La Vera Essenza di Bloom

18

Sono le 20.00 e Valtor ancora non si è fatto sentire.
Sento di voler passare il mio tempo con lui, soprattutto in questo momento, dato che so che solo lui potrà rivolgermi parole di conforto. Mentre cammino per la mia stanza sento bussare alla porta.
"Sarà sicuramente lui" penso correndo ad aprire.

-Bloom, sei pronta?- mi domanda lo stregone porgendomi la mano per la prima volta priva di guanti.

-Si.- rispondo timidamente afferrando la sua mano.
Esco dalla mia stanza e lo seguo.

-Cosa hai in mente?- domando evitando il contatto visivo.

-Vedrai.- mi dice.
Camminiamo mano nella mano per i corridoi, ma a nessuno sembra importare per il momento.
È una sensazione abbastanza strana ma allo stesso tempo bellissima.

-Signore cosa sta facendo?- domanda Darcy a bocca aperta.

-Scusami?- domanda nervoso.

-Non capisco.- controbatte lei incrociando le braccia.

-Non c'è niente da capire. Va dalle tue sorelle e trovate qualcosa di interessante da fare...- dice per poi continuare a camminare.

Usciamo dalla struttura e ci inoltriamo nei fitti boschi circostanti, fino ad una semplice panchina circondata dal nulla.
Lui si siede e poi mi invita a fare lo stesso.
Annuisco imbarazzata e, alla velocità della luce, mi siedo il più lontano possibile da lui.

-Avevi intenzione di dirmi qualcosa di importante?- domando mentre una strana ansia inizia a divorarmi.

-Si, Bloom, sei speciale. Non ho mai conosciuto una persona come te.-
Io lo guardo sorridendo, poi sento improvvisamente molto calore sul volto.

-Ehy, sei diventata tutta rossa, sei quasi dello stesso colore dei tuoi capelli.- mi fa notare avvicinandosi.
Io sorrido e lui continua -Perché sei in imbarazzo? Sto dicendo esclusivamente la verità.-

-Grazie mille per le tue parole. Mi fanno davvero bene.- dico voltandomi continuamente per guardare il nulla.

-Ti sei calmata per ciò che è accaduto oggi?-
Domanda cingendomi le spalle con il suo braccio.
Improvvisamente divento nervosa.
Cosa sta accadendo?

-Si- rispondo balbettando.

-Non sembra.- sul suo volto appare un ghigno.

-Si è solo che è difficile accettare una cosa del genere.-
Torno subito ad essere giù di morale.

-Bisogna accettare tutto ciò che accade.
Qualsiasi cosa sia. Non si può cambiare il passato ma si può vivere il presente.- dice avvicinandosi pericolosamente.
Io mi irrigidisco mentre lui mi sorride.
Passa la mano lungo il mio braccio per poi accarezzarmi la guancia.
In quel momento i nostri occhi si guardano molto intensamente e i nostri respiri si incrociano.
Sento che quello che sta per accadere è sbagliato, ma in questo preciso momento non me ne frega niente.
Voglio essere felice e non pensare alle conseguenze.
La mia mente e quella di Valtor sono fatte per stare assieme, ne sono sicura.
Senza pensarci mi avvicino ancora di più e ci baciamo.