Giuseppe's pov
Sono ancora qui fuori che aspetto Siria.
Ha rimesso un paio di volte e rifiuta costantemente il mio aiuto.
È testarda.
Come al solito.
<Scusa potresti uscire dal bagno delle donne? > mi dice una ragazza barcollando sui tacchi altissimi
Ride.
<Sto aspettando un'amica> affermo
<Aspettala fuori no?>
Esco dal bagno per evitare di bisticciare e aspetto che Siria mi raggiunga.
Nel frattempo Rosa mi chiede con un messaggio se posso interrompere la mia serata perché Amalia piange sempre ed è esausta.
Minuti dopo.
Siria finalmente esce dal bagno.
Nel frattempo Rosa mi tempesta di chiamate.
<Come ti senti? > le chiedo subito
<Puoi portarmi a casa?>
Evita di rispondere.
<Va bene >
Prendiamo a camminare.
Rosa continua a chiamare.
<Ti squilla il telefono> dice
<È Rosa>
<Se devi andare da lei , andrò con il taxi. Vai dalla tua famiglia>
Usciamo dal locale.
<Sicuro di accompagnarmi?> continua a chiedere
<Sì!>Entriamo in macchina.
<Siria mi dispiace> dico non appena mi avvio
<Mi dispiace, mi dispiace, bla, bla e bla. Sai quante volte ho sentito questa frase? Chiedi a Diego ad esempio se si dispiace per essere scomparso senza una cavola di spiegazione! Chiedi a mia madre se le dispiace di avermi abbandonata e allontanata da mio padre biologico! Chiedi a te stesso se ti dispiace per quello che mi hai fatto> sbotto, gestiscolando
<Diego avrà le sue ragioni per non essere più venuto> risponde a quello che gli fa più comodo
<Sono stanca!>
Giuseppe's pov
Cosa avrei dovuto risponderle?
Che nonostante tutto la amo ancora?
Sì.
Sono ancora innamorato di lei perché quando mi sveglio la immagino accanto a me.
Sono innamorato perché quando sento la sua voce sto meglio.
Sono innamorato perché quando ascolto una canzone penso a lei.
Sono innamorato perché quando cammino spero di incontrarla e quando la vedo esplode qualcosa dentro di me.
Siria's pov
Arriviamo a casa.
Ci salutiamo con un semplice "ciao" e corro in camera mia.
Mi spoglio e mi metto subito a letto.
L'alcol mi ha stordita parecchio, ma è Diego che mi ha uccisa profondamente.
Non l'ho più sentito e visto da questo pomeriggio.
E cosa peggiore, mi ha lasciata senza spiegazioni.
Piango a dirotto sul cuscino.
Provo a richiamarlo ma risulta sempre la segreteria.
Sono esausta.
Mattino seguente .
Mi alzo dopo una bruttissima notte passata in bagno a rimettere.
Sento un forte dolore allo stomaco.
Rimango a letto , persa nei pensieri.
Guardo il lato vuoto accanto a me.
Immagino Diego.
Immagino il suo sorriso
Piango e sento la sua mano calda accarezzarmi il viso.
La mia unica domanda è: dove sei?
Ricevo un messaggio.
Il mio cuore accelera.
È un messaggio di Giuseppe .
Mi ha scritto di prepararmi e scendere.
Lancio il telefono sul letto e mi guardo allo specchio di fronte.
Non vedo Siria, ma un fantasma ed è per la prima volta che quando mi vedo vedo il nulla.
Ritorno a letto.
Piango e penso.
Penso e piango.
Bussano alla porta.
<Siria posso entrare? > è Giada
Tolgo gli scatti ed entra con un bicchiere di tè caldo fra le mani.
Siede accanto a me.
<Ho del lavoro da sbrigare e sono ancora qui. Devo tornare a Londra> dico strofinandomi gli occhi ormai arrossati dal pianto
<Che stai dicendo? Non puoi andare via in questa situazione >
<Devo consegnare un vestito da sposa. Non ho scelta!>
<Ma poi ritorni?>
<Certo... Sei la mia casa, Giada>
Ci abbracciamo.
Per fortuna ho lei nella mia vita.
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Il mio cuore ti appartiene • 𝒪𝓏𝒸𝒶𝓃 •
أدب الهواة[Completa] Sei fra due fuochi. Scegli lui. Ti fa a pezzi il cuore Ti tortura la mente Ti sconvolge la vita: Di un amore impossibile Non te ne liberi così facilmente. Diventa il tuo tesoro, ma tu non puoi essere il suo. Ti rassegni e vai avanti. T...