-Non posso arrendermi-

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HARRY:

Mentre guardavo la siringa riempirsi del mio sangue, speravo con tutto me stesso che quel bambino non fosse mio.
Non potevo perdere la mia vita per un errore.
Uscì dall'ospedale e salii in auto, scrissi ad Ash, una settimana a casa di loro e io mi sentivo perso, terribilmente perso.

Io= hey scusa il disturbo sei a casa?
Piccoletta✨♥️= si sono a casa perché?
Io= mi manca Melody posso venire per cinque minuti?
Piccoletta mia✨♥️= anche per 20 insomma è tua figlia..
Io= sto arrivando

Il giorno dopo il matrimonio il famoso Bob arrivò davvero, ma non so come riuscì a convincere Ash di mandarlo via, era evidente che una parte di lei mi amava ancora mentre l'altra forse non lo voleva accettare.
Avrei lottato. Ero determinato.
Suonai il campanello, presi l ascensore e trovai la porta già aperta.
«Si può?» chiesi «Entra pure, Melody è in camera da letto» andai in camera.
La presi in braccio «ciao piccolina, sai che sei qui da due settimane ma la casa senza di te sembra vuota? A papà manchi tanto, mi manca stringerti nel lettone mentre guardavo la mamma dormire.. ma si sistemerà tutto vedrai» la stringevo forte a me, il bisogno di abbracciarla e proteggerla era naturale.
Con la piccola in braccio mi diressi in cucina, trovai Ash sul divano con un uomo, mi accigliai e tossii, si voltarono entrambi «Oh. Tutto bene?» chiese «Si, la bambina si è addormentata, io vado, ci vediamo domattina alle nove, puntuale mi raccomando» dopo aver cacciato l'avvocato quel giorno la convinsi anche a fare terapia di coppia, ma lei vedeva qualcun altro?
Diedi un bacio sulla fronte a mia figlia e me ne andai.
Ripensavo a lei su quel divano, con quell'uomo, e se c'era già prima? Se anche lei mi ha tradito ed è arrivata al capolinea per questo?
Non riuscì a chiudere occhio.
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ASHLEY:
La mattina seguente...

Lasciai Melody a casa di Millie e andai allo studio terapeutico, Harry era già li.
Scesi dall'auto e lo raggiunsi, «Ciao»-«Entriamo» dissi.
Una volta incontrata la dottoressa, ci fece accomodare su due poltrone di fronte a lei.
«Bene, facciamo così: vi faccio una domanda e ad uno ad uno rispondete» annuimmo entrambi.
«Allora, perché siete in crisi?»
«L'ho tradita» mi voltai verso di lui, «L'ho.. tradita mentre era incinta della nostra prima bambina, perché avevamo litigato...»-«Capisco, e tu invece l'hai tradito?»-«No»-«Oh andiamo..» sbuffò lui, lo guardai «Scusa che cosa staresti insinuando?»-«Se non mi hai mai tradito allora chi diavolo era quell'uomo sul tuo divano ieri?» non ci potevo credere, «Il vicino di casa, ed era venuto per parlare con me, mi sfogo con lui..»-«Harry perché ti ha dato fastidio vederla in compagnia di un altro?»-«Perché io la amo, perché abita in quella casa con mia figlia e non mi va che cresca con affianco due figure "paterne"» abbassai lo sguardo «Ashley, sei ancora innamorata di Harry» avevo i suoi occhi verdi puntati addosso, guardai la dottoressa e sicura di me risposi «Certo» non riuscì a frenare la lingua, avevo bisogno di dirlo.. sembrò sorpreso «Allora perché se lo ami non tornate insieme?»-«Perché la ragazza con cui è stato adesso aspetta un bambino e.. potrebbe essere il suo e io non reggerei la cosa.. e poi anche perché non l'ho ancora superata del tutto. Sono successe tante cose insieme... e sono crollata»-«Ashley mi hai chiesto il divorzio»-«Harry potresti aver messo incinta un'altra mentre io ero incinta!»-«okay okay.. mettete da parte il dolore, la delusione e la collera. Chiudete gli occhi e quando ve lo chiedo ditemi le cose che amate dell'altro.» sospirai e chiusi gli occhi, «Bene, Harry cosa ami di Ashley?»-«Tutto. Quando parla, quando dice una parola sbagliata, quando ride goffamente, quando canta sotto la doccia, amo il modo in cui diceva di amarmi ... amo stringerla, amo la sua purezza, gentilezza, la sua forza.. è la mia dolce creatura e amo ogni particolare anche il più banale di lei. La amo in tutto il suo essere Ashley.» mi veniva da piangere, «Ashley tocca a te.»-«Amo il modo in cui mi guarda, in cui mi parla, amo il fatto che nonostante gli anni mi chiami Piccoletta, amo il suo sorriso, il suo corpo, gli occhi... Dio che occhi.. amo sentirmi al sicuro, amo fare l'amore con lui, amo tutto di lui anche quei pochi difetti che ha.. e poi è un padre perfetto. È presente e premuroso e Melody lo adora.. e anche io..»-«Aprite gli occhi e guardatevi le mani» abbassai lo sguardo, rimasi perplessa.
Avevamo le mani intrecciate e non c'è ne eravamo resi conto.
Non era affatto finita.
«Ashley ti prego torna a casa, da me» gli accarezzai una guancia «Non prima dei risultati..»-«D'accordo» ci alzammo «Grazie dottoressa Bernard» ci strinse la mano e lasciammo lo studio.
«Incredibile il fatto delle mani» disse, mi voltai, lo afferrai per il colletto della camicia e lo baciai appassionatamente, mi stringeva forte.
«Questo potrebbe essere un nuovo inizio o un bacio di addio.. dipende tutto dal test del dna» mi baciò sulla fronte.
Me ne andai, presi la bambina e tornai a casa.
Mi sentivo un po' in colpa, non dovevo andarmene da casa nostra ma mi sembrava impossibile respirare quella sera.
Voglio che tutto si sistemi per me, per noi e per nostra figlia.

Il migliore amico di mio fratello Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora