POV Jace
Guardo la ragazza sul sedile affianco al mio con preoccupazione. Da quando abbiamo lasciato la palestra non ha più parlato. Si è limitata a seguirmi mentre le lacrime scorrevano sul suo viso, tenendomi stretto, quasi prendesse forza da me. Non l'ho mai vista così fragile. Quello sguardo così perso, da ricordarmi un cucciolo indifeso, un agnellino davanti ad un lupo, è quello che mi ha spezzato il cuore, ancora di più. Parcheggio l'auto nel suo giardino, nello stesso posto dove mi aveva detto di lasciarla John prima del nostro appuntamento. Sorrido, ripensando a quella serata. Nonostante sia accaduto soltanto pochissime settimane fa, sembra passata una vita. Provo così tanta nostalgia per quei giorni, vorrei poter tornare indietro e non lasciarmi convincere ad uscire quel maledetto sabato. Adesso, io e lei staremo ancora insieme. Non ho mai voluto baciare quella ragazza, mi si è praticamente buttata addosso, che non ho avuto neanche il tempo di rendermi conto di cosa stesse accadendo. Dopo un attimo di confusione, l'avevo allontanata ed ero tornato di corsa al piano di sopra per poi bere un cocktail. Non immaginavo che la ragazza che avevo intravisto uscire dal bagno fosse proprio quella di cui ero innamorato. Già, innamorato. Non ho neanche avuto il tempo di dirglielo, non ho trovato l'occasione adatta. Non sono mai stato un tipo romantico, uno che ama fare le cose in grande. Ma con lei, con lei tutto cambia. Le mie convinzioni perdono valore, le mie azioni diventano illogiche, irrazionali, i miei pensieri iniziano a girare totalmente intorno a lei. È lei a diventare il mio tutto, il mio centro. Farei qualsiasi cosa per lei.
Spengo il motore e mi volto nella sua direzione, trovandola addormentata. Scendo dalla macchina e la vado a prendere in braccio. Busso alla porta, sperando che ci sia qualcuno. Mi apre Matilde, la loro donna delle pulizie.
-Signorino Jace, ma cosa?-
-Matilde, non urlare, si è addormentata. Posso portarla in camera?-, la interrompo.
-Certo-, mi risponde lasciandomi passare.
-Grazie-
Non aspetto che mi risponda e mi dirigo al piano di sotto. Però, è davvero leggera, sembra quasi di non aver nulla in braccio.
Entro nella sua stanza e l'adagio sul letto. Mi stendo affianco a lei, non voglio lasciarla. Le accarezzò una guancia con la mano, passo i polpastrelli sotto i suoi occhi, per togliere le tracce delle lacrime. Osservo il suo volto, il suo mascara caduto, il suo nasino rosso, così come le guance, il labbro spaccato per quel vizio che ha di morderlo e prometto che farò di tutto per non doverla mai più vedere così. Quando ho visto Sebastian arrivare dopo di lei, con quello schifoso ghigno sul volto, sarei voluto andare da lui e toglierglielo. Poi, però, il mio sguardo è tornato sulla ragazza tremante poco più avanti e non ho potuto fare altro che andare da lei. L'ho stretta tra le mie braccia e mi sono sorpreso quando non si è ritratta, quando, invece, si è avvicinata ancora di più a me. Mi è sembrata così piccola, indifesa. Un atteggiamento che non si addice alla sua personalità, alla sua lingua biforcuta.
La vedo muoversi e, lentamente, avvicinarsi a me. Mi abbraccia la vita, appoggiando la testa sul mio petto. Avvolgo le braccia intorno a suo busto, mentre con un braccio le accarezzo i lunghi capelli rossi, che ricado sul mio torace.
É così che mi addormento anche io, cullato dal suo respiro.
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Città Dei Mondani || Clace (Prima versione)
Hayran KurguCompleta 13-06-2016/26-01-2019 Quando il nuovo anno inizia, Clary tutto si aspetta meno che andare a sbattere contro Jace Herondale, uno dei ragazzi più belli della scuola, né si aspetta che quello stesso ragazzo, amico del fratello, si interessi a...