-Claire, sei sicura? – mi domandò ancora una volta Petra, mentre mettevo a posto il letto su cui avevo appena riposato, con indosso solo la biancheria.
-Sicurissima – risposi. Ero determinata a mettere in atto la mia decisione, eppure avevo il timore di compiere involontariamente lo stesso solito errore; d'altronde, le avevo giurati che mi sarei sempre fidata di lei.
Qualche giorno successivo la convocazione di Erwin, avevo deciso di recarmi nella mia città a caccia di informazioni riguardanti i miei genitori. Avevo intenzione di fare ritorno nella mia casa natale per cercare documenti scritti di loro proprietà che mi avrebbero permesso di risalire al loro "segreto", ciò che tramavano riguardante la storia dell'umanità chiusa in gabbia, di cui né io né mio fratello eravamo stati messi al corrente. Ovviamente, non potevo rivelare alla mia compagna e al mio superiore, dal quale cercavo disperatamente il consenso di quella visita nel Distretto, lo scopo di quel viaggio. Per di più, avrei dovuto affrontare l'apprensione del mio compagno e della mia migliore amica, che certamente non avrebbero perso l'occasione di riferirmi i loro dubbi circa il mio comportamento improvvisamente freddo che avevo assunto in quei giorni, dopo aver appreso qualcosa di tanto sconvolgente sulla storia della mia famiglia.
Petra mi conosceva straordinariamente bene, il che non mi permetteva di nasconderle bene un mio turbamento. Qualche secondo dopo aggiunse: -Sei strana, ultimamente. È come se ti tormentasse qualcosa. Problemi con Levi?Iniziai a mordermi il labbro preoccupata, consapevole che avrebbe certamente insistito sull'argomento.
-No, lui non c'entra niente – sospirai. Mi avvicinai a lei, senza pensarci una seconda volta la abbracciai. –E' una cosa... molto particolare. Per quanto sia convinta che mi rinfaccerai la questione fino a che non avrò proferito nulla a riguardo, sono stata costretta a non farne parola. Cerca di capirmi, te ne sarei molto grata.
Non parve assai sollevata. Mi posò una mano sulla schiena. –Davvero non puoi dirmelo?
Scossi il capo. –Non ancora, almeno. Presto te ne parlerò, lo prometto. Io mi fido di te – soggiunsi, stringendola forte.
Questa volta, sembrò più soddisfatta, e mi invitò a prepararmi quanto prima. –Altrimenti raggiungerai Karanes troppo tardi – disse.
Mi sbrigai allora a preparare la mia divisa, ma ella mi fermò. –Perché non indossi il pullover, anziché la camicia bianca?
Alludeva alla maglia color verde acqua che, dissi a lei con molto imbarazzo, avevo trovato a buon mercato tra le provviste del Corpo. Ma ella fin da subito non credette alle mie parole, e, da giovane intelligentissima qual era, comprese fin da subito che quell'indumento mi era stato regalato da qualcuno di tanto speciale per me.
Arrossii. –La divisa dovrebbe essere altamente semplice, no?
-Claire, tutti indossano quel che vogliono sotto la giacca, lo sai meglio di me – ridacchiò. –Io direi che lo renderesti molto contento.
-Io direi che dovresti smetterla di intrometterti nelle mie faccende amorose.
Scoppiammo a ridere, poi decisi di fare come mi aveva suggerito, indossando il mio nuovissimo capo d'abbigliamento. Petra mi aiutò gentilmente ad indossare l'imbracatura, e io ricambiai il favore allo stesso modo. La salutai, dirigendomi estremamente ansiosa verso l'uscita dei dormitori, in cerca di Levi.
Dedussi che doveva già essere fuori dalla sua stanza, come tutti i restanti ufficiali, e, conoscendolo, l'avrei certamente trovato nel refettorio a sorseggiare del tè in tranquillità.
Il mio ragionamento fu giusto: una volta raggiunta la mensa, lo vidi seduto accanto ad Hanji, intenta a riferirgli un discorso di straordinaria importanza che, data l'espressione indifferente e infastidita del caporale maggiore, doveva apparire altamente ridicola alle orecchie di quest'ultimo.
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Le Ali della Libertà: Cronache di una recluta del Corpo di Ricerca
Fanfiction[CONCLUSA. CON UNA NUOVA REVISIONE] PREFAZIONE DELL'EDITORE DELLE CRONACHE: Anno 846. Claire Hares si unisce all'Armata Ricognitiva in compagnia della sua migliore amica Petra Ral. Un fato atroce che la attende a casa influenza la sua scelta, ma il...