Playlist

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Mi alzo dal letto con il culo dolorante a causa della caduta che ho fatto ieri per le scale uscendo dal lavoro. Ho diciassette anni ma in Italia a volte ti prendono a lavorare nei bar o pub volentieri. Il mio è un pub frequentato più che altro di sera da quarantenni depressi o vecchi ubriachi.

Ho il turno ogni sera tranne il sabato e la domenica con il mio migliore amico , Isaac. Lui è molto più sensibile di me su tutto. Un'offesa se la porta dietro per tutta la vita , infatti non è adatto a questo lavoro,dove per la maggior parte delle volte , ti lanciano insulti come se non fossi una persona con dei sentimenti. Ma ovviamente da ubriachi non capiscono nemmeno chi minchia sono loro stessi figuriamoci a dire insulti completamente a caso ai poveri lavoratori.

Beh,in realtà non ci vuole nulla a versare dell'alcol dentro a dei bicchieri , volevo solo fare la filosofica per reprimere il mio senso di disgusto verso questa gente.

Se proprio devo dirla tutta io sono come loro. Quando mi ubriaco lancio insulti a chiunque. Credo che la mia testa lo faccia per sfogo,dato che in generale non me lo permetto. Si , mi faccio schifo da sola perchè magari la persona che insulto non se lo merita e sta già passando un periodo difficile ,vma come ho già detto , non ci pensi e così passi per una persona dalla personalità tossica. Cosa che è anche vera quindi mi va bene così.

Io dico alle persone che fanno schifo e le persone lo dicono a me,fine della storia.

In ogni caso lavoro lì dentro solo perchè sto cercando di racimolare un po' di soldi per andare in America da mio padre. Si è sposato con una nota stilista di Manhattan ma poi sono andati a vivere in una villetta in Florida. Mio padre ha preso la sua vita in mano e ne ha fatto ciò che voleva,esattamente il contrario di ciò che faccio io. Si è trovato un buon lavoro,una buona moglie , una bella casa , ha risolto tutti suoi problemi e non si è scordato di me , sua figlia.

La lingua non mi spaventa , so parlare abbastanza bene l'inglese perchè io e mia madre siamo andate a vivere a Londra per qualche anno dopo la separazione tra lei e mio padre. Al nostro ritorno da Londra ha iniziato a fare la tossica di primo ordine e non si è fermata più.

Non posso dire che io non abbia mai provato a fumare o bere. Io bevo e anche molto , troppo a volte. Ma non sono mai stata come mia mamma. Infatti ho molte persone che mi vogliono bene per ciò che sono. E dato che sono un mostro il fatto che qualcuno mi voglia bene mi "aiuta"  a non farmi schifo al cento per cento.

Ho sempre avuto molti amici per il semplice fatto che mi rendo sempre disponibile per tutti , fin troppo in realtà.

Tra tutti gli "amici" che ho però solo quattro fanno la differenza. Isacc, Cristian,Marcus e Veronica. Ci siamo incontrati a Londra quando avevamo quattordici anni. Io ci vivevo mentre loro erano in gita di fine anno per la seconda superiore.

Sono tutti più grandi di me di due anni , ma mi trattano come se fossi una di loro. Non fanno distinzioni e non mi trattano da novellina.

Sanno che sono molto matura per la mia età , sanno quello che passo e che sto passando e sanno che ho una furbizia che supera il mio livello di alcolismo. Quindi mi portano alle feste insieme a loro , mi fanno giocare ai giochi per soli "ragazzi fighi" , non si fanno problemi a farmi salire con un ragazzo in camera , o a guardare film o parlare di cose spinte davanti a me.

Sanno che non mi faccio problemi e onestamente nemmeno loro se li sono mai fatti.

Condividiamo il sogno di andare in America , questo ci unisce molto. Abbiamo deciso di programmare il futuro letteralmente insieme e la cosa mi rallegra , perchè so che nel mio futuro avrò i miei amici. Che ormai sono la mia famiglia.

Quest'anno faccio diciotto anni e ho deciso che una volta giunta a New York , non proseguirò con i miei studi. Lavorerò in in bar o qualunque posto che offra un lavoro con un buon stipendio. I ragazzi stanno aspettando me per andare in America , poiché le loro università li hanno già chiamati tutti. Veronica è stata presa ad Harvard , Marcus e Cristian andranno alla Princeton mentre Isaac ha deciso che andrà a lavorare nell'azienda di suo nonno perchè non ha voglia di studiare. Quel ragazzo è la mia vita davvero,lo sposerei se non fosse gay.

Comunque mi dispiace molto lasciare Roma,perché è la mia città. Insomma , sono nata e cresciuta qui. Ho la mentalità romana ormai e mi dispiacerà molto dire addio a tutto questo. A tutti i Natali passati davanti al Colosseo con le birre in mano. Alla scuola e le cazzate fatte lì dentro. Alle feste che davano a casa di perfetti sconosciuti. Non so se sarà tutto uguale , anzi sono quasi sicura che cambierà quasi tutto rispetto ad ora , ma devo allontanarmi da mia madre per vivere , quindi questa è l'unica alternativa.

Ma per ora devo gestire lavoro,scuola,vita sociale e progettazione del futuro. È difficile perchè non mi fermo mai praticamente. La mia routine è più o meno questa per tutti i giorni: Mi sveglio , vado a scuola dalle 7:00  alle 13:00 , vado a lavoro dalle 14:00 alle 21:00 oppure dalle 21:00 alle 4:00 , faccio i compiti in una mezz'ora secca e poi vado a una festa con gli altri.

In pratica a volte mi capita di dormire meno di 5 ore a notte. È grave lo so ma non ci posso fare niente,la mia vita è così per ora. Non ho voglia di cambiarla,infatti non cambierà di una virgola. L'unico scopo di andare in America e rivedere finalmente mio padre e non dover più sopportare mia madre. Anche perché se rimanessi in Italia mi perseguiterebbe.

Comunque dopo essermi messa qualcosa addosso vado a prendere l'autobus per andare a scuola. Il mio istituto è abbastanza lontana da casa mia , e per quanto sono pigra io , sono consapevole che non me la farò mai a piedi. Oggi dovremmo avere l'interrogazione di chimica ma non ne ho la minima voglia. Penso che se mi prende sotto dovrò lottare per ricevere un 6. Scaccio via questi pensieri inutili e faccio partire la mia playlist da esattamente centoquindici canzoni.

Parte idontwannabeyouanymore di Billie Ellish. La mia canzone preferita oltretutto. Il testo di questa canzone è qualcosa di indescrivibile per me. Mi procura sempre brutti e bei ricordi di Logan. Il mio Logan. Quello che oramai non c'è più. Quello che se nè andato e lo stesso che non tornerà mai più.

Resto in silenzio e iniziano a scendere varie lacrime bollenti sul mio viso.

A volte mi chiedo perchè la mia mente mi porti a stare ogni giorno sempre peggio.

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