Week end

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Mi squillò il telefono, erano appena le sette e trenta del mattino, risposi assonnata «Pronto?»-«Salve stavo cercando la signora Ashley Styles»-«Sono io che succede?»-«Oh, sono Amelie e la dottoressa Millie mi ha chiesto di chiamarla, sono arrivati i risultati degli esami, può stare tranquilla.. non c'è traccia di nessun cancro, è sana come un pesce, la dottoressa le farà avere le ecografie, buona giornata»-«Non ci posso credere.. buona giornata anche a lei..» riattaccai contenta, scossi Harry per le spalle «Amore? Harry svegliati..»-«Piccoletta è successo qualcosa stai bene?»-«Hanno chiamato dall'ospedale..» sbarrò gli occhi «E?»-«Sto bene, il cancro non è tornato!» mi prese il viso tra le mani e i suoi occhi iniziarono a brillare «Sono felice! Stai bene, vieni qui» mi accoccolai sul suo petto e rinchiusi in un suo abbraccio, «Sai cosa? Per festeggiare questa magnifica notizia, facciamo un weekend, io e te, scegli tu la meta» gli accarezzavo il petto «Andiamo a New York?»-«Va bene piccola.. prenoto i biglietti più tardi..» iniziai a torturargli il viso, lo baciai appassionatamente, «Scendi, scendi che una parte di me sta svegliando» mi misi a ridere «Allora digli che si sveglia in fretta..» lo provocai, si mise sopra di me e spinse.
Mi baciava e accarezzava ogni centimetro della mia pelle, «Stringimi Harry..» le braccia si chiusero intorno al mio corpo come le ali di un angelo, poggiò la fronte sull incavatura del mio collo e continuava a spingere, gli strattonavo i capelli.
Ci scostammo, «Non sai la serenità che ho dentro nel sapere che stai bene..» mi avvicinai a lui e lo baciai.
Più tardi ci alzammo, prenotò i biglietti e preparammo tutto il necessario.
La mattina seguente eravamo su un aereo, amavo viaggiare con lui «Perché hai scelto New York ?» chiese «Perché quando mi hai persa io ero a New York e quando io ho perso te, tu eri a New York questa città è come il filo conduttore..» mi sorrise e poggiò una mano sulla mia coscia.
Mi addormentai.
Cinque ore dopo eravamo nella grande metropoli, andammo in albergo.
«Ti piacerebbe vivere qui?» chiese, mi voltai verso di lui «Da morire.. mi è sempre piaciuta New York... cosa vorresti fare?»-«Comprare una casa..» mi ero voltata per guardare la vista mozzafiato dei grattacieli illuminati, mi abbracciò da dietro «E perché no.. sarebbe fantastico concepire il nostro bambino proprio in questa città.. un po' nostra» mi rivoltai verso di lui «Vuoi un bambino?»-«Si voglio un bambino, o una bambina.. quello che il buon Dio vorrà mandarci insomma..» gli accarezzavo il viso, «E se proviamo ad avere un bambino.. qui, lo facciamo nascere a casa in modo che le nostre famiglie possano conoscerlo e poi ci trasferiamo qui?» dissi «Adoro quest'idea.. mettiamola in atto, vieni a fare un bagno con il tuo maritino?» sorrisi e lo baciai appassionatamente.
Entrammo nella vasca da bagno e facemmo l'amore per ore.
Andammo a fare un giro, a cena, tornammo in hotel e rifacemmo l'amore.
Ero vicina a realizzare tutti i miei sogni. Anch'io volevo un bambino.

Il migliore amico di mio fratello Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora