<<Non funzionerà mai.>> la voce esasperata di Rafael mi provoca un guizzo freddo allo stomaco, le sopracciglia ad agganciarmisi con forza alla fronte.
<<Non puoi saperlo.>> il mio timbro duro rispecchia esattamente la risolutezza che sento avvolgermi in una stretta energica i fasci muscolari.
Le sue mani ambrate si poggiano con forza sulla gigantesca mappatura dell'Impero srotolata sul tavolo davanti ai nostri occhi. Le iridi color ebano gli scintillano di un bagliore dorato, riflettendo per un attimo le minuscole pietre della Cupola attorno a noi. <<Stiamo parlando della Capitale. Il luogo in cui risiede l'Imperatore in persona! Nessun esercito ha mai solo pensato di assediarla, figurarsi di riuscire a conquistarla!>
<<Fino ad ora.>> il tono saldo di Naykulu giunge in mio soccorso prima che io abbia il tempo di ribattere. Le sue braccia scure sporgono lievemente nella mia visuale mentre si posiziona al mio fianco, gli occhi verdi a sondare con attenzione l'enorme roccaforte al centro della nostra terra. I suoi zigomi marcati attirano per un istante la mia attenzione, qualcosa di molto simile a un sorriso a spingermisi fiocamente sulle labbra.
Sapevo che l'idea ti sarebbe piaciuta.
<<Oh, ma per favore.>> il rantolo scettico del nostro oppositore calza perfettamente con il suo sguardo rivolto al soffitto colorato sopra di sé. <<Non ti ci mettere anche tu, adesso.>>
Le nocche dure del fratello di Lafinia indicano con un lieve tonfo i contorni d'inchiostro dell'insormontabile fortezza. <<Sei tu che dovresti prendere con maggiore serietà la sua proposta. Rifletti; in campo aperto le possibilità di una nostra vittoria sono così scarse da parere quasi inesistenti. In questo modo avremmo non solo il fattore sorpresa dalla nostra, ma riusciremmo anche a sfruttare ampiamente i nostri Portali.>>
<<E comunicare tra le diverse compagnie risulterebbe estremamente più semplice.>> la voce squillante di sua sorella ci raggiunge dall'altra parte dell'immensa mappa, completando impeccabilmente il quadro lucido tratteggiato da Naykulu. I denti bianchi si intravedono fugaci, uno scintillante sorriso di incoraggiamento a balenarle sul volto, breve e luminoso quanto un riverbero solare.
<<No.>>
Un gusto amaro mi inonda la lingua non appena mi volto nella direzione da cui proviene il dissenso, alla mia destra.
Le sopracciglia brune di Raja sono arcuate, riccioli neri a cascarle sul petto quando si china sopra il legno nodoso della tavolata. <<Non potremmo dividerci in compagnie, se una volta dentro si combatterà di porta in porta. Diverrebbe troppo complicato gestire una squadra così numerosa.>> i suoi occhi si incollano ai miei non appena li alza dalle carte spesse che stava esaminando. <<Credo che separarsi in gruppi da fuoco di cinque persone l'uno sarebbe più efficace.>>
Avverto gli angoli della bocca incurvarsi impercettibilmente alle sue parole, il mento ad abbassarmisi in un gesto di assenso.
Con anche lei dalla mia parte, convincere Mark sarà molto più semplice.
Il mio sguardo corre veloce ad esaminare il volto impassibile del nostro capo all'estremità sinistra del tavolo, gli occhi appena socchiusi, i capelli mossi a ricadergli scomposti sulla fronte, la bocca serrata nella sua solita espressione austera.
Perché non ha ancora detto nulla? Cosa...
<<State tutti dimenticando un elemento fondamentale.>> la sentenza fredda di Richard mi strappa a quegli interrogativi senza risposta, riportando la mia attenzione sulle sue grandi lenti di fronte a me. <<La numerosa squadra di guardia dell'Imperatore sorveglia l'immensa cinta muraria ogni giorno e ogni notte. Niente e nessuno può uscire o entrare nella città di Conrad il Severo senza farsi vedere; per non parlare degli innumerevoli controlli che applicano nei confronti di qualsiasi forestiero.>>
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Il cuore di un soldato [IN REVISIONE]
ActionAnny è una ragazza diciassettenne dolce e forte, decisa e determinata e, soprattutto, un soldato sicuro di sé appartenente alla caserma della Provincia del Nord che assieme a quella del Sud, dell' Est e dell'Ovest costituisce l'Impero. Mentre la ra...