Capitolo 40

1.8K 92 6
                                    

Mia madre non prova nemmeno a parcheggiare per il numero di macchine che ci sono ammucchiate davanti al Circo Massimo.

Per questo ci fa scendere dall'auto nel mezzo della strada.

"Divertitevi e state attente, mi raccomando Sofia" dice mia madre.

Non vedo cosa possa andare storto. Stavolta è davvero tutto molto più semplice e sotto controllo. È tutto sotto controllo.

Arriviamo sul marciapiede e ci affacciamo alla ringhiera che si trova appena sopra il Circo, da dove si vede un immensità di persone ammucchiate davanti al parco. Mi fa un certo effetto pensare che tra poco 70.000 persone lo vedranno, e tra queste io, ma non tra mezz'ora come loro, adesso, devo solo andare da lui. Sono qui e devo andare da lui. L'adrenalina pompa così forte che mi sembra di stare per scoppiare, non mi fa neanche più ragionare, sono indirizzata solo su Niccolò. Dovrei seguire le sue istruzioni per raggiungerlo, così semplici che me le sono già scordate.

"Sofia! Come facciamo ad arrivare là scusa?"

Sento a malapena la voce di Federica e comprendendo il suo tono mi agito ancora di più. I clacson e la caciara che c'é qua sopra non aiuta.

"Cosa?!" dico urlando.

"Non dobbiamo andare nel backstage a salutare Ultimo?!" dice lei urlando ancora di più.

"Shhh. Non urlare!" mi viene automatico dire appena mi riprendo un po' da quel momento di tale confusione interiore ed esteriore.

Cerco di ricordare quello che mi aveva scritto, ma per sicurezza accendo il cellulare e apro la nostra conversazione. Le mani mi tremano sempre di più.

"Dobbiamo andare alla biglietteria"
La mia voce è calma ma dentro di me è come già iniziato un concerto, di musica rock.

"È dov'è?" dice Federica.

Respiro e mi guardo intorno.

"Non lo so, la...l'altra volta stava vicina all'entrata. Vicino alla fila delle persone che entravano"

"Forse là" dice lei indicando la parte finale del Circo"

"Sì andiamo"

Iniziamo a camminare seguendo la massa di persone che arrivano all'ultimo minuto. Dopo poco ci troviamo bloccate da quest'ultima e capisco che stiamo in fila con loro.

"Siamo in fila" dico io.

"Mica dobbiamo fare la fila!?" risponde Federica.

"No però qui..." mi guardo intorno ma vedo solo persone.

"Dovrebbe esserci la biglietteria"

"Usciamo da questo macello allora" afferma lei.

Chiediamo permesso alle persone che abbiamo attorno e cerchiamo di muoverci lateralmente. Ad un certo punto ci troviamo davanti una transenna e non ci resta altro che scavalcarla. Così facendo ci troviamo fuori dalla fila.

"Scusi sa dov'è la biglietteria?" mi accorgo che Federica sta chiedendo informazioni ad un addetto.

"Se dovete acquistarli, i biglietti non sono disponibili" dice con un tono altezzoso.

Federica mi guarda e mi fa capire che devo intervenire.

"No in realtà dobbiamo solo cercare la biglietteria"

Fa una faccia interrogativa e poi risponde.

"Dovete passare dietro la fila e ve la trovate davanti"

"Grazie mille"

Facciamo un giro dietro la lunga fila e finalmente troviamo una casetta con scritto "Biglietteria".

Si ama ciò che non si ha || UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora