Capitolo 35

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La rabbia è ritornata ad essere tristezza, e ora le mie lacrime stanno bagnando il cuscino. Sono sempre stata una ragazza molto emotiva, spesso davanti alle persone riesco a trattenermi, invece quando sono da sola e sento che mi devo liberare lo faccio, e dopo che ho finito tutta l'acqua che avevo nel serbatoglio, mi sento meglio.

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Mi sono appena ripresa dal mio momento di sfogo quando noto un bigliettino a terra. È quello che mi ha dato lui, con scritto il suo numero di telefono. Probabilmente mi è scivolato dalla tasca mentre mi cambiavo. Lo prendo, lo apro, lo osservo un po' e poi decido.

Gli devo scrivere, io ho il suo numero ma lui non ha il mio, se voglio la nostra foto gli devo scrivere. Magari sarà l'unica che avrò con lui. Si è vero mi sono appena presa un incazzatura mostruosa con Niccolò, per il semplice motivo che non riesco a comprendere questo ragazzo, cosa voglia precisamente da me, forse è anche per questo che ho bisogno di sentirlo di nuovo, dopo neanche un'ora che non lo vedo.

Oltre al selfie che ci siamo scattati e che voglio assolutamente avere, sono anche curiosa di vedere il suo whatsapp, ovvero la foto profilo e lo stato.

Non ci penso un'altra volta, prendo il cellulare e memorizzo il suo numero.
Mentre faccio ciò, come al solito, sono agitata. Ogni cosa che riguarda Niccolò ultimamente mi agita.

Mi ricordo le sue parole:

"Magari non memorizzarmi Niccolò Moriconi"

Lo amo anche perché mi fa ridere.

Passo cinque minuti a pensare ad un nome alternativo al suo, ma che appena vedo mi faccia pensare a lui. Alla fine opto per "Peter ⭐"

Sì è perfetto, è perfetto per farmi
del male.

Dopo averlo memorizzato lo trovo finalmente tra i contatti whatsapp. Come immagine di profilo ha una foto dolcissima di Spugna, il suo cane, mentre come stato ha una frase di Vasco Rossi, e ciò non mi sorprende affatto. Proprio mentre sto visitando il suo profilo mi accorgo che è online.

"Ciao Nic, sono Sofia, mi manderesti il selfie che ci siamo fatti prima? "

Digito subito, senza pensarci due volte.

Mi risponde quasi all'istante, dopo qualche secondo e mi schiaccia un'altra volta.

"Certo ❤"

Perché il cuore Niccolò, perché? È inutile, più io cerco di darmi pace e più lui mi crea un caos nella mente.

Sono certa che lo ha fatto solo per essere carino.

Ed ecco la nostra foto, proprio come me la ricordavo. Lui sta ridendo e io lo sto guardando incantata, ridendo di rimando. Sento di nuovo quella sensazione che oggi ho provato quasi per tutto il tempo: il cuore a mille e lo stomaco al contrario. Vederla però mi causa solo altra tristezza.

"Grazie per la foto e per oggi, sei speciale ❤"

Me ne esco così, sincera.

Una parte di me, che non so proprio da dove venga, mi sta dicendo qualcosa che solo ora ho capito, solo ora che ho scoperto di amarlo. Mi sta dicendo di fermarmi, che prima la faccio finita con questa storia, prima ne esco.

Basta. Voglio tornare ad essere una sua semplice fan, che per vederlo aspetta mesi e mesi, che urla il suo nome, che urla "Ultimo". Ho avuto il privilegio di conoscerlo è vero, e forse me ne sono anche innamorata, ed è questo che mi sta frenando. Sono sicura che con il tempo il mio sentimento svanirà.
Aspettare a volte è l'unica medicina effettiva. Il tempo guarisce ogni ferita, anche se spesso lascia una cicatrice. Se smetto di vederlo piano piano lui uscirà da me, e devo fermarmi al più presto prima che diventi una mia dipendenza. Niccolò è la prima persona che, nella mia breve esistenza, ha occupato da un momento all'altro un posto troppo grande dentro di me, nella testa, nel cuore, per quanto è grande ha preso spazio anche nei polmoni, infatti quando lo penso spesso mi manca il respiro. Potrei molto facilmente paragonarlo all'alcol, più gli do spazio nella mia vita più ne sento il bisogno. Ma se l'amore è questo, allora è la prima volta che faccio la sua conoscenza, l'amore non è quello che pensavo.

Ho deciso, non lo vedrò più. Mi limiterò a seguire Ultimo sui social, ad ascoltare le sue nuove canzoni, e magari ad andare a qualche concerto. Perché Ultimo è immenso, è per sempre, Ultimo è un cantante, è un poeta, un punto di riferimento, è un esempio, un insegnamento, una testimonianza e spero che nella mia vita resterà per sempre. Spero che quando avrò ottant'anni me ne ricorderò ancora, spero che ricorderò qualche parola di una canzone. Ultimo e Niccolò sono due cose diverse ed è ora di porre fine alla seconda delle due, a quel sorriso, quel maledetto sorriso, alle farfalle nello stomaco, al ricordo di quel giorno così brutto, ma che già sembra lontano, alle mie mani sporche del suo sangue. Non devo dimenticare chi è Niccolò, devo solo smetterla, devo solo farlo uscire, liberare quella metà che occupa dentro me e magari lasciarla vuota, è meglio sentire il vuoto che il dolore.

"Sofia!" solo ora sento la voce di mio fratello piccolo seguita da diversi colpi alla porta.

Mi assicuro di essermi asciugata bene le lacrime agli occhi e vado ad aprigli.

"Che c'è?" dico aprendo la porta della la camera e trovandomelo davanti.

"Ma sei stupida? Perché ti chiudi a chiave è pronto!"

"Mi stavo cambiando eccomi!" dico un po' scocciata.

Mi lavo le mani e subito dopo vado a mangiare.

-

Dopo aver cenato ritorno nella mia stanza e come di routine mi butto sul letto e accendo il cellulare. Apro whatsapp per rivedere la nostra foto, la nostra unica foto. Mi piacerebbe appenderla in camera, per guardarla sempre e sorridere, ma sicuramente questo non mi aiuterebbe nel mio intento di levarmelo dalla testa, ma soprattutto i miei genitori non sanno niente di tutto questo.

Appena apro la chat trovo un suo messaggio.

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Suspance...
V. V. B

-Sofia

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