Capitolo Extra 02 ~ Mocaccino

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Ambientazione: 2 anni prima l'inizio della storia.

«Dai, sarà divertente!», supplicò la mora facendo sbuffare l'amica. «Per favore, Clary!»

L'altra ragazza alzò gli occhi al cielo. «D'accordo, d'accordo! Ma non torniamo troppo tardi!», minacciò.

Camille le saltò addosso. «Grazie, grazie, grazie! Prometto che ci divertiremo», esclamò eccitata.

La rossa si lasciò scappare una risatina. «Lo spero per te!»

Era un normale sabato pomeriggio, come al solito lo stavano passando insieme a casa Morgenstern, quando Camille, girovagando su Facebook, aveva visto tra gli inviti agli eventi quello per una serata karaoke in un pub non molto lontano da casa sua. Si era subito eccitata all'idea di poter fare, per una volta, qualcosa di diverso. Non che non le piacesse passare il suo sabato sera davanti la tv della rossa, magati con una pizza o i pop corn, anzi aspettava il sabato proprio per quello, eppure appena aveva aperto il profilo del Jay's House desiderava poterci andare. Certo, convincere la sua migliore amica non era stato facile, anzi, ma la conosceva e sapeva bene che era impossibile per lei resistere ai suoi occhioni.

Così, dopo essersi staccata da lei e aver chiamato il padre per chiedere il permesso, la trascinò al piano di sopra per iniziarsi a preparare. Alle nove e mezza si ritrovarono davanti al pub, entrambe eccitate, anche se Clary cercava di nasconderlo.

«Vi passo a prendere a mezzanotte», avvisò il padre di Camille.

«Okay, a dopo», rispose la figlia.

«Clary, tienila d'occhio», si raccomandò lui.

Alla rossa scappò una risatina, mentre l'amica mise il broncio. «Non si preoccupi.»

Scesero dalla macchina e entrarono nel locale. Subito il forte odore di sudore e di cannella riempì i loro polmoni facendogli arricciare il naso.

"C'era davvero quella puzza in ogni locale?", si chiesero.

«Che facciamo?», chiese la mora a disagio.

L'altra alzò le spalle mordendosi il labbro. «Balliamo?», propose titubante.


«E adesso, un forte applauso a Jessica che ci canterà Never Say Never!», urlò il deejay verso le undici.

Clary sbuffo, avviandosi al bancone. Non ne poteva più. Aveva perso l'amica una mezz'oretta prima, quando un ragazzo l'aveva rapita facendola restare sola. Ce la stava mettendo tutta per integrarsi ma non era mai stata in un locale del genere, non aveva idea di come comportarsi e poi non conosceva più. Sì accorse di avere sete, così si avviò al bancone e si sedette su uno sgabello prendendo il cellulare.

«Cosa ti porto?», le chiese il barman.

Alzò lo sguardo bloccandosi. Era uno dei ragazzi più belli che avesse mai visto. Capelli mori, occhi blu, le ricordava Alec, il fratello di una sua cara amica, per molti aspetti. Ma i suoi lineamenti spigolosi erano ancora più belli.

Il ragazzo alzò un sopracciglio e si rese conto che aspettava ancora una sua risposta. «Uhm, una coca», rispose mentre le sue guance diventavano bordeaux.

Lui sorrise. «Un secondo.»

Si allontanò per prendere la bibita che neanche trenta secondi dopo era davanti a Clary.ù

«Grazie», mormorò iniziando a bere.

Lui restò a guardarla, era così carina, gli faceva tenerezza vederla così in imbarazzo e allo stesso tempo la trovava affascinante.

«Come mai qui?», le chiese. «Non ti stai divertendo?»

A Clary per un pelo non andò di traverso la bibita. «La mia amica voleva fare qualcosa di diverso, non è il genere di posto ce frequenterei», rispose dopo aver fatto un bel respiro.

Città Dei Mondani || Clace (Prima versione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora