Ho ancora con me un quaderno in cui sono riportate le bozze delle varie lettere che, nel corso degli anni, ho avuto modo di indirizzare a chi mi è più a cuore. Non mi dispiacerebbe riportare al caro lettore alcuni frammenti di quelle epistole, soprattutto rivolte a mio fratello. Ma allo stesso tempo non biasimo il lettore che preferisce passare ai paragrafi successivi della storia, qualora egli le trovi noiose e dotate di quel sentimentalismo che, tuttavia, ci permette di non dimenticarci della nostra umanità, della nostra imperfezione.Caro Lex,
Non ci crederai, ma ho trovato il tempo di scriverti a distanza di nemmeno un giorno intero dal mio arruolamento!
Ebbene sì, ci sono! Ormai faccio parte dell'Armata Ricognitiva, e nemmeno immagini la mia fierezza. Ricordi quando vedevamo i soldati rientrare a Karanes, dopo una faticosa spedizione nelle mura? Magari, da piccoli, abbiamo addirittura intravisto il Comandante Erwin tra i superstiti che facevano ritorno, senza sapere chi fosse. È assurdo, non credi? Adesso sarai tu a vedermi rientrare dal portone principale, dopo una sanguinosa battaglia contro i giganti.
Che tu condivida o meno il mio parere, mi sto accorgendo di quanto combattere contro quei mostri sia affascinante: nemmeno sappiamo da dove siano comparsi, quale sia il loro intento, eppure sono divenuti involontariamente i nostri nemici naturali. Vederli soppressi deve essere alquanto soddisfacenti.
Parlo in questo modo, ma tengo a ricordarti che, tre anni fa, ero abbastanza scettica all'idea di arruolarmi. Segui Petra, mi suggeristi, e io lo feci per stare vicino alla mia amica, ma mi domandai perché tu non potessi seguirmi. Solo dopo mi sono resa conto di essere, a differenza tua, di gran lunga più al sicuro qui che non in città, attesa da quei carnefici, con un padre troppo impegnato per badare al bene dei propri figli, nascosto in chissà quale sobborgo. Ma a te, mio caro Lex, cosa costava seguirmi, invece di rimanere in quel lurido distretto?
Hai Petra, dirai; ora il mio compito è proprio proteggerla, una volta là fuori, benché questo corpo dell'esercito disponga dei soldati più forti dell'intera umanità. Li ho conosciuti, sai? Presto troverò un modo per farti incontrare la signorina Hanji, la caposquadra più dolce e simpatica che si possa incontrare, il burbero capitano Levi e l'altissimo caposquadra Mike.
Oggi ho di nuovo fatto uso del mio amato movimento tridimensionale. Da quanto ho capito, devo aver stupito tutti. Il merito va a mamma. Chissà perché, prima di iniziare l'addestramento mi è ritornata in mente la storia della margherita.
Spero che tu possa reperire questa lettera il prima possibile.
Tua, Claire
-Scrivi a tuo fratello? - sbirciò la mia migliore amica.
-Già. Spero che si stia spezzando bene la schiena a fare il falegname con tuo padre. Alla fine, è un lavoro onorevole - piegai il foglio e lo inserii in una busta da lettere di fortuna.
-Vedrai che non sarà dura. Papà non stressa mai i suoi apprendisti - mi sorrise Petra, ed entrambe immaginammo il signor Ral e Lex a realizzare insieme oggetti in legno di ogni tipo e misura.
Sentimmo bussare alla nostra porta; una ragazza chiese di me da parte del caposquadra Hanji.
-Sissignore - annunciai, ma iniziai a domandarmi il motivo per il quale fossi stata improvvisamente convocata dalla signorina.
Ero elettrizzata all'idea di dovermi dirigere dalla caposquadra, eppure mi rammaricava dover separarmi dalla ragazza dai capelli ramati: dovevo ancora raccontarle per filo e per segno lo svolgimento di quel fatidico addestramento di qualche giorno prima, e solo lei sarebbe stata in grado di sorbirsi un discorso tanto lungo e disordinato, che io sentivo il bisogno di recitare a qualcuno.
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Le Ali della Libertà: Cronache di una recluta del Corpo di Ricerca
Fanfiction[CONCLUSA. CON UNA NUOVA REVISIONE] PREFAZIONE DELL'EDITORE DELLE CRONACHE: Anno 846. Claire Hares si unisce all'Armata Ricognitiva in compagnia della sua migliore amica Petra Ral. Un fato atroce che la attende a casa influenza la sua scelta, ma il...