L'inverno era terribile in quel posto, le baracche che ospitavano i soldati di truppa erano mal costruite e piene di spifferi: non era raro trovare incrostazioni di ghiaccio che filtravano dal soffitto e scendevano come una ragnatela d'argento impigliata sulle assi delle pareti. Ma non era una visione romantica, nulla a che vedere con i disegni della neve che da piccolo ammirava sulle grandi vetrate della casa di Boston. Robert aveva semplicemente freddo e niente pareva riscaldarlo: non il fuoco del camino, che debole scoppiettava in un lato dello stanzone e il cui calore faticava a raggiungere ogni angolo della baracca; né i vestiti che indossava a strati; né il cibo scadente che veniva servito. Dopo aver passato qualche giorno a casa, tra le lenzuola che sapevano di pulito e i profumi della cucina materna, il suo umore era ancora più nero.
Quella mattina tremava come una foglia e avrebbe dato qualsiasi cosa per non abbandonare la sua branda, in cui cercava di conservare un po' di calore standosene tutto rannicchiato. Se non si sbrigava, però, avrebbe mancato l'appello del mattino e non era conveniente: preferiva passare la mattinata nell'ufficio di suo padre a studiare qualche noioso libro piuttosto che essere condannato a un turno di guardia là fuori sotto la neve.
Di malavoglia si sforzò di uscire dal suo rifugio; aveva dormito vestito per tenere a bada il gelo e gli fu sufficiente infilare la giubba per essere pronto. Non aveva intenzione di immergere le mani nella bacinella piena d'acqua ghiacciata che stavano usando gli altri uomini per lavarsi il viso e si limitò a strofinarsi gli occhi con i polsi.
Come faceva suo fratello a essere sempre così pimpante la mattina? Sembrava che il freddo non lo disturbasse affatto e neppure quella routine sfiancante fatta di lavori noiosi, studio e pasti tremendi in compagnia di uomini rozzi.
All'appello del mattino mancavano due soldati. Robert e Jonathan si scambiarono un'occhiata interrogativa: che significava? Se ne stavano tutti immobili uno a fianco all'altro a tremare sotto l'attacco di un vento gelido che li schiaffeggiava con il nevischio, mentre il sergente Rivers e il sergente maggiore Reynolds perlustravano il forte in cerca degli assenti con l'aiuto di alcuni uomini.
«Nessuna traccia dei due, signore, ma non manca alcun cavallo» riferì il sergente al capitano che aspettava pazientemente, scrutando il resto della compagnia con un'espressione indecifrabile, incurante del freddo e della neve.
«Rompete le righe!» ordinò, liberando la truppa.
«Tenente Moore, prenda due uomini ed esca a cercarli: non possono essere molto lontani.»
«Che sta succedendo?» sussurrò Robert al fratello, guardando gli altri soldati parlottare fitto tra loro mentre si dirigevano a fare colazione.
«Disertori, suppongo» rispose lui.
«Disertori?»
«Sì, non so se li prenderanno, ma temo che andrà a finire male per quei due.»
Robert rabbrividì al pensiero: non aveva mai pensato che qualcuno fosse in grado di architettare una fuga prima del congedo, ma non riusciva davvero a condannarli. Lui per primo sarebbe tornato a casa se solo avesse potuto. I mancanti erano due cugini di origine tedesca, emigrati qualche anno prima e che ancora faticavano a parlare un inglese comprensibile: forse avevano nostalgia della loro terra natale. Molti stranieri finivano nell'esercito come unica risorsa per poter lavorare e non sempre erano motivati, e senza convinzione quella vita era insostenibile.
Poche ore dopo, il piccolo drappello era di ritorno con un fuggitivo. Camminava a testa bassa trascinando i piedi nel fango, seguendo il cavallo del tenente con le mani legate e assicurate con una corda alla sella. Robert e Jonathan spiarono la scena dalla finestra dell'alloggio paterno, vedendo il capitano andare incontro al gruppetto in compagnia del sergente.
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Polvere alla polvere
Ficción históricaUtah 1854. Due fratelli decidono di lasciare la sicurezza della casa materna per seguire il padre, capitano dell'esercito. Giovani e scanzonati, alle prese con mille difficoltà per adattarsi alla vita militare mentre inseguono i loro sogni e cercano...