Bisogno disperato

567 13 0
                                    

Uscivo più spesso, avevo una migliore amica, la mia vita era cambiata dopo l'arrivo di mia madre.
Le dissi di aver tagliato i ponti con Harry, ma non era affatto vero, io e lui lo facevamo ogni che ne avevamo bisogno, nessuno mi conosceva come lui.
Il mio Harry.
Ero a casa sua, stavano ristrutturando la camera degli ospiti per l'arrivo di suo zio, e io li stavo aiutando.
«Passami la chiave inglese» gliene porsi una, «Piccola non questa, questo è un cacciavite a stella» disse ridendo, lo feci anch'io, prese quella giusta e tornò a lavoro.
«Chi vuole un bel caffè?» chiese Millie, «Preparane due mamma»-«D'accordo, oh mentre siete qui in cantina ci sono gli altri secchi di vernice andate a prendere solo quelli grigi, non ricordo dove sono dovete cercarli»-«Va bene mamma»-«Ash tesoro, se vuoi andare a casa va pure»-«No Millie, mio fratello aveva promesso di aiutarvi e non è qui, mi sembra doveroso darvi una mano..»-«Come preferisci tesoro» sorrisi e seguii Harry in cantina.
Era tutto molto pulito ed ordinato, Millie amava l'ordine e la pulizia.
«Riesci a vederli?» chiesi guardando ogni singolo scaffale «No piccola, ma credo siano con gli attrezzi per riparare la casa» andò verso il quinto scaffale ed effettivamente la vernice c'era.
Prese due secchi e tornò da me, «Sei molto carina» sorrisi, «Pensi di potermi dare un bacino..» lo afferrai per il collo e lo baciai appassionatamente, le nostre lingue si sfioravano, mi guardò «Al diavolo il bacio» disse togliendosi la maglietta, sorrisi.
Mi prese in braccio e mi sbatte contro uno degli scaffali delle scatole caddero.
«Harry! Tutto bene tesoro? Cos'è stato quel rumore» se sua madre scoprisse che "Harry
Si sbatte la piccola Ash" ci rimarrebbe molto male,si staccò dalle mie labbra «È caduto uno scatolone mamma tutto okay, rimetto in ordine e saliamo» disse mentre continuava a spingere dentro di me, tornò a baciarmi, gli strattonavo i capelli.
Mi rimise giù «Grazie, ne avevo bisogno» disse «Ma se l'abbiamo fatto ieri..» dissi ridendo, lui sorrise.
Sistemò tutto e tornammo di sopra, bevemmo il caffè e ci rimettemmo all'opera.
Erano ormai le undici di sera, «Adesso devo proprio andare, la stanza è bellissima..» dissi un po' assonnata, «Grazie tesoro» la abbracciai «Ciao piccoletta salutami Kev»-«D'accordo Harry. Buonanotte» tornai a casa, «Sei piena di vernice, sei molto tenera devo ammetterlo»-«Mi stai ugualmente sulle palle Maurice» dissi seria, andai a fare una doccia e poi mi stesi sul letto.
Mi addormentai subito.

Il migliore amico di mio fratello Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora