-il tempo stringe-

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HARRY:

Le cose peggioravano, la malattia stava prendendo il sopravvento, sta come consumando mia figlia, si era aggravata.
Non sorrideva più, era cupa e pallida, stava malissimo.
Quella notte mentre Ash era in bagno, io e Melody eravamo sul letto, aveva la febbre ed iniziò ad affannarsi, faticava a respirare «No, no» dissi tra me e me, la presi in braccio «Ashley! Dobbiamo portarla in ospedale!»-«O mio Dio» corremmo.
La portai subito da Mike, «Temo non ci sia più niente da fare, chiamate un sacerdote» vidi mia moglie strattonarsi i capelli e indietreggiare disperata.
«Operami» dissi guardando il mio collega «Cosa? Harry i risultati del test di compatibilità non sono ancora arrivati» lo scaraventai al muro e lo afferrai per il camice «Non me ne frega un bel niente! Fammi firmare le liberatorie e fa questo cazzo di trapianto adesso!»-«Potresti peggiorare la situazione»-«Non può andare peggio di così»-«Preparati saremo al secondo piano» lo lasciai andare e firmai.
L'espressione di Ashley era un misto tra speranza e terrore, un espressione che solo una madre più avere.
«Harry..»-«Piccola non dire niente, ci vediamo dopo» la baciai appassionatamente e andai ad indossare il camice. L'ultima cosa che ricordo sono le luci della sala operatoria sopra la mia testa.
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ASHLEY:

Devastata. Completamente.
Tutto ciò era a dir poco surreale.
Avvisai la mia famiglia. E il gruppo dei ragazzi.
Ero da sola in sala d'attesa quando sentì una mano avvolgermi la spalla, alzai lo sguardo, era Louis con un caffè in mano «Ciao, so che non ti va ma ti aiuterà a rimanere sveglia» presi il break, si sedette vicino a me.
«Sto così male..»-«Non posso mettermi nei tuoi panni, ma sono genitore anch'io e posso immaginare la quantità di dolore che porti dentro» mi abbracciò, poggiai la guancia sul suo petto e piangevo a dirotto.
«Ho paura di perderla, Harry sta rischiando molto»-«Quando Harry fa qualcosa di importante è perché ne è sicuro al 100%, Ashley vedrai che usciranno da la dentro più forti di prima»-«Lo spero»- dopo circa un'ora e mezza vidi il medico venire verso di noi, mi alzai subito «Signora Styles, abbiamo concluso l'intervento con successo, faremo degli esami, vedremo se il gesto di Harry è stato valido, e speriamo con contragga infezioni» per la prima volta dopo mesi, respiravo profondamente, non ero più con il fiato sospeso.
«Posso vederli?»-«La bambina è in terapia intensiva nel reparto infantile, si trova isolata perché le probabilità che prenda qualche infezione sono alte, indossi un camice, i guanti e una mascherina e può andare. Per quanto riguarda Harry, lo trova nella C110»-«Grazie mille dottor Cooper»-«È il mio dovere infondo» sparì lungo il corridoio, abbracciai Louis «Visto? Era molto ottimista» disse sorridendo, annuii sospirando «Grazie per essere stato qui»-«Scherzi!? Voi ci siete sempre sia per me che per Freddie» accennai un sorriso e lo baciai sulla guancia «Vado da loro»-«Vai» corsi in terapia intensiva, indossai tutto ed entrai, era intubata e sembrava dormire tranquilla, le accarezzai la testa, «Torneremo a casa e ricominceremo tutto da capo, e staremo bene..» la bacia sulla fronte e uscì dalla stanza per recarmi in quella di Harry che invece era già sveglio, «Hey» si voltò verso di me «Piccoletta mia, la bambina?»-«Sono appena stata da lei, sta bene, Harry indipendentemente dal risultato grazie per quello che hai fatto, ti rende un vero eroe» sorrise, mi chinai e lo baciai «Staremo bene» disse, gli accarezzai il volto e per la prima volta avevo un bagliore di speranza anch'io.
Qualche ora dopo il medico entrò nella stanza, «Ragazzi vi devo seriamente parlare» iniziai a temere il peggio. Mi sedetti sulla poltrona «Come ben sapete c'era solo l'1% di possibilità che Harry fosse compatibile con la bambina»-«E?» chiesi impaziente, avevo iniziato a tremare come una foglia, «Harry sei compatibile, hai beccato quel raro 1% la bambina è fuori pericolo» scoppiai a piangere di felicità, baciai Harry, restammo da soli «Ce l'hai fatta davvero!»-«Che bello vederti sorridere» sospirai.
Avvertii la nostra famiglia, eravamo tutti al settimo cielo.
Mi voltai e vidi che Louis stava guardando dalla vetrata, aveva uno sguardo quasi malinconico..
Lasciai Harry ed uscì dalla stanza, «È tutto tuo» dissi a Louis, accennò un sorriso.
Mi diedero una stanza, potevo finalmente riposare.
Mia figlia era salva e mio marito le aveva salvato la vita giusto in tempo.

Il migliore amico di mio fratello Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora