Solo tu 🩵

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La sera

Siamo a seduti a tavola, al centro del grande salone di questa meravigliosa villa.

La signora Tiziana passerà la serata fuori e ci siamo ritrovati soli.

<Domani andremo in azienda. Ho del lavoro da sbrigare e tu intanto potrai conoscere l'ambiente> apre il discorso

<Quindi da domani ho il mio posto di pav?>

<Esatto! Da domani potrai iniziare con i disegni. Presto organizzeremo una sfilata di lancio per te.>

<Che emozione! Spero per questa volta che tutto possa andare liscio>

<Non preoccuparti. E comunque mi zia mi ha detto una cosa>
<Devo preoccuparmi?

<Non devi! E sai perché?

Nego con la testa.

<Mo ha detto che hai talento da vendere>

<Cosa? L'ha detto sul serio?>

<Lo so che suona strano, ma è la verità >

<Quella donna non mi sopporta! Ecco perché non ci credo>

<Sull'ambito lavorativo ha parlato bene di te>

<Sono contenta! Almeno quello>

Il mio schermo si illumina.

"Diego".

"Esci! Ti sto aspettando!"

Il mio cuore accelera.

<Posso uscire fuori per una chiamata?>

<Certo>

A questo giro, Christian fa l'indifferente.

Mi alzo ed esco fuori in giardino.

Noto un'ombra sempre più vicina a me.

<Siria> sento la voce

Mi giro di scatto.

È dietro di me.

Solo rivederlo mi ha scosso.

I miei occhi diventano lucidi.

<Mi hai seguita? Sei matto?> riesco a dire

<Perché quella faccia? Che sta succedendo lì dentro? >

<Vattene Diego! Non è giusto!>

<Non me ne vado! E ricordati! Ovunque tu andrai io ti seguirò perché non può finire così>

<Smettila di opprimermi!>

<Tienimi lontano quanto vuoi! Ma sai anche tu quanto hai bisogno di me>

Forse è vero, forse.

<Christian mi sta aspettando! Devo rientrare> prendo a camminare

<Mia zia è in casa?>

Non rispondo.

<Allora?>

Evito di rispondere e torno dentro.

Sospiro , poggiata alla porta.

Le mie gambe tremano.

Sto sudando freddo.

Sbircio dalla tenda e lo vedo ancora lì.

Esattamente dove l'ho lasciato.

Le mani prudono.

Facendo poco rumore, seguo il mio istinto.

Esco nuovamente fuori e corro nelle sue braccia.

Lo stringo in silenzio.

<Sei uno stronzo! Ma ti amo ancora  > gli dico, lasciandogli un bacio sulla guancia velocemente

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<Sei uno stronzo! Ma ti amo ancora > gli dico, lasciandogli un bacio sulla guancia velocemente

Mi stacco e torno dentro.

Penso ad una plausibile spiegazione da dare a Christian.

Il mio cuore ti appartiene • 𝒪𝓏𝒸𝒶𝓃 •Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora