~•Capitolo XLVI•~

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Dopo essere stati lì ad abbracciarsi e a scambiarsi espressioni di affetto, tra lacrime di gioia, il Principe decise di fare rientro nel castello.

<<È meglio andare a salutare tutti, che ne pensate?>> Le disse mentre le dava un altro bacio.

<<Tutti?>> Ice era ancora confusa.

<<Certo. Ricordate che questo castello è sempre stato ricco di persone. Pensavate che fossi vissuto sempre da solo?>> Fece una risatina.

<<No, è che... sai che vi dico? Avete ragione! Andiamo!>> Rise anche lei pronta per incontrare chiunque ci fosse.

E mentre rientravano come una coppia felice, Ice non poté fare altro che ripensare a tutto ciò che era successo. Lady Judith era morta e non avrebbe rappresetato più un pericolo. Il castello era di nuovo come un tempo. Il suo Erik era di nuovo come un tempo. Sembrava un sogno e aveva paura che potesse finire da un momento all'altro. Il Principe sentì l'esitazione di Ice e si fermò poco prima di entrare a castello.

<<Cosa succede, Ice?>> Le disse accarezzandole il viso delicatamente.

<<Nulla, Erik, è che sembra tutto troppo bello per essere vero...>> Gli disse tesa.

<<State serena, Ice. Anch'io stento a crederci, ma ciò che c'è attorno a noi è reale. Ve lo posso assicurare.>> Le sorrise facendola sorridere a sua volta. <<Ora datemi la mano, principessa.>> Le disse e lei subito prese la sua mano e insieme entrarono a castello.

Tutto gli interni del castello sembravano splendere e non erano più cupi e spaventosi. Tante guardie erano nei corridoi, ma stavolta erano delle vere guardie, non più senza testa, e si inchinarono al loro passaggio. Servi e camerieri girovagavano felici in preparazione di qualcosa.

<<Buongiorno, Principe Erik, non credete sia una giornata memorabile?>> Disse uno di loro dopo essersi inchinato al loro cospetto. La gioia che c'era nei suoi occhi era indescrivibile.

<<Credo proprio di sì, Gustavo. Va tutto bene con la preparazione?>> Gli chiese il Principe dandogli una pacca sulla spalla.

<<Certamente, Vostra Altezza! È quasi tutto pronto!>>

<<Ottimo. E come ti ho detto che mi devi chiamare?>> Gli sorrise.

<<E-Erik, Vostra Altezza!>> Disse infine allontanandosi e saltellando nel frattempo.

Ice guardò il Principe e gli sorrise.

<<Siete sempre stato così buono con la servitù?>> Gli baciò una mano.

<<Li ho sempre considerati al mio stesso livello. Con alcuni di loro ci ho giocato da bambino. Come potrei imporre la mia forza su di loro? I miei genitori mi hanno insegnato ad essere migliore.>> Disse dandole un casto bacio. Ice si sciolse e sentì di amarlo ancora di più conoscendo quel suo lato della personalità.

E continuarono a camminare, incontrando mille persone sul loro cammino, fino a raggiungere la grande sala. Le guardie annunciarono la loro presenza e Ice tirò un respiro profondo. E le porte si aprirono mentre loro avanzarono e tutti i presenti si inchinarono a loro. Ice non sapeva che pensare. La sala era così luminosa e quell'enorme lampadario così luccicante che quasi non sembrava la sala che ricordava. E poi i suoi occhi si posarono sui troni in fondo ad essa. E su quei troni vi erano seduti un uomo e una donna, con delle corone sulla testa. Gli occhi di Ice andarono subito su quelli del Principe stringendo la sua mano forte. Aveva capito. E lui li avrebbe rivisti dopo così tanto tempo.

<<Madre! Padre!>> Disse ad alta voce nel momento in cui si alzarono e corsero ad abbracciarlo forte, piangendo come non mai.

<<È tutto finito, figlio mio! Tutto finito!>> Disse la regina mentre lo guardava in viso. <<Dimentichiamoci di questo incubo e andiamo avanti!>>

Ice and Stone - Ghiaccio e Pietra ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora