«Cavolo, Cami! Non ci credo!», esclamo elettrizzata quando finisce di raccontarmi ciò che mi sono persa in questo fine settimana.
Scuote la testa sorridendo. «Non ci credo neanche io, sai?»
I suoi occhi emanano una luce unica, facendo sembrare il caramello dei suoi occhi oro fuso. Sono così felice per lei e anche per mio fratello. Ho sempre notato le scintille tra di loro e sapere che, finalmente, hanno trovato il coraggio di stare insieme mi fa venire voglia di mettermi a saltare.
Continuo a fissarla sorridendo, mentre lei mi guarda divertita. «Che c'è?», le domando.
«Hai la stessa espressione che ha Izzy quando guarda te e Jace. Sembri il personaggio di un manga», esclama, poi i suoi occhi si spalancano di colpo. «Oh mio Dio, Sailor Moon!», strilla puntandomi un dito al petto. «Ecco chi mi ricordi!»
Alzo un sopracciglio guardandola divertita. «Sei sicura di avere diciassette anni?», le chiedo ironica.
Mette il broncio incrociando le braccia. Appunto.
«Ehi, finalmente! Vi ho cercato dappertutto!», ci fa sobbalzare la voce di Izzy.
Mi volto verso di lei, vedendola correre verso di noi, che ci troviamo sotto un albero nel cortile posteriore della scuola, dove gli studenti amano passare il tempo. Noi, invece, preferiamo stare dentro. C'è molto meno casino e si riesce a mangiare in pace.
«Non dovresti avere psicologia, adesso?», le chiedo quando ci raggiunge.
«Il prof non c'è, qualche riunione o cose simili. Potevate anche aspettarmi, eh», scherza guardandoci con finto rimprovero.
Passiamo il resto del tempo a chiacchierare e anche lei esulta quando Camille le racconta di John.
«Quindi state insieme?», le chiede.
Camille arrossisce. «Beh, ci stiamo frequentando», balbetta, «non ne abbiamo parlato.»
Izzy scuote la testa. «Ma perché dovevo ritrovarmi due amiche così? Mi sempre di risentire te quando hai baciato Jace», continua rivolgendosi a me.
«Beh, non è colpa nostra se quei due non sono mai chiari. Adesso capisco perché sono migliori amici!», ribatto e scoppiamo a ridere.
A pranzo raggiungiamo gli altri e tutto sembra normale, per una volta.
Steven parla con Simon che stringe la mano a Izzy che, a sua volta, parla con Maia e Jordan. Camille e John si lanciano continue occhiate, mentre lei arrossisce e balbetta frasi sconnesse.
Alec e Jace stanno discutendo della partita che affronteremo mercoledì prossimo, la prima del campionato, mentre io sono seduta affianco a lui. Mi circonda i fianchi con un braccio, accarezzandomelo. Ogni tanto mi lancia dei sorrisi che ricambio. La sensazione di calma, di contentezza, di pace che sento dentro di me mi fa sospirare, non cambierei nulla di questa situazione e non scambierai neanche una persona di questo tavolo per tutto l'oro del mondo. Sono diventanti un po' la mia seconda famiglia. Mi viene da ridere pensando che, fino a due mesi fa, neanche ci rivolgevamo parola, quasi. Conoscevo Jordan, Steven e Jace solo di vista; sapevo che erano amici di mio fratello, ma nulla di più. Quante cose cambiano in così poco tempo?
***
Josh:
"Alcune volte mi sembra non mi capisca. Come posso stare con qualcuno che non mi capisce?"
"Sto pensando di lasciarla."
Io:
"Non credo sia facile. Ma non prendere decisioni affrettate, potresti pentitetene."
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Città Dei Mondani || Clace (Prima versione)
FanficCompleta 13-06-2016/26-01-2019 Quando il nuovo anno inizia, Clary tutto si aspetta meno che andare a sbattere contro Jace Herondale, uno dei ragazzi più belli della scuola, né si aspetta che quello stesso ragazzo, amico del fratello, si interessi a...