Silenzi 🩵

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Mentre temo il peggio sento una mano calda sulla spalla.

Sollevo lo sguardo e mi ritrovo Giuseppe.

È ufficiale!
È la mia nuova ombra.

<Che sta succedendo? > mi chiede subito

<Perché dovrei dirtelo? Poi mi spieghi perché mi stai seguendo? >

<Davvero vuoi sapere perché lo faccio? Sei intelligente da capirlo da sola>

<Ancora? Cosa vuoi ottenere, Giusè? > mi alzo e provo ad andarmene.

Missione fallita.

Riprova sarai più fortunata.

Ignoro la voce.

<Non scappare come fai sempre!> afferma , prendendomi per mano.

La stessa mano che poco prima è stata stretta fortemente da quel tipo.

<Mi fai male, lasciami>

<Cosa sono questi segni? > il suo sguardo si irrigidisce e lascia subito la mano

<Sono caduta prima > invento qualcosa

Non è facile raccontare le bugie.
Proprio non so fingere.

<Non prendermi in giro. Chi ti ha fatto questo? È stato quello stronzo che parlava con te, non è così?>

Silenzio.

<Diamine , Siria! Vuoi dirmelo? > ribatte,  alzandomi lo sguardo dal mento

<Non arrabbiarti! È stato lui, si>

<Lo ammazzo!> si passa la mano sulla fronte

<Quel tipo è la mafia in persona. Cosa vuole da te? >

<Ti correggo, cosa vuole da mia madre>

<Soldi! È semplice! Quei tipi sono senza scrupoli. Ora dimmi quanto vuole! Sistemo io la faccenda >

<No , Giusè! Non sistemerai proprio niente. Il problema è mio> gli dico mentre premo sulla mano per alleviare un pó il dolore

<Lasciami risolvere questo problema!> insiste

<No! Ora vado>

Prendo la borsa e vado via.

In fretta e furia raggiungo la farmacia per acquistare una pomata per la mano.

Se Diego nota questi segni mi farà l'interrogatorio

Dopo un'ora

<Dove ti sei cacciata stamattina? Ti ho aspettato al bar a lungo> dico a mia madre mentre prepara il tè

<Scusami! Non sono una mamma come tutte... Sono persino irresponsabile>

<Che succede? >

< Tutti i debiti stanno venendo a galla. Lascia Roma immediatamente, prima che i problemi bussino alla tua porta> mi dice ansiosa

<I problemi sono già arrivati>
<Bastardi>

Il sangue arriva al cervello.

<Bastardi chi? Coloro che rivogliono indietro i loro soldi? Qui un bastardo c'è ed è tuo marito!> , presa dalla rabbia, do un pugno al muro, dimenticando la mia mano già dolente.

Il dolore peggiora notevolmente.

Mia madre è super preoccupata adesso.

<Che fai? Ti sei fatta male? > corre verso di me

<Sto bene. Non mi toccare! Devo andare > chiudo fortemente la porta e a passo veloce raggiungo casa di Giada

Entro senza emettere parola e mi siedo sul divano, aspettando l'arrivo di Diego.

<Siria... Sei qui? Stavo facendo la doccia> sento la voce di Giada

Sbuca in cucina all'improvviso.

Non rispondo.

<Stai bene? Perché sei così silenziosa? > viene a sedersi vicino a me

Prova a tranquillizzarmi.

<Niente va bene. Sono nei casini Giada! E nonostante tutto Giuseppe preme sulle mie ferite. Ho messo tutta la buona volontà per dimenticarlo , ma non mi lascia in pace. Mi fa ancora più male la sua insistenza! Poteva pensarci prima e ora che mi vede felice con suo fratello cerca di rovinare tutto! Sono così nervosa! Per giunta un tizio mi ha fatto male la mano > mostro la mano a Giada

Corruga la fronte.
È ansiosa nel vedere i segni tanto evidenti.

Chiede spiegazioni e provo a raccontarle tutto con il cuore in mano.

Dopo un pó entra Diego mentre mi sto fasciando la mano.

<Siria. Che ti è successo? > corre verso di me e guarda la mano

<Ehi. Sono caduta per le scale. Tranquillo niente di grave>

Giada mi guarda e con gli occhi mi lancia uno sguardo , invitandomi a raccontare la verità.

Ha ragione.
Diego odia le bugie e sono sicura che andrà di matto se scoprirà da solo la verità.

Ma rimando tutto per dopo.

Ho bisogno di riposare un pó e riprendere le forze.

<Siria , non ti vedo bene> mi dice, mentre appoggio la testa sulla sua spalla larga e confortante

<Sono stanca, ho bisogno di riposare >

<Riposati. Comunque domani torneremo a Londra. Ho prenotato il volo >

<Non partiremo più , Diego>

<Come no? Che sta succedendo? >

<Ne parliamo dopo, ok? Voglio riposare un attimo > gli do un bacio sulla guancia e vado a letto.

Giuseppe's pov

<Rosa che ti prende? Mi stai evitando da prima > dico stufo

<Hai rivisto quella ragazza. La tua ex ragazza. Come mi devo sentire? > mi dice arrabbiata

<Sai quello che provo per Siria. Non te l'ho mai nascosto. Ma non mi resta che andare avanti provando a dimenticarla>

<Porto tuo figlio nel grembo e tu vai dietro ad un'altra>

<Nel mio cuore c'è Siria,  eppure sono qui con te. Non farmi parlare perché potrei farti molto male >

<Oddio!> lamenta all'improvviso, premendo sulla pancia

Geme dal dolore .

<Che succede? Hai dolore? >

Abbasso lo sguardo e noto del sangue lungo la sua gamba.

<Stai perdendo sangue > dico spaventato e

L'aiuto a stendersi sul divano e chiamo immediatamente l'ambulanza.

Che sta succedendo?

Il mio cuore ti appartiene • 𝒪𝓏𝒸𝒶𝓃 •Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora