Capitolo 54

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POV Clary

«Sì, papà, capisco. Non preoccuparti, va benissimo. Infondo si tratta solo di una settimana, non c'è problema», lo rassicuro.

«Tesoro, mi dispiace così tanto. Avevamo già prenotato per le lezioni di sci», mi chiede ancora scusa.

«Il lavoro è lavoro, papà. Preferisco andare in vacanza una settimana dopo sapendo che l'azienda non ha bisogno di te.»

«Grazie, davvero. Josh ha detto la stessa cosa ad Hannah, sarà la prima vacanza che passeremo tutti insieme.»

«E non per colpa nostra. Ancora non capisco perché ci siamo conosciuti dopo così tanti anni», commento. Poi, però, mi torna in mente che fino a tre mesi fa Hannah ed io non andavamo d'accordo, o meglio, io non andavo d'accordo con lei, per quella stupida gelosia che ogni figlia prova per il padre.

«Devo proprio rispondere?», mi chiede, infatti.

Trattengo una risata. «No, non devi. Allora, ci vediamo il due gennaio, okay?»

«Certo. A presto, tesoro.»

«Ci sentiamo, papà. Ti voglio bene e salutami Hannah quando torni a casa.»

«Sicuramente. Tu ricorda a John che se ha un telefono dovrebbe usarlo non solo per scrivere messaggini alla sua fidanzata, visto che non mi ha risposto per tutto il giorno.»

Non riesco a trattenermi e rido. La scorsa settimana John, invece che inviare un messaggio a Camille lo ha inoltrato a nostro padre. E non era un messaggino tanto innocente. Ho tirato fuori l'argomento un paio di volte in questi giorni per farlo imbarazzare. Con gli altri abbiamo riso a non finire. «Glielo ricorderò.»

Chiudo la chiamata e poso il telefono nella borsa. Abbiamo da poco finito l'allenamento di calcio, che è stato molto più duro delle altre volte, come gli ultimi due. Da quando, la settimana scorsa, abbiamo battuto la squadra del liceo di Albany e siamo arrivati ad essere i primi nella classifica dello stato di New York, la prof ha iniziato a farci sudare ancora più e non è che prima ci andasse leggera, quindi immaginate come i nostri muscoli siano diventata pappa. Ci siamo tutti trascinati a mala pena negli spogliatoi.

«Cambio di programma per le vacanze?», mi domanda Jasmine, l'unica ragazza, oltre a me, della squadra.

Scrollo le spalle, iniziando a spogliarmi. «Sì, ma nulla di grave. Almeno potrò passare il natale con i miei amici.»

Inizia a rivestirsi. «Io il natale in famiglia proprio non lo sopporto, preferisco di gran lunga andare da qualche parte con le mie amiche. Quest'anno andremo a sciare, sai?»

«È davvero un bella idea. I tuoi ti lasciano andare?»

Alza le spalle. «Certo, di me si fidano. Perché non ti unisci a noi?»

Scuoto la testa e sorrido. «Grazie per l'invito, ma credo che farò una cosa di simile con i miei amici. Ti ringrazio per il suggerimento, comunque. Mi hai dato un'idea!»

Mi fa l'occhiolino. «Felice di esserti stata utile! Aspetta un attimo», dice cercando non so cosa nello zaino, «Ecco, tieni», continua dandomi un opuscolo.

Alzo un sopracciglio.

«È il posto dove andremo noi. Ci sono bungalow da sei, dieci, dodici persone. Perché non venite anche voi? Margareth, una delle mie amiche, ci è andata l'anno scorso con i suoi e si è divertita molto, per questo ci torniamo. I prezzi sono bassi e convenienti e per lo più ci vanno i ragazzi.»

Le sorrido. «Grazie, lo proporrò agli altri!»

Poso l'opuscolo nella borsa e sto per entrare in doccia, quando Josh mi telefona. «Pronto, fratellino?»

Città Dei Mondani || Clace (Prima versione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora