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La luce fiacca del sole del mattino mi colpì in pieno volto, costringendomi ad aprire gli occhi ancora gonfi per le lacrime che avevo versato la notte precedente

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La luce fiacca del sole del mattino mi colpì in pieno volto, costringendomi ad aprire gli occhi ancora gonfi per le lacrime che avevo versato la notte precedente.

Tentando di mettere a fuoco ciò che mi circondava, notai che, quel giorno, il cielo era nuvoloso il sole e faceva fatica a splendere su quella parte della Stella Pianeta Aracieli. Le nuvole erano grigie, cariche d'acqua piovana che, di lì a breve, si sarebbe riversata sulla città, inondando le sue strade.

Guardai il paesaggio incantata e frastornata, quando, ad un tratto, una mano pesante si posò sul mio ventre piatto, disegnando dei movimenti concentrici all'altezza del mio ombelico, e attirandomi ancora di più contro un petto sodo e scolpito.

I nostri corpi si incastrarono alla perfezione ed avvertii un leggero rigonfiamento all'altezza dei miei glutei.

Mi sentii avvampare di colpo ed un fuoco sembrò ardere nelle mie vene, trasformando il mio sangue in lava incandescente.

"Non dirmi che..."

Voltai leggermente il capo, sbirciando alle mie spalle.

Oh, no... Non potevo crederci...

Ritornai alla mia posizione e strinsi forte gli occhi.

Il Principe Aedyon era nel mio letto, intento a stringermi forte tra le sue braccia mentre dormiva beatamente. Era una situazione assurda è surreale. Non avrei mai creduto di dover affrontare un evento del genere in tutta la mia vita. Io, nello stesso letto con un bellissimo e affascinante Semidio? Oh no, neanche nei miei sogni più fantasiosi avrei immaginato una cosa del genere.

I suoi capelli corvini dalle leggere sfumature blu notte erano sparpagliati sul cuscino dalla fodera bianca e la sua barba incolta, che gli era cresciuta sul viso e che gli conferiva un aspetto più sexy e trasgressivo, mi soleticava il collo snello e dalla pelle delicata.

Il cuore sembrava sul punto di avere un arresto cardiaco.

Ero tesa. Molto tesa per quella situazione imbarazzante. Tuttavia, non ci vuole molto che i miei muscoli si rilassassero, godendo di quel torpore e di quella magnifica sensazione che stavo provando nel stare stretta stretta a lui.

Inalai il suo buonissimo profumo di menta selvatica e me ne riempii i polmoni.

Sorrisi tra me e me e sentii il suo petto alzarsi e abbassarsi ad un ritmo lento e costante.

Sembrava una sorta di ninna nanna tenera e dolce.

Ad un certo punto, sentii le sue labbra posarsi sul mio collo per lasciarmi un casto e innocente bacio.

Pensai di averlo immaginato ma quando la sua mano mi circondò tutta la vita, stringendo la stoffa del vestito che avevo ancora indosso del giorno precedente, capii che non era affatto un bellissimo sogno, bensì una irraggiungibile realtà.

HIPNÔSE  "Il sangue della dea"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora