Dad

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Allora ciao ragazzi! Come vedete oggi sto pubblicando eh eh!
Lo farò sempre orami, ricordatevi di iscrivervi al canale di  
  //Kristal_Gacha//, si metterò un sul video sempre a fine capitolo, per ora memoris... NON UCCIDETEMI AHAHAH?
Questo capitolo è più lungo e triste degli altri...spero non vi faccia seriamente commuovere mi sentirei in colpa...
Come sempre rispondete ai sondaggi e lasciate commenti! Ricordatevi anche la stellina 💕
Buona lettura

& Qualche giorno dopo

Vi faccio un breve e dettagliato riassunto di ciò che era successo nei giorni precedenti, Midorya dopo la grave ferita che gli era stata provocata venne ricoverato d'urgenza. Uraraka ricevette la chiamata di Elein (moglie Todoroki) che l'avvisò che suo marito era stato ricoverato nell'ospedale più vicino e che insieme a lui c'era sua figlia, poi cadde la linea. Uraraka all'inizio non riuscì nemmeno a parlare, ma poi tornò in se e urlò immediatamente a Tachi di mettersi il cappotto e scendere.
"Mamma...sono ancora in pigiama" disse il bambino che si era appena svegliato.
"Tesoro ti prego, mettiti il cappotto" supplicò la madre piangendo, il piccolo senza capire si mise il cappotto e scese le scale, Uraraka lo prese per mano e si avviò di corsa all'ospedale.
Akira era rimasta tutto il tempo con suo padre, senza lasciargli mai la mano: "Scusami papà avevi ragione" continuava a ripetere lei colma di lacrime, voleva farsi perdonare si sentiva in colpa...
Mentre Midorya era steso sulla barella che stava per entrare in sala operatoria, fece una cosa completamente inaspettata, accarezzò il viso della figlia e sorrise. Akira sgranò gli occhi e scoppiò a piangere, si era accorta che suo padre davanti a lei non aveva mai smesso di sorridere, proprio come un eroe, nonostante il dolore e la paura il sorriso non scompariva, faceva di tutto per non farla preoccupare...
Ad un tratto un infermiera la fermò da dietro, perché il padre doveva entrare d'urgenza in sala operatoria, lei si ribellava voleva entrare col padre, ma non poteva, così vide davanti a il suoi occhi la porta chiudersi con suo padre dentro.
Era affranta, se forse non fosse incuriosita così tanto per un Villan suo padre starebbe bene e non sarebbe a rischio di vita, ma era stato più forte di lei...non riusciva a non avvicinarsi a Daisuke, ma ora doveva farlo per il bene di tutti, anche se aveva voglia di scoprire perché l'aveva fatto, ma non nascondeva che voleva fargliela pagare... così questi pensieri le provocarono una forte fitta al cuore e non riuscì più a contenere le urla di dolore e le lacrime.

 così questi pensieri le provocarono una forte fitta al cuore e non riuscì più a contenere le urla di dolore e le lacrime

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& Qualche ora dopo (Uraraka prima persona)

Arrivai col fiatone in ospedale, tenevo stretta per una mano Tachi, che mi supplicava di fermarmi perché gli facevano male le gambe, due tre volte dovetti accostare perché mio figlio si lamentava. Non sapevo come dirglielo che suo padre, non che il suo idolo numero uno, era gravemente ferito e a rischio di vita. Però a pensarci non sapevo nemmeno come dirlo a me stessa, volevo convincermi che non fosse vero, ma era così.
Varcai la soglia dell'ospedale con i capelli spettinati e il viso preoccupato, nella sala d'aspetto c'erano All Might con mia figlia, lei si era addormentata e sopra di lei era stata appoggiata una giacca. Mi avvicinai di corsa a mia figlia per vedere se stesse bene, ma l'unica cosa che vidi era il suo vestito sporco di sangue, ma compresi che quello non era il suo di sangue, bensì quello del padre.
Stringevo forte i denti cercando di darmi pace, ma quale mostro ferisce un padre davanti a sua figlia? Mi domandavo. Tachi aveva compreso la situazione ed era scoppiato in lacrime, io non riuscivo nemmeno a consolarlo, perché anche dentro di me si stava svolgendo una lotta senza fine, mi tranquillizzai solamente quando una mano non si posò sulla mia testa.
"Sei sempre stata una ragazza solare Uraraka, non perdere il sorriso proprio ora, tuo marito non l'ha fatto nemmeno quando l'hanno portato dentro la sala operatoria..." mi disse Toshinori (per chi non lo sapesse è il nome di All Might) sorridendo, era vero che non era lo stesso di un tempo, ma riusciva lo stesso a darmi buoni consigli.
"Potete entrare" mi disse un infermiera, io mi alzai di scatto e mi asciugai le lacrime, Tachi voleva entrare, ma gli dissi di rimanere con Toshinori...non sapevo in che condizioni era ridotto mio marito e di certo non volevo che mio figlio lo vedesse...
"No Tachi tu rimani con All Might e tua sorella" gli dissi dolcemente, Toshinori si alzò in piedi prendendo in braccio il bambino e facendomi segno di entrare, io accorsi.
Appena entrai l'infermiera mi diede la cartella medica ed io rimasi di pietra, c'era scritto che le sue condizioni erano paragonabili a un caso di qualche anno prima, nel quale era morto un paziente, lui era l'ex assistente di All Might.
Me lo ricordavo molto bene, da ragazza ero convinta che fosse morto anche per colpa mia, perché non ero riuscita a portarlo in salvo prima, ma poi avevo capito che non era così, ma ora, di mezzo c'era mio marito...
Entrai e lo vidi sul lettino, mi guardava con un enorme sorriso ed occhi socchiusi, sussurrava il mio nome ed io mi portai le mani alla bocca cercando di soffocare il mio pianto, mi avvicinai tremante al lettino. Sul ventre erano riposte parecchie bende e flebo, perché un coltello l'aveva trafitto, io mi sedetti accanto a lui e afferrai la sua mano.
"Izuku...s-sono qua" balbettai stringendogli la mano, lui sorrise e mi rispose a malapena: "Akira...c-come sta?" mi chiese tralasciano una lacrima cadere anche dal suo viso, era da moltissimo che non piangeva, aveva smesso da quando era diventato un hero...
"Bene, sta bene" riposi abbracciandolo, lui a stento riuscì ad abbracciarmi "O-ch-aco non dovresti pre-occuparti tanto coff coff" mi disse guardandomi negli occhi, io non risposi, lo guardavo più preoccupata che mai: "Sorridi te ne prego" mi chiese senza mai cessare il sorriso, io lo accontentai sorridendo, ma non durò molto.
"Izuku, devi resistere, te ne prego, come farà questo bambino, quando verrà alla luce? Non può stare senza di te e poi sai benissimo che lui... sarà una caso complicato...dobbiamo ancora dirlo ai bambini e poi...ci sono tante cose che..." mi fermai sospirando e domandai: "Me lo prometti che resisterai?" Chiesi, lui smise di sorridere, mi venne quasi un colpo...
"Ochaco amore...non posso prom-ettere ciò che non posso fare" mi rispose tristemente, io ero paralizzata, Izuku non mi aveva mai dato una riposta del genere, voleva dire che...si sentiva di non stare molto bene...non volevo pensare ad altro, lui svenne mentre mi guardava.
Uscì dalla sala affranta, Akira si era svegliata ed accorse immediatamente verso di me, mi stringeva fortissimo potevo sentire il suo pianto sul mio petto, era il mio momento, dovevo mostrare sicurezza ai miei figli senza farli preoccupare troppo, così le carezzai i capelli e le dissi di tornare a casa.
"No, voglio vedere papà" mi urlò Akira cercando di entrare, intervenne Todoroki che si piazzò davanti alla porta, con sguardo freddo guardò Akira e le disse: "Torna a casa non far stancare tua madre" Akira si allontanò dirigendosi verso All Might, io rimasi a guardare Todoroki, "Fai tu da guardia ora?"chiesi.
"Si, Bakugou non voleva venire, credo fosse parecchio triste, anche se non voleva ammetterlo..." mi rispose entrando nella sala.

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