Wanted

855 43 18
                                    

Quando Akira si risvegliò era su un letto d'ospedale, circondata dalla sua famiglia e per la prima volta c'era pure sua nonna che piangeva.

# Akira
Devono essersi davvero preoccupati.

Lei tentò di parlare, ma non riusciva a emettere suono, aveva un maschera per l'ossigeno sul viso, poi si voltò verso sua madre che con le lacrime agli occhi abbracciò la figlia.

& due ore prima

Midoriya e Uraraka erano a casa che aspettavano il ritorno di Akira, all'inizio non si preoccuparono, ma poi verso 23:59 dopo che passarono tre ore dall'ultima telefonata, decisero di cercarla.
Andarono alla Yuei per parlare con qualcuno e chiedergli quando era era stata l'ultima volta che avevano parlato con sua figlia.
Izuku andò a parlare col preside, mentre Uraraka lo aspettava nei corridoi, lei notò una ragazza bionda fare su e giù nel corridoio, la ragazzina piangeva silenziosamente, come se non volesse mostrare la sua debolezza.
"Hey piccola stai bene?" Domandò Uraraka alzandosi.
"Eh?!" Esclamò la ragazza voltandosi e asciugandosi con la mano le lacrime.
"Ti vedevo piangere e..." provò a dire Uraraka prima di essere interrotta da un abbraccio avventato della ragazza.
"Mi scusi, mi scusi, l'ho fatta andare da sola, sono pessima signora Midoriya"disse lei stringendo ancora più forte Uraraka.
"Ma tu chi sei scusa?" Domandò Uraraka alla giovane fanciulla.
"Mi chiamo Aiko Bakugou" disse lei. A causa dell'ansia, paura, tristezza e rabbia non si rese conto di aver detto il suo vero cognome,
"Non preoccuparti, Akira starà bene, è una tua amica?" Domandò Uraraka incredula.
"Si, si Akira è...è...la mia migliore amica!" Rispose Aiko rincominciando a piangere.
"..." sospirò Uraraka senza parole.
"O-o-oh no! Io, ho veramente detto Bakugou vero?" Domandò Aiko tremante.
"Si" rispose Uraraka sorridendo amaramente.
"La prego, la prego, non dica al signor Midoriya che io..."
"Non lo farò, ma aiutaci a scoprire dove è la nostra bambina" rispose Ochaco decisa.

& qualche minuto dopo il risveglio di Akira, nell'ufficio della polizia.

"Allora com'era il criminale?" Domandò l'investitore guardando diretto la ragazza.
"Grazie alla tua descrizione potremo catturarlo quindi per favore si molto precisa" ribatté lui .
Akira si voltò preoccupata, e ancora un po' scossa, verso suo padre che la guardava preoccupato.

#Akira
Lo vogliono catturare? Ma mi ha salvato!

"Non sono riuscita a guardarlo in faccia perché aveva il volto coperto l'unica cosa che so è che è il figlio di Toga Himiko"
"Il figlio di Toga Himiko?! Allora avrà dei poteri soprannaturali chissà chi sarà il padre?" Esclamò l'investigatore.
"È molto pericoloso per mia figlia, Toga e Dabi continuano a perseguitarci..." disse Midoriya guardando l'ispettore.
Dopo uno shock da parte di Midoriya e dell'investigatore riuscirono ad uscirne senza troppi intoppi, ma Akira aveva impresso in mente lo sguardo di quel ragazzo.
Ad un tratto infilando un amano nella tasca della gonna, trovò un biglietto con sopra scritto:

Daisuke Himiko

# Akira

Che sia il suo nome...io vorrei ringraziarlo, sì vorrei davvero farlo!

& lega dei cattivi (rifugio Himiko)

Toga stava preparando il pasto serale, tagliando arrabbiata la verdura, Dabi invece stava leggendo il giornale che mostrava in primo piano la notizia dell'aggressione della figlia di Deku.
"CHIUDILO, AHAHAHA,CHIUDI QUEL GIORNALE AHAHAH" disse Toga mentre accidentalmente si tagliava un dito.
"Signora mamma, stia attenta o dovrò bendarla ancora!" Disse Daisuke avvicinandosi a Toga.
"È inutile Pestifer, Toga è pazza" disse Dabi chiudendo il giornale.
"Smettila di chiamarmi così Dabi, il mio vero nome è Daisuke!" Urlò il ragazzo, Toga lanciò un coltello graffiando la guancia del ragazzo.
"Zitti! Mi date sui nervi! Ahahah ah scherzavo" disse Toga psicologicamente.
Daisuke non era il vero figlio di Toga, era stato adottato all'età di quattro anni, i suoi genitori morirono in uno scontro di supereroi è il bambino rimase orfano, fino a quando Toga e Dabi non lo presero. Crebbe con loro, ma non volle mai diventare un cattivo.
Quando Toga e Dabi attaccarono casa di Akira, lui era lì e quando la vide combattere rimase affascinato dalla sua adrenalina e forza di volontà. Decise che lei non doveva morire ne ora né mai.
"Perché? Perché odi tanto la famiglia Midoriya?" Domandò Daisuke sedendosi sul divano mentre si asciugava la guancia sporca di sangue.

# Daisuke

Lo chiedo da tanto ma non mi rispondono mai. Ho deciso io non sarò un cattivo, mi schiererò con gli eroi (naturalmente non vorrà far del male a Toga e Dabi, o forse sì 😏).

"Pestifer piccolo, vai a prendere una siringa che devo prelevarti ancora un po' di sangue" disse Toga ignorando la domanda del figlio.
Il figlio triste si diresse verso il cassetto, lo aprì e afferrò la siringa porgendola a Toga.
Lei con un colpo affondò l'ago nella tenera carne di Daisuke, poi violentemente iniziò a tirargli il sangue, lui stringeva i denti e chiudeva gli occhi, ormai era abituato, aveva tante cicatrici nel corpo, nelle quali Toga in precedenza aveva afferrato il suo sangue, per poi minacciarlo di scambiarsi per lui.
"Bravo Pestifer" disse Toga tenendo la siringa tra le mani, lui chiuse gli occhi e svenne per la perdita di sangue.
"Un giorno lo ucciderai facendo così" disse Dabi guardando severo Toga.
"Ahahah, perché che ho fatto?" Domandò lei ridendo.
"Sei proprio fuori di testa, ma ringrazio il signore di non essere il tuo ragazzo" sospirò Dabi andandosene via.



Speriamo vi sia piaciuto, non so se domani riuscirò a pubblicare, ma ci proverò 😊

My Hero Academia Next GenerationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora