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ATTENZIONE: questo capitolo contiene una scena di sesso esplicita

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ATTENZIONE: questo capitolo contiene una scena di sesso esplicita.
Non consiglio la lettura a chi non gradirebbe leggere determinate situazioni.
Non adatto ad un pubblico di minori.

Una volta entrata nella stanza, la prima cosa che notai fu che il letto era disfatto e non c'era assolutamente nessuno su di esso

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Una volta entrata nella stanza, la prima cosa che notai fu che il letto era disfatto e non c'era assolutamente nessuno su di esso.

Dov'era finito Aedyon?

Possibile che lo avessero spostato dalla sua stanza e avessero lasciato le guardie a custodire una camera vuota semplicemente per depistarmi? Facendo così in modo che io non potessi raggiungerlo?

Se avessero davvero osato fare una cosa del genere, giuro su tutti gli Dei, che gliela avrei fatta pagare.

Stavo per voltarmi, diretta alla porta, ormai, chiusa ed in quel momento sentii quella piccola della camera comunicante aprirsi.

Il mio cuore iniziò a martellare nel petto ad un ritmo troppo accelerato e quasi insostenibile.

«Hipnôse...» sentii dire a quella voce melodiosa che mi cullava durante la notte, facendomi cadere in un mare di sogni meravigliosi ed estremamente eccitanti.

Mi voltai nuovamente e vidi Aedyon in piedi, di fronte alla porta della camera comunicante nel quale avevo alloggiato per gran parte del tempo in cui ero stata in quella Corte.

Non potevo fare a meno di pensare che era semplicemente bellissimo: indossava un paio di pantaloni neri e una camicia nera, leggera e in un tessuto simile alla seta, che gli fasciava perfettamente tutto il busto, conferendogli un'aria decisamente elegante che avrebbe lasciato qualunque ragazza a bocca aperta.

Abbassai lo sguardo, ma, subito dopo, lo riportai sul Principe e notai che lui mi stava guardando in un modo particolare, in un modo che mi fece tremare come una foglia dalla cima dei capelli fino alla punta delle unghie dei piedi. «Io...» ingoiai ancora una volta la saliva che mi si era formata nella bocca in maniera eccessiva. «Come stai?» chiesi infine, trovando il coraggio di chiedergli ciò che volevo sapere, direttamente da lui, da più di due settimane.

HIPNÔSE  "Il sangue della dea"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora