Capitolo 38

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Un anno dopo

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Driiin, driiin, driiiiin

Disattivo la sveglia appena trovo la forza di farlo. Ho cambiato suoneria da quel giorno, quando ci siamo detti che per un po' non ci saremmo più visti. Dovevo levarmi il prima possibile dalla testa la sua voce e il suo sorriso. È stata la prima mossa giusta verso il progresso.

Per qualche settimana mi ha scritto quotidianamente, ma poi è successo proprio ciò che speravo, in qualche modo ci siamo allontanati, ci sentivamo solo ogni tanto. Un mese dopo il nostro ultimo incontro lui ha pubblicato una foto con Federica, ed è partito con lei per una romantica vacanza a Londra. Non nego che quella foto mi abbia fatto male, perché lui mi aveva detto che ero l'unica che il quel periodo lo riusciva a capire davvero, e invece l'ho allontanato, ho pensato solo a quello che era giusto per me, e mi sono sentita un egoista, ma ormai era troppo tardi. Mi dovevo aspettare questa sua mossa, dopo il nostro incidente aveva bisogno di una spalla, di qualcuno che lo ascoltasse e pensava che io fossi la persona giusta, ma invece non lo ero, non avevo la forza, dovevo alzarmi in piedi io,  prima di aiutare lui. Federica è sempre stata la sua unica certezza, l'unica ragazza che lui aveva la sicurezza che lo amasse, ed era ovvio che sarebbe tornato da lei.

Per quanto riguarda me, io sono sempre la stessa, più vecchia di un anno. L'anno scorso, quando Niccolò ha reso pubblico il nostro segreto senza chiedermi alcun permesso, sono andata su tutte le furie. Gli ho scritto immediatamente, gli ho detto che era stato un pazzo e uno stupido, perché muovendo una piuma aveva azionato una bomba. Tutti i giornali di gossip hanno scritto le peggio cose riguardo noi due, pensando che ci fosse qualcosa tra di noi, dal momento che mi aveva dedicato una delle più belle strofe di "A te". Ma leggendo alcuni di questi articoli mi è solo venuto da ridere. Niccolò mi ha chiesto scusa, dicendomi che quel post per lui era necessario e pensava che lo avessi già detto ai miei genitori. Io dopo un giorno l'ho perdonato, perché volevo stargli lontana, è vero, ma non volevo perderlo. Sotto sotto gli sono stata riconoscente per il suo coraggio e soprattutto per le parole che mi aveva dedicato.
I miei genitori mi hanno tenuta chiusa in casa per una settimana, dopo avermi fatto un cazziatone enorme, come temevo. Mi hanno dato dell'immatura dicendomi che non sapevo chi ci fosse dietro a quel nome, e che è andato tutto liscio solo perché Niccolò è un bravo ragazzo, e quest'ultima è l'unica cosa su cui sono stata d'accordo.

Per tutto il resto dell'estate mi sono addormentata piangendo, perché per quanto mi impegnassi a non pensare al lui durante il giorno, nel buio della notte invece non pensarci era praticamente impossibile. Federica (la mia migliore amica) è stata l'unica persona capace di tirarmi su di morale nei giorni più brutti. Su instagram ho raggiunto sempre più notorietà, nonostante non posti quasi mai. Dopo circa due settimane da quando ci siamo visti l'ultima volta, ho voluto aggiungere la nostra foto anche al mio profilo, seguita da una descrizione mirata a Niccolò e a tutti i miei follower, per fargli capire quanto sia stato difficile per me questo periodo.

"In questo mese sono successe tante cose. È iniziato tutto il giorno che doveva essere il più bello della mia vita, in cui avrei dovuto incontrare il mio cantante preferito. Le cose purtroppo sono andate diversamente,  da un momento all'altro mi sono trovata sola, in un luogo sconosciuto e appena ho visto Niccolò a terra che perdeva sangue mi è crollato il mondo addosso. Non capivo quanto fosse grave, sapevo solo che stava soffrendo e in quel momento c'ero solo io lì, e ho avuto tanta paura. Quello che fortunatamente è successo dopo lo sapete, ma abbiamo passato minuti terribili che non auguro di vivere a nessuno di voi. Non sapete invece quello che è successo dopo ancora. In questi giorni ho letto di tutto e di più sui giornali, ma nessuno si è minimamente avvicinato ai veri fatti. Questa foto è l'unica che abbiamo di noi due e l'abbiamo scattata la sola volta che ci siamo incontrati, dopo che Niccolò è uscito dall'ospedale. Quel giorno non è successo niente di quello che pensate voi, ma tutto il resto. Abbiamo chiacchierato, ci siamo confrontati, ci siamo capiti, abbiamo riso e anche pianto. Non mi interessa un bel niente che quello che ci è successo abbia fatto scoop e mi abbia fatto guadagnare un po' di follower su instagram, a me interessa che una cosa così brutta non succeda più e che Niccolò ora stia bene, perché è un ragazzo d'oro e l'ho capito subito. L'ho capito quando quel giorno l'ho visto piangere e urlare per il dolore e al tempo stesso preoccuparsi per me, che non mi ero fatta niente, dirmi grazie, cercare di sorridere per nascondere il dolore. Non ho ancora capito perché abbia postato questa foto, ma gli sono immensamente riconoscente e grata. Da quel giorno, per scelta mia, non ci siamo più visti. Ho impiegato i giorni seguenti per riflettere e metabolizzare gli accadimenti. Mi è capitato due o tre volte che mi abbiano fermata per strada, un giorno una ragazza mi ha anche chiesto di fare una foto. Mi dispiace se le sono sembrata arrogante rispondendole di no, ma la motivazione è una ed è semplice, io non sono nessuno, né una youtuber, né una cantante, né un'attrice, sono una ragazza come tutte le altre, e mi da fastidio leggere commenti del tipo "beata te", "vorrei essere al tuo posto", perché sono sicura che nessuno avrebbe voluto essere veramente al mio posto, non auguro a nessuno di vivere quello che ho passato e che sto passando, perché non sapete quanto vorrei che tutto tornasse come prima"

Lui fortunatamente l'ha vista e ha commentato con un cuore. Poi mi ha scritto su whatsapp dicendomi che ero stata molto coraggiosa e lo stupivo sempre.

Quando la peggiore estate della mia vita è giunta al termine, è iniziato un anno scolastico ancora più infernale. A scuola ho iniziato ad avere un po' di problemi nel rendimento, ciò non mi era mai successo. Senza fare niente mi sono ritrovata al centro dell'attenzione, sia nella mia classe che per i corridoi, ma piano piano mi sono abituata ad avere gli occhi di tutti puntati addosso. Zoppicando sono riuscita ad essere promossa con risultati discreti, ma anche i professori sono diventati più carini con me, e questa cosa mi ha dato il voltastomaco.

Ovviamente non c'è stato un giorno in cui non ho pensato a lui, e ogni tanto un suo messaggio mi tirava su di morale. Niccolò ha continuato ad andare avanti nel lavoro più forte di prima, ha annunciato un nuovo tour negli stadi, ed io ho subito comprato due biglietti prato gold per il Circo massimo.

Poi, un pomeriggio di fine settembre, ho trovato nella posta una busta proveniente da San Basilio, indirizzata a me, e il mio cuore ha iniziato a battere fortissimo. L'ho aperta in un secondo e ho trovato due biglietti per il suo concerto, quello in cui ero già in programma di andare.

Ora ne ho quattro.

Ho pensato all'inizio. Poi però ho intravisto in fondo alla busta qualcos'altro, due pass per il backstage, gli stessi che porta sempre Adriano al collo e ti permettono di guardare il concerto da appena sotto il palco, passando per le quinte.

È stato in quel momento che il mio cuore ha ceduto quasi del tutto.

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Hii I'm back, scusate se ci ho messo tanto ma come vi avevo accennato, ho avuto da fare, vi voglio bene, spero che questo capitolo vi sia piaciuto ⭐

-Sofia

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