•Due anni•

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Io ed Harry stavamo insieme da due anni.
Era il nostro anniversario e lui sarebbe dovuto partire per il tirocinio qualche giorno dopo, c'era di mezzo anche il suo compleanno, compiva 22 anni..
Avevo organizzato una cena all'ultimo momento.
Finii di vestirmi e andai di sotto, «Buon giorno papà»-«Giorno tesoro» presi i cereali e riempi il mio bicchiere, «Buongiorno» disse Kevin entrando in cucina, mi accarezzò un fianco e mi baciò sulla guancia, sorrisi.
Ecco il fratello di cui avevo bisogno.
«Papà, domani sera c'è una festa, andrò lì e non so quando tornerò» disse «Tesoro, non credi di aver bisogno di riposo? Insomma.. ieri il compleanno di Millie, stasera quello di Harry..»-«Nah» sorrisi quando vidi il mio ragazzo entrare in cucina e stropicciarsi gli occhi in modo tenero.. «Giorno a tutti»-«Ma ciao figliolo, buon compleanno»-«Grazie.. posso chiamarti papà?» mi misi a ridere «Senti okay che ti ho cullato, accudito, visto crescere e ora tu stai con mia figlia ma non esageriamo caro Harry» si mise a ridere e lo abbracciò.
«Auguri fratello»-«Grazie» poi venne verso di me, mi baciò «Buon compleanno amore mio» sorrise e mi baciò sul naso.
Suonarono il campanello ripetutamente, mio padre andò ad aprire la porta, vidimo entrare mia madre seguita da Maurice..
«Che ci fai qui?» chiese subito mio fratello, «Ho provato a girare la chiave ma non funziona, che cosa vuol dire?» chiese quest'ultima «Beh, cara mamma, vuol dire che ho fatto cambiare la serratura» sbarrò gli occhi irritata, «Questa è casa mia!»-«No! È casa di mio padre! Mia e di mia sorella tu qui non centri proprio un cazzo! Sono quattro anni che stai con questo qui, nessuno ti ha vista o sentita per anni poi torni fingi di essere premurosa e dopo sparisci di nuovo!» urlò mio fratello con tutta la ragione del mondo.
«E tu? Peter non dici niente?» mio padre l'amava ancora ne ero certa.. «Monica, io e te ci siamo detti addio, ho lasciato questa casa affinché tu potessi stare con loro, ma non l'hai fatto. Sono due ragazzi maggiorenni ormai decidono loro se vederti o meno»-«Ecco, io decido di mandarti a fanculo già adesso» disse Kev, lei spostò lo sguardo su di me, scossi la testa, ci guardò  tutti «Peter, sei sempre stato un uomo debole, incapace di prendere una decisione. Kevin ogni giorno che passa somigli sempre di più a quel bastardo di tuo nonno. Ashley rimpiango il giorno in cui decisi di mandare avanti la gravidanza, sei una poco di buono, una che elemosina amore dal migliore amico di suo fratello vergogna.» respiravo profondamente, «Ti sbagli mamma. Mio padre è un grande uomo, lo stesso che mesi fa mi ha salvato la vita! Mio fratello non è come il nonno, è migliore in tutto e io.. io.. non sono una sgualdrina, mi sono innamorata di Harry e sai cosa? Lui ricambia, se c'è una vergogna qui beh quella sei tu Monica...» ridusse gli occhi a due fessure, «Pretendo che tu chieda immediatamente scusa a tua madre o..» disse Maurice, Harry fece un passo avanti a me «O cosa Maurice, mh? Che fai altrimenti? Su mostramelo..»-«Non mi provocare ragazzino»-«Ahah non sono un ragazzino. Prova un'altra volta ad usare quel tono con la mia ragazza e giuro su Dio che ti spacco il naso»-«Esageri in modo ridicolo Harry caro»-«E tu sei un mostro cara Monica» ed ecco che mister muscolo lo colpì sullo zigomo sinistro, «Qui se c'è una puttana è quella santarellina del cazzo!» urlò, Harry si scagliò contro di lui iniziò a picchiarlo.
Kev lo tirò indietro «Sai cosa ho fatto una volta? Mh? La piccolina aveva 13 anni e una notte gli infilai una mano tra le gambe..» o mio Dio... «COSA?»-«Si stava dormendo come un angioletto e gemeva credeva stesse sognando» iniziai a piangere, mio padre gli saltò addosso aggredendolo.
«Papà basta, papà!» d'un tratto vidi mio padre accasciarsi sul pavimento e la sua camicia bianca riempirsi di sangue, «NO! PAPÀ!» urlai, mi inginocchiai vicino a lui nel mentre i due se ne andarono e mio fratello chiamò i soccorsi «Papà, resisti ti prego, i medici stanno per arrivare..» singhiozzai nel mentre Harry aveva chiamato sua madre che arrivò subito «Oddio Peet» apri la camicia, ripulì la ferita e provò a frenare l emorragia, gli fece una medicazione.
I medici arrivarono «Dottoressa Styles»-«Portatelo in ospedale fategli una tac e dategli una camera andate!» presi un bicchiere d'acqua.
«Starà bene vedrai tesoro»-«Millie gli hai salvato la vita. Grazie» dissi «Adesso vado in clinica ad occuparmi di lui» annui.
Mi misi a piangere per la paura, «Piccola vieni qui» mi strinse forte a se «Vado a cambiarmi e andiamo in clinica.»-«D'accordo» così fece.
In clinica parlai con Millie, mio padre stava bene grazie a Dio.
Andai nella sua stanza, «Papà..»-«Principessa sto bene» lo abbracciai, «Kevin è a casa, ha denunciato quanto accaduto alla polizia. Li prenderanno papà» mi accarezzò il viso «Sono orgoglioso di te»-«Oh papà..» l'ora delle visite era terminata, raggiunsi Harry e tornammo a casa.
«Mi dispiace per il tuo compleanno..»-«Spero tu ti stia scherzando! Tuo padre ha rischiato di morire, piccola passeremo tanti altri compleanni insieme» accennai un sorriso e lo baciai.
A casa trovammo mio fratello, serio come non mai, «Kev che succede?»-«Hanno messo dentro quel bastardo, c'è una cauzione da pagare, 120.000$ di certo a mamma non mancano.. quel bastardo la farà franca»-«Cavolo..» preparai il caffè.
Chissà quale sarebbe stata la prossima mossa di nostra madre, era una donna al quanto vendicativa, avevamo fatto arrestare il suo compagno, si sarebbe sicuramente vendicata, bisognava soltanto aspettare.

Il migliore amico di mio fratello Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora