La Sfilata 🩵

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Finalmente il gran giorno.

Farò un'improvvisata durante la sfilata ,ma nessuno ne è conoscenza.

I miei disegni sono stati rubati e non permetterò che la passino liscia.

Ho un'ansia pazzesca.

Lascio la mia stanza e scendo giù per la colazione.

Ne faccio una lampo e corro a vestirmi.

Raccolgo i capelli in una coda alta e mi passo il mascara velocemente per volumizzare le mie ciglia sottili.

...........

Arrivo sul posto di lavoro con dieci minuti di ritardo ma Fabrizio è Fabrizio, con lui tutto è concesso.

Ogni tanto mi ricordo di essere una lavapiatti.

<Fabrizio hai ragione! Sono in ritardo> mi scuso ,mentre indosso il grembiule

<Non devi giustificarti. Ora mettiti a lavoro> mi stampa un sorriso e va in cucina

Prendo a pulire il bancone e passo poi a sistemare i macarons nei vassoi.

<Bellezza, buongiorno>

Alzo la testa, ritrovandomi Giuseppe.

Faccio cadere due macarons e mi calo per raccoglierli

<Buongiorno a te > dico impacciata, da sotto al bancone

<Perché ti agiti così tanto?> dice ridendo

<Sono sbadata! Non lo sapevi?> mi alzo e in poco tempo impegna la sua mano a sistemarmi il ciuffo fuori posto

<Siria vieni alla sfilata, vero? > dice nel mentre

Certo.

Devo scoprire chi ha rubato i miei disegni.

Prega non sia stata tua madre.

<Certo. Ci sarò!>

<Bene. Ora fammi un caffè. Ristretto grazie> sorride

Dai Siria fagli un bel caffè.

<Tieni il tuo caffè> poso con delicatezza il piattino con la tazzina sopra

<Buono! Ti sei aggiudicata il primo posto come barista preferita>

<Sentiamo ... Hai altre scelte? >

<Volendo si! Ma scelgo te a prescindere>

Mi provoca.

<Che onore> , ridacchio

<Ora vado. Non stancarti!  Ci vediamo dopo alla sfilata> si alza, sistemandomi gli occhiali sul naso

<Giusto... Non mi passi a prendere perché ci vai con Rosa? >, rispondo un tantino nervosa

<Siria! Tavolo tre. Devi prendere l'ordine!> ci interrompe Fabrizio

<Vado subito> rispondo al volo

<Siria, ti prego. Non mi lasciare così! Voglio saperti tranquilla  > mi dice, guardandomi attentamente

<Lo sono! Tranquillo! Va tutto bene> mi limito a dire

Va bene un corno.
Va tutto male.

<A stasera> va via e torno a servire i tavoli

La sera

<È da un'ora che stai cercando qualcosa da mettere> mi dice Giada facendo avanti e dietro per la stanza

Il mio cuore ti appartiene • 𝒪𝓏𝒸𝒶𝓃 •Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora