Il migliore amico di mio fratello

-Speranza-

HARRY:

Trattenevo sempre le lacrime, non volevo risultare debole, ma cazzo, le lacrime che avevo versato in quel periodo erano paragonabili ad un maremoto.
La mia principessa era malata, c'era la possibilità di stringerla oggi e dirle addio domani ed era straziante.
Ash era distrutta.
Tornai a casa, «Ash?»-«Sono in cucina»-«Piccola guardami» si voltò verso di me, aveva gli occhi colmi di lacrime «So che è difficile»-«No che non lo sai, l'ho tenuta e protetta dentro di me per nove mesi, io l'ho messa al mondo ho imparato a conoscerla ed è la cosa più importante della mia vita. Ora dimmi, come può una madre rassegnarsi all'idea di dover dire addio a sua figlia? Harry non è difficile.. è impossibile e io non posso farcela» aveva ragione, la strinsi forte a me «Io ti prometto che troverò una cura, la salverò Ash porta pazienza e abbi speranza, Melody è già in lista per il trapianto..»-«Ma lei.. lei ha un anno.. non è così forte, potrebbero volerci anni»-«La salverò» singhiozzava e io mi sentivo così inutile..
Mi asciugai gli occhi «Pa-pa' ci-ao» mi voltai e la vidi sorridente sul divano con la sua copertina rosa sulle gambe, andai da lei «Ciao biondina del mio cuore, mi sei mancata tantissimo» la presi in braccio e la strinsi forte a me, «Io bua» balbettava, si riferiva agli ematomi.. «Servono per crescere ora passa Melody» le solleticai il pancino e lei rideva era così bella.
Si addormentò sul divano mentre guardavamo un film Disney.
«Harry mentre lei dorme e tu sei qui ti dispiace se vado a casa dei vicini?»-«No piccola va pure ci penso io»-«Per qualsiasi cosa chiamami»-«Ash sta tranquilla» mi mandò un bacio e uscì.
Aprii il mio portatile, iniziai a fare ricerche a prendere numeri e chiamare cliniche private.
Ma nessuno voleva "rischiare" un trapianto su una bambina così piccola, si potevano anche avere ragione ma io non volevo rischiare di perdere mia figlia.
Prenotai delle analisi nella clinica dove lavoravo.
Ero determinato.
Chiamai Mike, il mio collega «Harry dimmi tutto»-«Voglio diventare un donatore. La chemioterapia è troppo pesante per una bambina di quasi due anni, Mike ho prenotato le analisi, voglio salvarla»-«È ammirevole da parte tua, ma sai bene che ha una forma di leucemia acuta, Harry c'è solo l'1% di possibilità che tu possa essere compatibile»-«Ci vediamo in ambulatorio per le analisi» riattaccai, tutti dicevano la stessa cosa, ma io non potevo lasciarla morire.
Era già tremendo il fatto di vederla debole, senza i suoi capelli biondi.. volevo solo salvarla.
«Sono tornata, che fai?»-«Niente piccola, stavo controllando alcune cartelle cliniche private» non potevo dirle la verità, volevo che lei avesse speranza ma non volevo essere però io a darle delle false speranze, si sedette sulla sedia di fianco alla mia, «Possiamo parlare?» chiese
«Certamente» chiusi il computer, «Ti amo Harry, da morire, e non voglio che tu pensi che io mi stia allontanando da te.. e non dire niente, ti conosco e lo so, manchi anche a me, ma prima di fare la qualsiasi cazzata parliamone..»-«C'è una cosa che non ti ho mai detto: sei una stupida Ashley, come ti salta in mente. So che parli così perché torno tardi la sera ma resto fino a tardi in ospedale perché sono mesi che cerco di contattare cliniche private, trovare una qualsiasi cura per Melody» ricominciò a piangere, le diedi un bacio sulla fronte «Sei perfetto Harry»-«tieni questa frase per quando salverò nostra figlia» mi accarezzò il viso e unì la fronte alla mia «Ti amo» sussurrò con voce tremante «Anch'io e non dubitarne mai» le diedi un bacio «Ma-ma-ma» si era seduta e si strofinava gli occhi, andò a prenderla e si sedette sulle mie gambe con la bambina in braccio «Papà- pa-pà»-«Sono qui principessa» giocherellammo un po' con lei, «Di chi è Melody?»-«mam-ma»-«Si! Sei mia! Tutta mia!» e lei rideva, era così innocente... andammo in camera, avevo perso il conto di quante notti avevo passato senza chiudere occhio.