"Alcune volte, basta uno sguardo, un dettaglio per far scattare un'attrazione. Altre volte, basta un tocco, uno sfioramento per far scattare l'amore."
-MeLa musica riempiva la stanza e la gente, intenta a ballare, a bere, a scherzare, a baciarsi, rendeva difficile muoversi ma, nonostante questo, Clary non avrebbe voluto essere in nessun altro posto. Ballava felice con la sua amica Camille, come ogni sabato sera. Quello era il loro posto, il loro ritrovo.
«Hey, ti stai divertendo?», le urlò nell'orecchio la mora, abbracciandole i fianchi da dietro, come era solita fare.
«Certo, come sempre.», le sorrise Clary. «Vado a prendere da bere», aggiunse.
Dopo averle dato un bacio sulla guancia si allontanò, dirigendosi al bancone.
«Hey, Queen, mi daresti il solito?», chiese, sedendosi su uno degli sgabelli.
«Pesca?», domandò, iniziandole a preparare il cocktail.
«Che domande!», rispose ridendo, mentre guardava il suo amico mischiare varie bottiglie.
Il ragazzo si giró, poi, verso di lei sorridendo. «Ecco a te!»
«Grazie, Queen», lo ringraziò sporgendosi sul bancone per baciargli una guancia.
Alcuni ragazzi lì vicino fischiarono, mentre la ragazza lasciava il bancone scuotendo la testa.
«Ragazzi...», pensò.
Cercò la sua amica tra la gente, ma senza successo, così decise di andarsi a sedere vicino Will, il deejay del locale, almeno il tempo di finire il drink.
«Ancora qui, Clary?», le chiese quest'ultimo.
«È il mio locale, ricordi?»
Entrambi risero, proprio allora, però, mentre sorseggiava il suo drink, notò un ragazzo ballare. Non riusciva a distinguere il viso a causa delle luci, l'unica cosa che vedeva erano i suoi capelli sul biondo. Osservò il suo corpo atletico, doveva fare molta palestra. Si soffermò sulle spalle larghe, da sempre una delle cose che amava nei ragazzi, alzò poi lo sguardo fino al viso e rimase incantata dalla mascella ben definita del giovane. Incontrò poi i suoi, trovandoli puntati su di lei. Non seppe neanche lei come, forse a causa dell'alcol presente nel suo cocktail, o forse solo dalla strana forza che sembrava attrarla al ragazzo, ma si ritrovò a ballare con lui al centro della pista.
Non fecero altro, almeno per la prima mezz'ora, o forse ora, Clary aveva perso la cognizione del tempo. Il ragazzo teneva le mani sui suoi fianchi, attraendola al proprio corpo, mentre lei aveva incrociato le braccia intorno al suo collo ed entrambi si muovevano a ritmo di musica. Qualche volta la rossa gli calpestava i piedi, lei e il ballo non erano mai andati molto d'accordo, ma lui non ci faceva neanche caso, troppo impegnato ad osservare la splendida ragazza che lo aveva attratto sin da quando, qualche ora prima, era entrata nel locale con una ragazza mora. L'aveva osservata mentre, seduto al bancone, attendeva che il suo drink fosse pronto e aveva continuato ad osservarla anche dopo, fino a quando il suo amico non lo aveva trascinato sulla pista.
Appena l'aveva rivista, mentre parlava con il deejay, non aveva potuto far altro che avvicinarsi a lei.
E adesso, mentre osservava le sue labbra carnose, non riusciva ad evitare di desiderare di baciarle. Mai prima di allora era stato attratto così tanto da una ragazza. Proprio in quel momento iniziò un lento, richiesto da una certa Deborah, e così i due si avvicinarono ancora di più per ballare. Clary appoggio la testa sulla spalla del suo partner e lui la strinse a se. Si muovevano lenti, cercavano di godersi il momento. Non seppe neanche lei come, ma riuscì a non schiacciargli i piedi, in quei minuti. Quando la canzone stava per finire, entrambi alzarono il viso, facendo incontrare di nuovo i loro occhi. E, guidati dall'attrazione che provavano tutto e due, fecero scontrare le loro labbra. Per Clary quello era il primo bacio, non sapeva bene come comportarsi, ma la vicinanza di quel ragazzo gli fece passare tutti i dubbi e sì lasciò andare. Per lui, invece, non era affatto il primo bacio, ma la sensazione che provò, quella sì che era una prima volta.
Sentirono la musica cessare e solo allora misero fine a quel bacio.
Se siete già stati qui il terzo sabato del mese, sapete già cosa sta per accadere: che inizi la pioggia di neve!», esclamò il deejay.
Mentre finiva di parlare, da sopra le loro teste iniziarono a scendere vari coriandoli bianchi che, grazie alle luci, assumevano tutte le sfumature dell'arcobaleno. La musica diventò ancora più movimentata e molti iniziarono anche a saltare.
Loro due, invece, erano ancora fermi abbracciati. Si guardarono per un attimo, rientrando in quella bolla che li aveva accolto nell'ultima ora.
Una voce, però, la distrusse.
«Ehi, ti ho cercata dappertutto! Queen ha finito, ci può accompagnare a casa!»
Clary ci mise qualche secondo per capire cosa intendesse la sua amica.
«Sì, arrivo», mormorò.
Si girò di nuovo verso il ragazzo che la teneva ancora stretta a se. Gli sorrise prima di fare un passo indietro e metter fine a quel contatto.
Poi dopo aver fatto un cenno con la testa,si girò e seguì la sua amica fuori da locale.
Avrebbe ricordato quella sera a lungo, così come il ragazzo.
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Città Dei Mondani || Clace (Prima versione)
FanfictionCompleta 13-06-2016/26-01-2019 Quando il nuovo anno inizia, Clary tutto si aspetta meno che andare a sbattere contro Jace Herondale, uno dei ragazzi più belli della scuola, né si aspetta che quello stesso ragazzo, amico del fratello, si interessi a...