima volta, come per farle capire che era sua e sua soltanto, e che quelle labbra gli appartenevano. Senza interrompere il bacio, la trascinò sul bordo del letto, facendola cadere su di esso, mentre lui la seguì spostando i suoi baci sul collo di lei. Ice era così morbida e delicata sotto le sue mani che dovette contenere il desiderio sfrenato di farle del male con le sue mani e la sua bocca. Al contrario, la spogliò piano togliendole quella vestaglia e alzandole man mano la camicia da notte scoprendole quelle gambe sottili cui venne il desiderio di baciare. Infatti si spostò indietro e abbassò la sua testa fino a toccare l'interno della sua coscia. Ice gemette delicatamente, rossa dall'imbarazzo. Cosa ci faceva il Principe lì, così vicino a quel punto sensibile?

<<Erik...>> Riuscì a dire risultando essere solo un gemito piacevole per le orecchie di quest'ultimo.

<<Vedo che già sussurrate il mio nome, principessa...>> Continuò a lasciarle una scia di baci più su e sempre più vicino alla sua intimità che era completamente scoperta. <<E stavolta non verrete punita per averlo fatto, perché sapete che intendo farvelo ripetere più e più volte finché non imparerete la lezione. Sono stato chiaro, Ice?>> Le disse guardandola da lì. Lei lo guardò a sua volta.

<<Ed io non mi stancherò mai di ripeterlo...>> Gli rispose con tanto desiderio negli occhi. Per il Principe fu come melodia per le sue orecchie.

<<Risposta esatta, cara moglie.>> E Ice non si sarebbe aspettata che la baciasse proprio lì, facendola godere con la sua bocca esperta al punto che in davvero poco tempo le fece urlare il suo nome tanto da farla sentire sfinita. <<Davvero squisita, Ice, ma tranquilla, perché non ho finito con voi.>>

E la venerò di nuovo, toccandola e facendola sognare, in una delle punizioni più belle che avesse potuto mai ricevere.

<<Spero proprio che Judith sia qua fuori ad ascoltare, principessa, perché voglio farle sentire quanto mia moglie gode nonostante io sia un mostro con un cuore di pietra.>> E aveva ragione. La fece godere più volte da lasciarla davvero senza forze al punto che a malapena riusciva a tenere gli occhi aperti. La tenne sua prigioniera tutte le restanti ore della notte, non stancandosi mai di lei, anzi. Più la toccava e la assaggiava e più la desiderava. Era più che soddisfatto che oramai il corpo della giovane gli apparteneva sotto tutti i punti di vista. Non vi era una parte che non aveva baciato o toccato.

<<Non siete stato un mostro col cuore di pietra...>> Mormorò Ice con gli occhi chiusi e con un lieve sussurro. Il Principe si girò a guardarla al suo fianco. Era nuda e bellissima, e dopo aver fatto l'amore lo era ancora di più. Bellissima e soddisfatta, era una visione per gli occhi. <<Siete stato un amante perfetto... il mio amante...>> Disse ormai stanca sul punto di addormentarsi.

Il Principe osservò i suoi gesti e vide quanto fosse giovane. Lei si raggomitolò subito dopo su se stessa e si addormentò. Lui la guardò e gli venne quasi da sorridere. Cosa? Perché gli veniva sempre quella strana sensazione come di voler sorridere? Perché non ne poteva fare a meno quando c'era lei? Lui doveva essere almeno arrabbiato un po' con lei per quello che era successo, e invece aveva appena fatto l'amore senza prenderla con la forza. Era effettivamente quello che si meritava, non di essere trattata da vera principessa. Allora perché voleva a tutti i costi dimostrarle quanto lui fosse in grado di farla sognare? Si alzò allora dal letto prima che l'avesse presa di nuovo, anche nel sonno non gli sarebbe importato, si infilò i pantaloni lasciando scoperta la parte superiore, e decise di uscire per un attimo dalla camera per prendere aria. Per un attimo si sentiva senza fiato, come se quella ragazzina lo avesse stregato per davvero, come se stavolta avesse ricevuto una maledizione avversa, una maledizione che gli portava a pensare sempre e solo alla giovane donna dagli occhi di ghiaccio. Aprì allora la porta, ma mai si sarebbe aspettato di trovare davvero Lady Judith fuori la sua stanza privata. La donna quando lo vide rimase scioccata. Non avrebbe mai pensato che sarebbe uscito fuori immediatamente dopo essere stato impegnato in quel modo.

Ice and Stone - Ghiaccio e Pietra ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora