Immagina Justin Foley

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T/n:«Perchè ce l'hai tanto con me?» dissi incrociando le mie iridi nelle sue, mostrando forse un po' di debolezza, cosa che era assolutamente vietata in quella scuola.
I deboli perdono sempre, e qui, in questo momento, parlando di deboli entro in gioco proprio io.
T/n:«Cosa ti ho fatto di male?» dissi con una lacrima che stava per scendere lungo le mie guance.

No!
Non scendere!
Eppure al momento avrei tanto voluto scoppiare.
Justin non proferiva parola.
Era fermo immobile con la sua solita espressione incazzata.
Mi strattonò all'indietro e se ne andò insieme al suo gruppo di fighetti.

Zach:«Fatti aiutare» disse chinandosi verso di me.
T/n:«Non ho bisogno di un tuo aiuto»
Zach:«Ma ci sono tutti i tuoi..» indicando i libri che mi erano caduti a terra.
T/n:«Non ne ho bisogno okay?!» dissi urlando, facendo arrivare tutte le attenzioni del corridoio verso la nostra direzione «perché fai tanto il carino adesso? mh?» dissi prendendo l'ultimo libro per poi alzarmi da terra «prima avevo bisogno di una mano...sicuramente non adesso per raccogliere dei stupidi libri» dissi abbastanza arrabbiata al ragazzo che sembrava veramente dispiaciuto.

Zach in realtà non l'ho mai capito veramente.
Lo conosco da anni eppure ancora non comprendo perché è amico di quei cretini.
Si, fa parte anche lui della squadra, ma ciò non significa che debba per forza frequentarli.
O forse si...benvenuti alla Liberty High.

T/n:«E voi altri, vi è piaciuta la scena?» chiesi urlando per farmi sentire da tutti i ragazzi del corridoio.

T/n:«Che scuola di merda» dissi sbattendo un pugno contro l'armadietto per poi andarmene lasciando tutti a bocca aperta.

Quel ragazzo, il mitico Justin Foley è uno di quei ragazzi a cui o piaci o non piaci.
Ed era scontato il fatto che a lui non piacevo affatto.
Anche se devo ammettere che a volte si comporta in maniera molto strana nei miei confronti.
Con strano non intendo gli strattoni o gli insulti, quello è la quotidianità, intendo le occhiate dolci in corridoio.
I messaggi che ogni tanto mi scrive.
Sembra quasi che cambi da un momento all'altro visione di me.
Forse mi sto facendo solo grandissimi viaggi.
Forse per il fatto che sono attratta da lui.
Il mitico Justin Foley.
Quel ragazzo di cui tutte sono innamorate e per cui perdono la testa.
Purtroppo per me sono caduta in questo limbo da un bel po', odio e amore nei sui confronti regnano ormai da tempo nella mia testa.

La maggior parte delle lezioni le ho in comune con lui e si, adesso vi farò capire perché ho l'idea che sotto sotto non mi odi così tanto come vuole dimostrare a quasi tutta la scuola.

Professoressa:«Buongiorno ragazzi»

Si sente bussare alla porta.
Era lui.

Professoressa:«Signor Foley, in ritardo come sempre»
Justin:«Scusi, mi sono svegliato tardi»

Mi stava guardando con sguardo di sofferenza.
Aveva un occhio nero, gli occhi gonfi e arrossati.

Professoressa:«Sa, esiste un oggetto chiamatosi sveglia..» neanche il tempo di finire la frase che un ragazzo si bloccò con il fiatone davanti alla porta.
Probabilmente aveva corso un bel po' per entrare a scuola in tempo.

Professoressa:«Oh, signor Walker, anche lei in ritardo vedo»
Bryce:«Scusi, si era bloccata la macchina e..»
Professoressa:«Tranquillo signor Walker, può fare compagnia a Foley fuori dalla classe»
Walker:«Ma professoressa, se non partecipiamo a tutte le lezioni rischiamo di non poter giocare la partita di sabato»
Professoressa:«Signor Walker, poteva pensarci prima»

Sbuffò ed uscì dalla classe insieme a Justin.

T/n:«Scusi, posso andare in bagno?»
Professoressa:«Certo»

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