Poropororo poroporopo
Oh cazzo
Mi sveglio di soprassalto e spengo subito la sveglia. Sono sudata e in totale credo di aver dormito sì e no quattro ore. Mi tiro giù la coperta per respirare meglio e aspetto nel letto altri dieci minuti per favorire un rallentamento del battito cardiaco e per fare esercizi di respirazione. Poi guardo l'ora e scopro che sono le dieci. Mi ero dimenticata di aver impostato la sveglia anche stamattina che non ho nulla da fare, ma l'ho fatto perché se no mi sarei svegliata a mezzogiorno e direi che non è proprio l'ideale.
Mi faccio coraggio e mi alzo dal letto, guardo il cellulare e trovo una notifica di instagram: "Il tuo countdown 'Il giorno più bello della mia vita' sta per terminare"
"Grazie di avermelo ricordato" dico a bassa voce.
Guardo il poster del fanclub attaccato alla porta che ritrae il volto di Niccolò e gli sussuro:
"A tra poco"
Quindi esco dalla mia camera e mi dirigo verso la cucina dove trovo mio fratello piccolo che si è già svegliato indipendentemente e sta facendo colazione. I miei sono a lavoro.
"Buongiorno eh" dice lui con tono sarcastico.
"Che ci fai già sveglio?"
"Quando apro gli occhi mi alzo subito e poi faccio colazione"
"Potevi svegliarmi almeno non stavi da solo"
"Ho provato a svegliare Lorenzo, ma ha cominciato ad urlare, come al solito"
"Lascialo stare quello, la mattina è sempre isterico"
Mi riempio mezza tazza di latte e la scaldo venti secondi per non rischiare una congestione.
"Mi mancan tutti quei tuoi particolari, quando dicevi a mee, sei sempre stanco perché tu non hai orari" canticchia Giacomo mentre posa la tazza del latte nel lavandino. Anche se ha solo 8 anni conosce molte canzoni di Ultimo e "I tuoi particolari" è in assoluto la sua preferita.
"Lo sai che oggi lo vedo"
"Chi?"
"Ultimo"
"E come fai a vederlo? Vai al concerto?"
"No Gia, vado al raduno te l'ho detto trenta volte"
"Ah è vero, e cosa fate al raduno?"
"Questo non lo so, è una sorpresa, ma sicuramente possiamo parlarci per un po' e lui canterà qualche canzone"
"E che gli vuoi dire tu?"
"Ma che ne so, se non mi viene in mente niente mi dirà qualcosa lui"
"Posso venire anch'io?"
"No ci possono andare solo quelli iscritti al Fanclub"
"E tu non sei iscritta?" ribatte lui.
"Io sì ma tu no"
"E non mi posso iscivere anch'io? Per favoree" dice con le mani giunte.
"No mi dispiace, già è tanto se mamma e papà mi hanno fatto iscrivere a me, un'altra iscrizione costerebbe altri 50 euro, lo sai?"
"Ah, vabè non fa niente"
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Dopo questa discussione mi vado a lavare, sistemo i letti, e mi stendo sul divano. Controllo il cellulare e trovo un messaggio di Federica:
"Ciao So, buona fortuna per oggi, e non svenire ahahah"
Spiritosa, penso.
"Grazie, non sto nella pelle, ma non so per quale strano motivo, sono più tranquilla oggi che ieri"
Saranno gli esercizi di respirazione
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Passo la mattinata leggendo un libro e giocando a battaglia navale con Giacomo, poi preparo insieme a mio fratello grande la pasta fredda e la mangiano per pranzo. Ogni volta ovviamente tocca a me pulire tutto e dopo aver fatto ciò si fanno le 14:30. Manca un'ora e mezza. Continuo con gli esercizi di respirazione stavolta sul divano e dopo cinque minuti arriva mia madre.
"Allora sei pronta?"
"No, né fisicamente né psicologicamente"
"Allora vai a prepararti fisicamente almeno che alle 15:00 dobbiamo uscire, per arrivare lì ci mettiamo circa 30 minuti e tu non volevi arrivare mezz'ora prima?"
"Sì"
Corro in bagno.
Deve uscire Angelina Jolie da questo bagno tra dieci minuti, mi impongo.
Mi sciacquo il viso, applico un leggero strato di fondotinta per correggere le imperfezioni ma senza esagerare. Poi metto il mascara e un po' di blush. Infine il lucidalabbra.
Che gnocca, penso scherzando.
No,non è vero, ho un viso troppo normale, come è possibile, né bello né brutto, a sto punto sarebbe stato meglio essere brutta almeno non passerei mai inosservata.Mi fiondo in camera e preparo i vestiti da mettermi. Scelgo una gonna di jeans e ovviamente metto la maglietta bianca con scritto "Ultimo", l'unico abbigliamento del merch che possiedo. Ai piedi le dott. Martens nere. Dopo essermi vestita prendo la lettera che ho scritto per Niccolò e la metto in borsa , poi mi siedo sul divano e aspetto ansiosa che mia madre si finisca di preparare.
Ora sono le 15:00.
"Eccomi Sofi sono pronta"
"Andiamo" dico. Saluto i miei fratelli e il mio cane senza darle un bacio per evitare di levare il lucidalabbra. Apro la porta e usciamo.
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Durante il tragitto in macchina sono silenziosa e accuso anche una certa nausea. Arrivate a destinazione parcheggiamo e vedo davanti al locale dove si svolgerà il raduno un gruppo di ragazzi. La maggior parte sono ragazze, come immaginavo. Li raggiungo e appena mi vedono mi salutano e una ragazza più o meno della mia età mi chiede di presentarmi.
"Sono Sofia piacere, ho 15 anni"
"Beatrice piacere, io ne ho 16"
Vedo mia madre parlare con altri genitori dei ragazzi e restiamo tutti a chiaccherare fino a quando si fanno le 16:00. Alcuni dei ragazzi hanno già incontrato Niccolò chi per caso chi all'instore dell'album Peter Pan a Febbraio dell'anno scorso.
Alle 16:00 in punto aprono le porte del locale e un ragazzo dello staff dice di entrare e metterci seduti a terra intorno ad una recinzione a semicerchio. Io riesco a mettermi in seconda fila accanto a Beatrice. Mi batte il cuore a mille a pensare di vederlo così vicino. Dopo circa dieci minuti dicono di cominciare ad alzarci e tutti strillano. Accanto a me e Beatrice ci sono un uomo sulla quarantina e un ragazzo altissimo.
Ma che ci fa questo con noi? Non dovrebbe stare con i genitori nelle ultime file? Probabilmente è lui il fan. La musica di Ultimo non ha età.
Ad un certo punto vedo Adriano Cassio, il manager di Nic, nonché suo migliore amico, posizionarsi al centro dello spazio vuoto e sistemarvi due sgabelli. Capisco subito che lui si siederà lì. Il cuore non smette di battermi.
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Ciao ragazzi, il grande momento è arrivato, vi sta piacendo la storia? Se è così lasciate una stellina ⭐❤
-Sofia
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Si ama ciò che non si ha || Ultimo
FanficLui è davanti a me. Lo guardo. Mi guarda. Scoppio per la seconda volta a piangere. È più forte di me. Vedendomi così apre le braccia invitandomi ad un caldo abbraccio. Ora sono a pochi centimetri da Niccolò, ma in questo preciso istante due mani all...