Non credo sia stata una buona idea essere uscita da questa parte.
Di fronte a me ,un gruppo di ragazzi che fumano erba.
Provo ad ignorarli, continuando a camminare.
Devo ammetterlo Siria, sei molto coraggiosa.
<Dove vai bella? L'uscita è dall'altro lato> mi dice un ragazzo, con il bicchiere in mano
<Che vuoi? Non sono problemi tuoi> gli rispondo con tono duro
Cerco di non trasmettere in nessun modo la mia paura.
<Hai capito che ha detto il mio amico? Non c'è nessuna uscita da questa parte> dice un altro ragazzo ,avvicinandosi
<Perfetto! Allora torno indietro>
Indietreggio lentamente con gambe molli per via dell'ansia.
<Prima però sbottona il tuo vestito! >, il linguaggio sporco di un altro ragazzo si fa sentire
Ignoro e cerco di muovermi più velocemente, ma lui sembra non arrendersi.
Mi sta praticamente seguendo.
<Non lo pensare nemmeno> rispondo duramente
<Ragazzi lasciatela andare> uno di loro si fa avanti, ma nel suo stato non credo possa fare molto
<Che c'è? Sei diventato gay in un colpo solo?> gli risponde un suo amico mentre continua a fumare
<Non è il tipo di ragazza che fa per voi! Sentite a me!> dice il ragazzo in estrema serietà
"Grazie per l'aiuto. Ma è tutto così negativo" penso.
<Mi dispiace, ma devi togliere il vestito o tu non uscirai da qui>, continua l'altro
"Ok sono nei guai. "
"Sono molto fiera di me. "
<Mi state mettendo paura. Lasciatemi andare! Potrei denunciarvi>
<Intelligente questa ragazzina. Dai prendetela! Facciamo una cosa veloce>
Mi bloccano le braccia tutti insieme
Provo a liberarmi ma è così difficile.
Sono così forti, soprattutto Insieme.Sento sbottonarmi il vestito e una mano insinuarsi tra le mie cosce, quando improvvisamente , arrivano Diego e Giuseppe , e riprendo a respirare.
<Togliete le mani di dosso, bastardi!>
Diego mi salva dalle mani di quei maledetti.
Giuseppe invece chiama la guardia.
<Cosa ti hanno fatto?> mi chiede preoccupato Diego , tenendomi per mano
<Niente... Grazie per essere arrivati in tempo> replico asciugando una lacrima
Mi abbraccia forte, trasmettendomi tutta la tranquillità che mi serve in questo momento.
<Sono scappati quei codardi. Ma non andranno molto lontano perché ho informato la polizia. . . Siria che ti hanno fatto?> mi chiede Giuseppe
Nei suoi occhi vedo tanta rabbia.
<Niente! Poteva andare peggio. Ho avuto paura... Mi fa male lo stomaco> rispondo
<Sarà l'agitazione. Calmati ora... Resta pure fra le mie braccia> dice Diego , stringendomi
<Vuoi un bicchiere d'acqua?> mi chiede Giuseppe, turbato
<Voglio andare a casa. Non mi sento bene>
<Ti accompagno vieni> si propone Diego mettendomi la sua giacca sulle spalle
<Io vado. Ci vediamo Siria > risponde Giuseppe con freddezza.
Annuisco.
Raggiungo la macchina di Diego, mano nella mano con lui.
Mi sento al sicuro.
<Perché non cammini?>, mi chiede, quando all'improvviso mi fermo per via di alcune sagome a me di fronte
<Sono quei ragazzi vero?>, dico senza mai smettere di fissare in quella direzione
<Quali ragazzi? Non c'è nessuno>, mi risponde
<Ma io li vedo... Sono lì!> , indico un punto di fronte a me
<Siria non c'è nessuno. Sicuro di stare bene?>
<Forse è meglio se dormo un po'. Ora ho anche le allucinazioni , per la miseria>, apro e chiudo gli occhi ripetutamente
<No, è che ti sei spaventata tanto... È normale.>
...............
Arrivati a casa , chiedo a Diego di fermarsi per un po' e ci beviamo un tè insieme.
<Preferirei dormire qua con te. Potrei arrangiarmi sul divano non è un problema> afferma
Avanti digli che è un problema.
Un grosso problema.
<Non scherzare. Vai pure a casa tua tranquillo>
<Sono in pensiero per te> mi dice mentre infila le mani nelle tasche del jeans
<Arriverà Giada a breve. Non devi preoccuparti>
Come dico sempre: parlando del sole spuntano i raggi.
Ed ecco una chiamata in arrivo di Giada.<Tesoro dove sei? Sei andata via?> dice, e pare abbia messo da parte la rabbia
<Sì . Ero stanca e sono tornata a casa>
<È successo qualcosa?>
<Ma no. Divertiti> cerco di rassicurarla
Ci provo.
<Ok... A dopo> dice e riattacca
Non ho voluto raccontare a Giada dell'accaduto.
Non voglio farla preoccupare.
<Perché non gliel'hai detto?> mi guarda, alzando il mio sguardo con le sue grandi dita
<È giusto così. Ora vai pure ,non preoccuparti>
<Va bene! Per qualsiasi cosa, promettimi che mi chiamerai> dice , cercando il mio sguardo .
Prende poi la mia mano.
<Lo farò>, rispondo, senza mai distogliere gli occhi dai suoi.
<Sei bellissima>
Mi abbraccia .
Non ti fare addolcire da queste parole.
<Grazie> rispondo accennando un sorrisetto
Non appena Diego va via, vado a letto.
Si rivela un vero incubo, perché è proprio quello che sto facendo in questo moment.
Rivivo la stessa scena , trovandomi nuovamente agitata davanti quei maledetti ragazzi.
Provo a svegliarmi, ma nonostante i tentativi, sento di non potercela fare.
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Il mio cuore ti appartiene • 𝒪𝓏𝒸𝒶𝓃 •
Fanfic[Completa] Sei fra due fuochi. Scegli lui. Ti fa a pezzi il cuore Ti tortura la mente Ti sconvolge la vita: Di un amore impossibile Non te ne liberi così facilmente. Diventa il tuo tesoro, ma tu non puoi essere il suo. Ti rassegni e vai avanti. T...