"Le persone che sanno amare veramente imparano a chiedere scusa quando si accorgono di aver sbagliato"
-Anonimo
•CLARY
Quando scendo giù in cucina, John sta finendo di fare colazione. Mamma e Luke ci hanno avvertiti ieri sera che saranno a casa dopodomani e non vedo l'ora che ciò accada. Quello di mamma è stato un semplice scompenso metabolico, ci hanno detto. Nulla di grave, per fortuna. O, almeno, lo spero.
Una volta mangiato qualcosa al volo chiudiamo tutto e ci avviamo verso la fermata dell'autobus, questa volta nessuno scontro. Quando arriviamo a scuola sento parecchie occhiatine su di me, quasi mi sembra di tornare al primo anno, quando ci chiamavano "Le Fantastiche Quattro". Peccato che, adesso, la quarta non sia più con noi, ma a chilometri di distanza da qui.
Scuoto la testa, non devo pensare a lei.
Simon, Izzy ed io raggiungiamo Maia, che è già arrivata e sta parlando con Jordan.
«Ciao, ragazzi», esclamo.
«Hey, Clary! Wow, è il top che abbiamo preso ieri? Ti sta bene!», esclama Maia.
«Sì, proprio quello, Grazie!», le rispondo.
«Clary, mi presteresti il quaderno di letteratura inglese, così ripasso per la lezione?», mi domanda Maia
«Certo, aspetta che lo cerco!», così dicendo mi giro e appoggio la borsa al muretto per cercarlo.
«Ciao, ragazzi!», sento esclamare da mio fratello.
«Ehi, non ci presentate la vostra amica?», chiede Jace.
Perfetto, c'è anche lui. Solo non capisco a chi si riferisca.
Finalmente trovo il quaderno così mi rivolto verso di loro e lo porgo a Maia.
«Clary?», esclama sorpreso.
Alzo un sopracciglio. «No, sono il fantasma formaggino. Che domande?», sbuffo.
Ma non mi stava ignorando?
«Clary», mi chiama una mia compagna di corso, una certa Jenna se non sbaglio. «La prof di ginnastica vorrebbe parlarti prima delle lezioni», mi riferisce.
Confusa annuisco. «Certo, vado subito. Ragazzi, ci vediamo dopo», saluto.
Chissà cosa vorrà la prof.
Quando la raggiungo in palestra, la trovo intenta a compilare alcuni moduli.
«Prof, voleva vedermi?», le chiedo.
Alza la testa di scatto. «Oh, Clarissa. Sì, prego, accomodati.», esclama. «Ti ricordi delle selezioni per la squadra di calcio? Si terranno dopodomani. Sei ancora interessata, vero?»
Resto un attimo bloccata, con tutto ciò che è accaduto in queste ultime tre settimane me ne ero completamente dimenticata. Non ne ho neanche parlato con mamma, o con papà. In un altro momento ne sarei stata molto più entusiasta. Quando mi rendo conto che la prof aspetta una mia risposta arrossisco, perché, come al solito, mi sono distratta.
«Certo, ne sarei felicissima.»
Mi sorride. «Bene, il posto è tuo, allora. Vieni alle selezioni mercoledì, sappi che sei già tra i titolari.»
Continuiamo a parlare per almeno un altro quarto d'ora e quando mi congeda mi rendo conto che ormai la campanella è suonata da troppo tempo, così mi dirigo nel cortile. Mi siedo sotto un albero ed estraggo dallo zaino il blocco per gli schizzi, perdendomi nelle linee e nelle curve create dalla mia mano.
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Città Dei Mondani || Clace (Prima versione)
FanfictionCompleta 13-06-2016/26-01-2019 Quando il nuovo anno inizia, Clary tutto si aspetta meno che andare a sbattere contro Jace Herondale, uno dei ragazzi più belli della scuola, né si aspetta che quello stesso ragazzo, amico del fratello, si interessi a...