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Il libro che stavamo leggendo mi cadde dalle mani che continuavano a tremare senza sosta, come se tutto il mio corpo fosse scosso da forti spasmi o come se la terra sotto i nostri piedi stesse tremando per un terremoto violento

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Il libro che stavamo leggendo mi cadde dalle mani che continuavano a tremare senza sosta, come se tutto il mio corpo fosse scosso da forti spasmi o come se la terra sotto i nostri piedi stesse tremando per un terremoto violento.

Cosa avevo appena letto?
Cosa voleva significare tutta quella storia assurda che avevo seguito passo dopo passo?
Cosa ero davvero io allora?

Un'umana?

Una Semidea?

Una Dea?

Oppure... Un'Eterna in procinto di risvegliarsi al compiere i 17 anni stellari?

Guardai un punto fisso difronte a me, senza guardare realmente ciò che stessi fissando insistentemente.

No. Non poteva essere.

Quel libro stava mentendo.
Gli Dei lo devono avere nascosto perché conteneva i deliri di un pazzo che non sapeva di ciò che scriveva.

Non poteva essere quella la verità.

No.

Assolutamente no.

Era una cosa troppo assurda e fuori da ogni schemi anche solo per pensare di prenderla in considerazione e provare a reputarla reale.

Aedyon, che per tutto il tempo era rimasto al mio fianco durante la lettura accurata di quel maledetto volume che gli Dei avevano tentato di tenere nascosto, si chinò per raccoglierlo e, chiudendolo, lo posò sul tavolino affianco al letto. Dopodiché, si inginocchiò difronte a me e posò le sue grandi mani sulle mie, che stavano stringendo istericamente la stoffa verde pallido dell'abito che indossavo.

In quel modo, mi costrinse a guardarlo negli occhi. Aveva uno sguardo leggermente preoccupato per la sottoscritta. «Stai bene?»

Scossi la testa, dopo un lungo istante che mi servì per lavorare quale fosse la domanda che mi aveva posto. «No. Per nulla.»

Lui sospirò.

«Non posso credere tutto ciò che abbiamo appena letto e sono ancora indecisa se considerarle delle informazioni veritiere o meno.» dissi sinceramente. «È tutto così...»

«Io ci credo.» esordì lui, placando momentaneamente il mio istante di pazzia.

Lo guardai scioccata da quella affermazione. «Cosa?»

Scrollò le spalle con nonchalance. «Credo che sia l'unica spiegazione valida per motivare la morte di una Divinità, che come tutti sappiamo, è impossibile da far accadere data la loro immortalità indiscussa. Inoltre, se la Dea Suprema Khione abbia davvero delle origini umana, anche solo per i suoi primi 16 anni stellari, questo spiegherebbe il perché tu abbia dei poteri divini nonostante la tua momentanea condizione mortale. Questo potrebbe darci una risposta su cosa sei e su cosa diventerai.»

Aveva forse perso il senno oppure si era dimenticato qualche passaggio importante in tutta quella storia?

Non aveva capito che gli Dei avrebbero tentato di uccidermi a tutti i costi se avessero anche solo sospettato che io fossi un'Eterna, l'unico essere in grado di poterli sterminare tutti con i suoi immensi poteri?

HIPNÔSE  "Il sangue della dea"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora