T/n Pov's
Passeggiavo per la strada della città.
Non ero amica di molti, e visto che è estate, questi pochi amici che avevo sono tutti partiti per non so dove a trovare i loro parenti.
Quindi si, ora sono qui da sola, con i capelli sciolti diretta non so dove.
Continuai a camminare per un po', finché non venni attirata da un locale.
Da fuori sembrava un sogno.
Decorato in un modo alternativo.
Allungai lo sguardo verso l'alto e vidi un insegna di color petrolio con una scritta dorata: Monet's.
Non passo molto spesso per questa strada, ma stranamente questo caffè non me lo ricordavo per niente.
Presa dalla curiosità aprii la porta e entrai, facendo suonare il campanello che si teneva sopra la porta.
Entrai titubante e mi guardai intorno.
Era veramente un posto stupendo.
Andai verso il bancone e solo lì notai che non c'era veramente nessuno.
Fui colpita però dall'unica chioma biondo platino seduta infondo al locale.
T/n:«Ciao Skye, mi prepareresti una cioccolata calda perfavore?» dissi sedemdomi
Skye:«Hey T/n, come mai da queste parti?» disse la ragazza tatuata mentre asciugava un bicchiere con uno strofinaccio e prendeva una bustina con il cacao.
T/n:«Diciamo che sono stata attirata dal posto» dissi girando gli occhi a destra e poi a sinistra notando che non c'era veramente nessuno intorno a me.
Sentii poi una voce da dietro aggiungere:« Bhe è strano il fatto che tu sia qui, visto che in piena estate nessuno varcherebbe mai la soglia di un locale al chiuso e prendersi una cioccolata calda» disse il ragazzo per poi poggiare la sua tazza con la cioccolata che arrivava a metà bicchiere e sedersi vicino a me sul bancone.
Era la stessa chioma che avevo inquadrato prima quando ero entrata.
Mi girai verso il ragazzo dai capelli biondo platino e risposi «Eppure eccoci qua»
Mi sorrise, finì la sua cioccolata calda e lasciando una banconota se ne andò, forse molto sorpreso dalla mia risposta.
Rimasi la incantata.
Il suo sorriso era veramente stupendo.
Skye:«Ecco a te» disse porgendomi il bicchiere
T/n:«Grazie mille»
Esitai un attimo, ma poi glielo chiesi
T/n:«Sai chi è? Il ragazzo di prima intendo»
Si sedette pure lei e con una rivista in mano mi rispose:«In realtà no. Ho notato però che ha intenzione di provare tutti i prodotti del menù. Sta sempre da solo. Credo sia nuovo»
Sorrisi a quelle parole.
Spero solo di rivederlo.
Chiacchierai un po' con la ragazza che conoscevo sin dall'asilo e poi la lasciai chiudere il negozio incamminandomi verso casa.
Feci una passeggiata molto lenta e ripensai tutto il tempo al sorriso del ragazzo.
Quando arrivai finalmente davanti casa mia notai il furgone giallo parcheggiato di fronte casa mia andare via in modo molto veloce.
Saltellai sugli scalini, come di mia abitudine, ed aprii velocemente la porta con le chiavi.
T/n:«Finalmente hanno finito con questo trasloco, è dall'epoca degli Harris che non sentivo tutto questo rumore» dissi prendendo una mela verde e addentandola.
Guardai poi il tavolo, e notai che era occupato da una crostata al mirtillo.
T/n:«Non ci posso credere, quante volte vi ho detto che odio le crostate? Fanno schifo, basta»
Vidi l'orario sul telefono e appena alzai la testa vidi dei segnali da parte di mia madre
T/n:«Cosa si mang-» dissi rimanendo poi con la bocca aperta, non ci potevo credere.
Vidi delle persone alzarsi di colpo e ne riconobbi subito una in particolare.
Notavo che si stava trattenendo dalle risate.
Mamma:«Cara, questi sono i nostri nuovi vicini. Gli Standall. Ci sono venuti a trovare e ci hanno portato anche una crostata» disse a denti stretti come per dire: non farmi fare brutta figura anche con loro.
T/n:Oh, ehm» dissi imbarazzata «piacere T/n» dissi avvicinandomi sempre di più verso loro e stringendo la mano a tutti e tre.
Ci presentammo e parlammo un po' del fatto che Alex, si la stessa chioma biondo platino del Monet's, verrà nella mia stessa scuola.
Mamma:«Rimarranno a cena, quindi nel frattempo che cucino se volete voi due potete fare un giro dell'isolato»
La signora Standall si accodò a mia madre in cucina ed infine io e il ragazzo salutammo tutti ed uscimmo dalla porta di casa.
Appena chiuse la porta scoppiò in una risata isterica ed incontrollabile
T/n:«Ah ah, molto spiritoso» dissi scendendo i scalini di marmo molto svogliatamente e facendo capire la mia piena ironia
Alex:«Lì dentro» fece una pausa per riprendere fiato «sei stata fantastica» e riattaccò a ridere
T/n:«Non riesco a crederci» dissi leggermente irritata e allungando il passo
Alex:«Ei aspetta» disse facendo una leggera corsa per raggiungermi «scusami»
T/n:«Nah, sono abituata a fare queste figure»
Alex:«Sembri simpatica però»
T/n:«Anche tu»
Sorridemmo entrambi
T/n:«Allora? Raccontami un po' di te»
Alex:«Diciamo che la mia vita non è un granché ecco, credo che tutto quello che ti ha detto mia madre prima sia tutto»
T/n:«No, non ci credo» dissi per poi sedermi su una panchina verde di un parco
T/n:«Voglio arrivare a sapere i segreti più segreti di Alex Standall» dissi in modo teatrale
Alex:«Non credo di averne» rispose ridendo
T/n:«No, non ci credo. Tutti ne hanno almeno uno. Mh, aspetta magari sei un alieno» dissi guardando ogni centimetro della sua pelle per vedere se ci fosse qualcosa di strano
Si mise a ridere e subito dopo alzò le braccia in alto in segno di resa
Alex:«Lo ammetto, mi hai scoperto»
Parlammo per un po' e ridemmo per la maggior tempo che abbiamo trascorso fuori.
Iniziai dopo un po' ad avere freddo.
Solo in quel momento mi accorsi di essere in canottiera.
Iniziai ad avere i brividi ed Alex se ne accorse.
Alex:«Hai freddo?»
T/n:«No, sta tranquillo»
Alex:«Non è vero, stai tremando» disse per fare una leggera pausa «Tieni metti questa» disse per poi sfilarsi la giacca e porgerla delicatamente sulle mie spalle
Sorrisi e lo ringrazia
Ci fu un attimo di imbarazzo e mi accorsi che eravamo veramente molto vicini.
Sentivo le farfalle nello stomaco.
Le nostre fronti si stavano per scontra, quando ad un certo punto non sentii il telefono vibrare e lessi il messaggioMamma:
Qui è pronto, tornate pureDissi ad Alex del messaggio e ci incamminammo verso casa.
La luna illuminava il suo viso candido ed io mi sentivo al settimo cielo ad aver conosciuto questo ragazzo. Era perfetto.
Decisamente troppo perfetto.
Arrivammo dopo un po' davanti casa
Alex:«Bhe, devo ammettere che è stato bello»
T/n:«Decisamente» dissi per poi sorridere e guardare in basso verso i miei piedi
Mi tolsi la sua giacca e lui se la rimise
T/n:«Pronto ad uccidere ogni particella del tuo corpo con il cibo di mia madre?»
Alex fece un passo più grande per poi finire davanti a me, aprire la porta e con un gesto elegante dire:«Dopo di te»
Scoppiammo a ridere per l'ultima volta ed entrammo, sommersi da diversi odori.
La serata più bella della mia vita.