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«Devi concentrarti!» mi urlò contro Aedyon

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«Devi concentrarti!» mi urlò contro Aedyon. Era spazientito dall'enorme quantità di tempo che stavo facendo perdere sia lui che a sua sorella.

Tuttavia, non era colpa mia se, quello che loro mi chiedevano, mi risultava impossibile da poter attuare.

Che cosa voleva dire con i termini "Converti il tuo potere in una sfera di energia"?

Per me, stava parlando con un marziano.

Ero un fascio di nervi quel giorno. «Se solo tu riuscissi a spiegarti meglio riguardo a ciò che vuoi che io faccia, magari ci riuscirei e non dovremmo rimanere qui ancora per molto!»

Aedyon sì portò una mano alla fronte e se la massaggiò con forza. sicuramente, stava cercando di controllarsi per non sbraitare come se fosse un umano che tentava di vendere il pesce, nel giorno del mercato. «Cosa non ti è chiaro di ciò che ti ho detto?» domandò con tono di voce apparentemente calmo.

«Tutto!» risposi.

I suoi occhi mi guardarono come se volessero fulminarmi con la sola forza del pensiero.

Sbuffai e, incrociando le braccia al petto, mi sedetti sulla terra fertile del giardino.

Se lui non si sarebbe spiegato decentemente e non mi avesse fatto capire cosa dovevo fare o cosa volesse che io facessi, per quanto mi riguardava, potevamo rimanere lì anche fino alla fine della Stella primaverile '500.

Io non mi sarei mossa di un centimetro.

La principessa Sol non riuscì più a trattenere la risata che premeva di uscire già da quando avevamo iniziato l'addestramento sui poteri.

«Non ridere.» la rimproverò Aedyon, guardandola in cagnesco.

Lei rise ancora un po', dopodiché si rivolse a me, guardandomi con un sorriso molto divertito. «Noi Semidei siamo dotati, sin dalla nascita, di poteri soprannaturali che ci distinguono gli uni dagli altri. Alcuni hanno l'elemento del fuoco che li caratterizzano, altri quelli dell'acqua, altri quella della supervelocità, altri quelli del vento, ma c'è sempre una cosa che accomuna tutti i doni che le divinità ci hanno fatto: l'energia dal quale ciascuno di loro deriva. Di questa energia non sempre ce ne accorgiamo quando facciamo uso dei nostri poteri, ma c'è ed è il cuore pulsante di ognuno di noi.»

Spiegazione molto interessante, ma io non avevo ancora capito ciò che dovevo fare. «Dunque..?»

«Dunque, il principe Aedyon ti ha chiesto di tirare fuori quell'energia e concentrarla nei palmi delle tue mani. Questa è una piccola tecnica che noi semidei adoperiamo per saper controllare i nostri elementi e i nostri poteri divini a nostro piacimento.»

Mmm...

Forse avevo capito a cosa si riferissero, ma stava, di fatto, il problema che non sapevo come attuare questo loro comando.

HIPNÔSE  "Il sangue della dea"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora