Incontro inaspettato 🩵

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Anche oggi puntualmente alle 06:30 suona la sveglia.

La peggior nemica di sempre.

L'ho rimandata per due volte e quindi sono ufficialmente in ritardo.

Oggi mi aspetta un colloquio importante di lavoro.

Se tutto va a buon fine, incomincerò a lavorare in una casa di moda.

È il mio sogno di sempre, ma prima,  è il sogno del mio portafoglio perché nell'ultimo periodo non fa altro che piangere perché si sente così vuoto.

Questo perché la mia situazione economica non è delle migliori.

Ho lasciato casa dei miei per iniziare una vita nuova, possibilmente lontana dai problemi , ma soprattutto da mio padre alcolizzato effetto da ludopatia.

Ho deciso così di voltare pagina trasferendomi nella bella Roma.

Anche questo era un sogno nel cassetto e difatti è stato il primo a realizzarsi.

Ma devo ringraziare la mia amica Giada e il suo prezioso aiuto.

Io e Giada ci siamo conosciute due anni fa al mare.

Eravamo entrambe nello stesso villaggio turistico, nel Salento.

Una zona interessante della Puglia.

Mentre fantasticavamo sui nostri sogni, mi propose su due piedi di andare a vivere con lei nella bellissima capitale.

Per l'amor del cielo, non potevo perdermi un'opportunità simile.

Certo, non abbiamo una grande casa, ma non è quello che conta.

Bugiarda.

Ah dimenticavo di presentarvi la mia voce interiore.

Questa voce odiosa mi perseguita da un po' tempo ormai.

Dicevo... La nostra è una piccola casa ma ci rende felici comunque.

D'altronde, cosa c'è di meglio di condividere un'amicizia sotto lo stesso tetto?

Detto ciò, mi preparo velocemente.

Scelgo un outfit semplice.

Che dici Siria?

Non hai altra scelta! Trovami qualcosa che non sia semplice nel tuo armadio.

Ok devo trovare un modo per cacciare questa stupida vocina.

Dopo un'ora

Arrivo finalmente nel magnifico edificio con dieci minuti esatti di ritardo.

Questo non è di certo magnifico.

Primo giorno ti presenti in ritardo.

Ben fatto Siria.

Continua così.

Mentre picchietto la mia testa, una dolce ragazza si avvicina fissandomi in modo strano, tipo avesse visto un alieno.

Si abbassa gli occhiali all'altezza della bocca e mi guarda:

<Mi scusi signorina, tutto bene?> mi dice con voce squillante

<Ehm sì, mi scusi... Sono Siria Parker e ho un appuntamento con il Signor Ronzani>

<Piacere Siria, io sono Monia. Il Signor Ronzani è in riunione! Appena si libera ti avviso, intanto puoi accomodarti qui!>

<Va bene, ti ringrazio>

Il mio cuore ti appartiene • 𝒪𝓏𝒸𝒶𝓃 •Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora