Mi hai salvata 🩵

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Non credo sia stata una buona idea essere uscita da questa parte.

Di fronte a me ,un gruppo di ragazzi che fumano erba.

Provo ad ignorarli, continuando a camminare.

Devo ammetterlo Siria, sei molto coraggiosa.

<Dove vai bella? L'uscita è dall'altro lato> mi dice un ragazzo, con il bicchiere in mano

<Che vuoi? Non sono problemi tuoi> gli rispondo con tono duro

Cerco di non trasmettere in nessun modo la mia paura.

<Hai capito che ha detto il mio amico? Non c'è nessuna uscita da questa parte> dice un altro ragazzo ,avvicinandosi

<Perfetto! Allora torno indietro>

Indietreggio lentamente con gambe molli per via dell'ansia.

<Prima però sbottona il tuo vestito! >, il linguaggio sporco di un altro ragazzo si fa sentire

Ignoro e cerco di muovermi più velocemente, ma lui sembra non arrendersi.

Mi sta praticamente seguendo.

<Non lo pensare nemmeno> rispondo duramente

<Ragazzi lasciatela andare> uno di loro si fa avanti, ma nel suo stato non credo possa fare molto

<Che c'è? Sei diventato gay in un colpo solo?> gli risponde un suo amico mentre continua a fumare

<Non è il tipo di ragazza che fa per voi! Sentite a me!> dice il ragazzo in estrema serietà

"Grazie per l'aiuto.  Ma è tutto così negativo" penso.

<Mi dispiace, ma devi togliere il vestito o tu non uscirai da qui>, continua l'altro

"Ok sono nei guai. "

"Sono molto fiera di me. "

<Mi state mettendo paura. Lasciatemi andare! Potrei denunciarvi>

<Intelligente questa ragazzina. Dai prendetela! Facciamo una cosa veloce>

Mi bloccano le braccia tutti insieme
Provo a liberarmi ma è così difficile.
Sono così forti, soprattutto Insieme.

Sento sbottonarmi il vestito e una mano insinuarsi tra le mie cosce, quando improvvisamente , arrivano Diego e Giuseppe , e riprendo a respirare.

<Togliete le mani di dosso, bastardi!>

Diego mi salva dalle mani di quei maledetti.

Giuseppe invece chiama la guardia.

<Cosa ti hanno fatto?> mi chiede preoccupato Diego , tenendomi per mano

<Niente... Grazie per essere arrivati in tempo> replico asciugando una lacrima

Mi abbraccia forte, trasmettendomi tutta la tranquillità che mi serve in questo momento.

<Sono scappati quei codardi. Ma non andranno molto lontano perché ho informato la polizia. . .  Siria che ti hanno fatto?> mi chiede Giuseppe

Nei suoi occhi vedo tanta rabbia.

<Niente! Poteva andare peggio. Ho avuto paura... Mi fa male lo stomaco> rispondo

<Sarà l'agitazione. Calmati ora... Resta pure fra le mie braccia> dice Diego , stringendomi

<Vuoi un bicchiere d'acqua?> mi chiede Giuseppe, turbato

<Voglio andare a casa. Non mi sento bene>

<Ti accompagno vieni> si propone Diego mettendomi la sua giacca sulle spalle

<Io vado. Ci vediamo Siria > risponde Giuseppe con freddezza.

Annuisco.

Raggiungo la macchina di Diego, mano nella mano con lui.

Mi sento al sicuro.

<Perché non cammini?>, mi chiede, quando all'improvviso mi fermo per via di alcune sagome a me di fronte

<Sono quei ragazzi vero?>, dico senza mai smettere di fissare in quella direzione

<Quali ragazzi? Non c'è nessuno>, mi risponde

<Ma io li vedo... Sono lì!> , indico un punto di fronte a me

<Siria non c'è nessuno. Sicuro di stare bene?>

<Forse è meglio se dormo un po'. Ora ho anche le allucinazioni , per la miseria>, apro e chiudo gli occhi ripetutamente

<No, è che ti sei spaventata tanto... È normale.>

...............

Arrivati a casa , chiedo a Diego di fermarsi per un po' e ci beviamo un tè insieme.

<Preferirei dormire qua con te. Potrei arrangiarmi sul divano non è un problema> afferma

Avanti digli che è un problema.

Un grosso problema.

<Non scherzare. Vai pure a casa tua tranquillo>

<Sono in pensiero per te> mi dice mentre infila le mani nelle tasche del jeans

<Arriverà Giada a breve. Non devi preoccuparti>

Come dico sempre: parlando del sole spuntano i raggi.
Ed ecco una chiamata in arrivo di Giada.

<Tesoro dove sei? Sei andata via?> dice, e pare abbia messo da parte la rabbia

<Sì . Ero stanca e sono tornata a casa>

<È successo qualcosa?>

<Ma no. Divertiti> cerco di rassicurarla

Ci provo.

<Ok... A dopo> dice e riattacca

Non ho voluto raccontare a Giada dell'accaduto.

Non voglio farla preoccupare.

<Perché non gliel'hai detto?> mi guarda, alzando il mio sguardo con le sue grandi dita

<È giusto così. Ora vai pure ,non preoccuparti>

<Va bene! Per qualsiasi cosa, promettimi che mi chiamerai> dice , cercando il mio sguardo .

Prende poi la mia mano.

<Lo farò>, rispondo, senza mai distogliere gli occhi dai suoi.

<Lo farò>, rispondo, senza mai distogliere gli occhi dai suoi

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<Sei bellissima>

Mi abbraccia .

Non ti fare addolcire da queste parole.

<Grazie> rispondo accennando un sorrisetto

Non appena Diego va via, vado a letto.

Si rivela un vero incubo, perché è proprio quello che sto facendo in questo moment.

Rivivo la stessa scena , trovandomi nuovamente agitata davanti quei maledetti ragazzi.

Provo a svegliarmi, ma nonostante i tentativi, sento di non potercela fare.

Il mio cuore ti appartiene • 𝒪𝓏𝒸𝒶𝓃 •Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora