~•Capitolo XXXVIII•~

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Non ci volle troppo tempo ad Ice per capire il significato delle parole che il Principe le aveva appena detto. Era libera. Era libera di riprendersi la propria vita. Libera di ritornare al suo castello. Libera di avere una madre. Libera di recuperare il tempo perso. Libera di avere una vita normale. Libera da Lady Judith. Libera dal Regno delle Ombre. Libera da lui.

Lui.

Erik Stone.

Il Principe dal cuore di pietra.

Il Principe che quel cuore di pietra quasi non ce l'aveva più.

L'uomo che in quel momento la stava guardando come se fosse la persona più importante dell'universo.

<<Perché?>> Fu l'unica parola che riuscì a dire, anche se così a bassa voce che quasi non si era sentito.

<<Vi prego, non fatemi domande. Andate. Non procrastinate. Se lo fate potrei cambiare idea e trattenervi di nuovo. Sapete chi sono e come sono.>> Le disse prima che avesse cambiato idea. Aveva bisogno di farla andare subito. Aveva bisogno di non vederla più, perché se si fosse ancora specchiato in quegli occhi che lui tanto bramava, l'avrebbe costretta di nuovo ad obbedire ai suoi ordini. E lui non voleva più questo. Lui la voleva felice e sapeva che lo sarebbe stata solo tornando alla sua vita.

<<Io... che... che ne sarà di voi?>> Chiese Ice pensando alla possibilità. Cosa avrebbe fatto lui? Sarebbe rimasto per sempre solo in quel castello abbandonato da tutti? L'idea la terrorizzava. Non si meritava questo, no.

<<Non pensate a me. Sono decenni che vivo in questo stato e niente mi fa più paura. Dopo un po' il mio cuore ritornerà di nuovo duro come la pietra e ritornerò ad essere l'uomo di sempre. È il mio destino.>> Le rispose sembrando freddo e distaccato. In realtà quella possibilità lo rattristava tanto.

<<Non è il vostro destino, Erik. È il destino che qualcun altro ha voluto darvi. Dovete riprendervi in mano la vostra vera vita.>> Gli disse determinata.

<<Ci ho provato, Ice. Ci ho provato, ma ho causato solo danni e distruzione nella vita altrui. E non voglio lo stesso per voi. Potrei ancora farvi del male se vi trattenessi e non voglio farvi capitare ciò che è già accaduto. E poi, se voi siete là fuori, io avrò sempre una speranza. Vivrò sempre con il pensiero che da qualche parte c'è la donna che può salvarmi.>> Concluse guardandola ardentemente. Ice si emozionò a quelle parole, rendendole più difficile la scelta. Cosa doveva fare? Come poteva realmente capire i suoi sentimenti verso di lui? Perché non l'aveva ancora salvato del tutto? Lei la sapeva la risposta. Lei sapeva di non amarlo completamente. Lo amava, sì, ma non con cuore completo. C'era ancora qualcosa dentro di lei che le preveniva quel sentimento e forse poteva capirlo solo in un modo. Le lacrime finalmente scesero dai suoi occhi, abbondanti. Il Principe fu tentato di avvicinarsi e asciugargliele. Cosa gli prendeva? L'amore era capace di fargli fare simili cose? E neanche si accorse che le si era avvicinato sul serio e le sue dita davvero stavano tentando di togliere via quelle lacrime amare.

<<Uh?>> Ice lo guardò con quegli occhioni smarriti. Non si aspettava quel dolce gesto.

<<Non piangete. Non pensate a me. Andate verso la vostra strada e siate felice.>> Le disse quasi sussurrando. E a ciò lei si alzò sulle punte e lo baciò attaccandosi al suo collo. Fu un bacio così passionale e desideroso che poteva definirsi un bacio di addio. Era uno di quei baci, quell'ultimo bacio quando si sa di non doversi mai più rivedere. Nessuno dei due voleva staccarsi dall'altro, alimentando il bacio con più fervore. E quando non ebbero più fiato da condividere e labbra da divorare, si tennero abbracciati, l'una tra le braccia dall'altro, come unica speranza di salvezza.

Ice and Stone - Ghiaccio e Pietra ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora