3 agosto 2066.
Due giorni dopo l'imprevisto con Spike Spiegel al Blue Lagoon, Miriam girovagava nello spazio remoto. La ragazza si preoccupò seriamente dell'incontro con quello strano ma incredibile individuo: solitamente se si incontrava un membro appartenente alla Red Dragon, non si tornava indietro per poter raccontare l'accaduto. Non riusciva a smettere di pensare al fatto che lui l'avesse letteralmente risparmiata, dicendole di andare via. "Probabilmente è così che ci si sente a far parte di un'organizzazione criminale.... Hai il potere di decidere se salvare qualcuno o diventare il suo carnefice" si disse, mentre l'astronave proseguiva il suo viaggio col pilota automatico.
La prima cosa che fece Miriam dopo lo "scontro", fu allontanarsi il più possibile da Ganimede, attraverso il gate più vicino. Cercò sul suo computer il nome di Spike e trovò alcune informazioni su di lui. Aveva una taglia astronomica sulla testa, qualcosa come quaranta milioni.
Aveva all'incirca venticinque anni e la foto segnaletica che lo ritraeva lasciava trasparire un'espressione sorniona. Cercare di catturarlo sarebbe stato un vero e proprio suicidio, quindi la ragazza si ritenne fortunata ad aver avuto a che fare con l'uomo giusto in quella occasione; o in quell'esatto momento il suo cervello sarebbe rimasto sparpagliato sul freddo pavimento della saletta semi-nascosta del Blue Lagoon.
Il sorriso divertito di lui e la sua voce erano rimasti impressi nella memoria, così come il suo sguardo determinato ma ironico. Sarebbe stato interessante incontrarlo un'altra volta, magari in un contesto più tranquillo.
- Più tranquillo? Un mafioso potrebbe mai incontrare qualcuno in un contesto tranquillo? - si chiese lei a voce alta e si diede una manata sulla fronte come per reprimere quello stupido pensiero.
Durante quel solitario girovagare nello spazio, decise di passare il tempo annotando nomi di nuovi ricercati sul proprio taccuino, che custodiva gelosamente in una fessura nel pannello di controllo della Magma IX. Una playlist di musica groove risuonava in uno degli schermi dell'astronave, quello destro, così da avere un po' di compagnia. Con una penna nera in mano, quasi senza accorgersene, Miriam scrisse anche di sé e della sua vita prima di diventare cacciatrice. Si sentì come una scrittrice ed i ricordi emersero da soli, come se fossero stati liberati dall'inchiostro. Poi, arrivò al termine della pagina, nominando il celebre tubino azzurro.
Ed è stato a dir poco memorabile.
Questa l'ultima frase che scrisse sulla pagina. In quella dopo annotò il nome e la taglia di Spike, come se l'uomo potesse essere una possibile preda. "Ma ne varrebbe la pena?" si chiese lei, mordendo l'estremità della penna nera. Un punto interrogativo apparve accanto al nome del criminale. Scrisse qualche altro rigo, dando sfogo ai suoi pensieri.
- o -
4 agosto 2068.
Miriam decise di soggiornare qualche giorno su Marte, in particolare nella cittadina di Trez, per prendersi un po' di riposo. La fedele Magma IX riposava nel parcheggio riservato agli ospiti, indisturbata. Prese una camera d'albergo doppia, giusto per stare comoda, e sistemò la propria biancheria in bagno, così come lo spazzolino nel bicchiere sul lavandino. Dato che era mattina presto, decise di farsi un sonnellino di qualche ora, per ricaricare le batterie. Si buttò sul letto morbido e ampio, crollando letteralmente e addormentandosi nel giro di un paio di minuti.
Si svegliò verso l'ora di pranzo, sbadigliando. Decise di fare quattro passi e di mangiare qualcosa fuori; quindi andò a farsi una doccia veloce e asciugò i capelli, guardandosi allo specchio. Poi, dopo aver scelto un completo d'intimo azzurro (le piaceva molto quel colore), infilò un paio di pantaloncini di jeans (erano quelli appartenuti alla nonna, un vero e proprio pezzo vintage) e una maglietta a maniche corte grigia e larga, un regalo di un vecchio fidanzato dei tempi del liceo. Si chiese solo in quel momento il perché l'avesse tenuta con sé invece di avergliela riportata.
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Notti In Bianco
FanficMiriam, cacciatrice di taglie spaziale, si gode una vita priva di routine: i lunghi viaggi in astronave (a bordo della Magma IX) vengono intervallati da inseguimenti, catture rocambolesche e pericolosi scontri vis à vis con la peggiore feccia del Si...